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Arjuna: 6 benefici e controindicazioni

L'arjuna, il cui nome scientifico è Terminalia arjuna, è un albero originario dell'India. È tradizionalmente utilizzato nella medicina ayurvedica per diversi scopi, tra cui quello di migliorare la salute del cuore riducendo il rischio di malattie cardiache e di ridurre il colesterolo. Alcune evidenze scientifiche suggeriscono che potrebbe avere effetti positivi sulla salute dell'apparato digerente e sul sistema immunitario. Ma vediamo i benefici senza dimenticare le possibili controindicazioni.

Arjuna: 6 benefici e controindicazioni

Fonte immagine: Pixabay

L’arjuna, noto anche come Terminalia Arjuna, è un albero che cresce principalmente in India e Nepal. È ampiamente utilizzato da secoli nell’ambito dell’Ayurveda, la medicina tradizionale indiana, per trattare una vasta gamma di condizioni, tra cui problemi cardiaci, infiammazioni e disturbi gastrointestinali.

Ma i benefici della polvere di arjuna sono molti altri, che in questo articolo vedremo senza tralasciare le controindicazioni e gli effetti collaterali ad esso collegati. A cosa serve l’arjuna? Può rimuovere le occlusioni? Andiamo per gradi.

Cos’è l’Arjuna?

La Terminalia Arjuna appartiene alla famiglia delle Combretaceae e può raggiungere un’altezza di 20-25 metri. Cresce lungo fiumi, torrenti e corpi idrici asciutti in tutto il sub continente Indiano. Si trova anche nelle foreste dello Sri Lanka e del Bangladesh ma anche in Malesia, Indonesia e Kenya.

Cresce bene in quasi tutti i tipi di suolo, ma predilige terreni umidi, argillosi fertili e lateritici rossi. Le foglie sono ovali, di colore verde intenso, le sue fioriture avvengono durante la stagione delle piogge. La sua origine risale all’antica tradizione vedica, dove è stato menzionato come simbolo di forza e resistenza.

L’albero è spesso associato al personaggio mitologico indiano Arjuna, noto per la sua abilità nel combattimento e nella guida morale. In un senso più letterale, il termine con il quale viene indicato tale albero significa “brillante”, “bianco” o “splendente”.

L’Arjuna ha una lunga storia nell’Ayurveda, non a caso viene commercializzata sotto forma di integratori alimentari e prodotti per la salute del cuore, sia in India che all’estero.

La parte più ricercata dell’albero è la sua corteccia interna rossa, considerata simile al biancospino nell’erboristeria europea. La spessa corteccia esterna, invece, di colore variabile dal bianco al grigio-rosato, muta naturalmente una volta all’anno e viene raccolta quando gli alberi sono maturi.

Arjuna: benefici e controindicazioni

Benefici dell’Arjuna

I benefici legati all’assunzione dell’arjuna sono diversi e tutti degni di nota. In particolare, estratti della corteccia hanno dimostrato di possedere proprietà farmacologiche ipotensive, antipiastriniche e antiipertrofiche. La sua efficacia come agente anti-ischemico, potente antiossidante e agente antiaterogeno è stata ampiamente dimostrata in vari studi sperimentali e clinici.

Cardioprotettivo

Il principale beneficio dell’arjuna è la sua capacità di migliorare la salute del cuore riducendo il rischio di malattie cardiache. È infatti in grado di ridurre la formazione di placche nelle arterie. I suoi estratti sono ricchi di flavonoidi e composti fenolici che vantano proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e anti-ipertensive.

Ciò ha portato gli scienziati a studiare l’efficacia dell’arjuna nel trattamento di molte malattie cardiache. È stato dimostrato che la corteccia essiccata e polverizzata aumenta i composti antiossidanti endogeni del cuore di ratto, previene lo stress ossidativo associato al danno da riperfusione ischemica del cuore. Il gambo della corteccia di arjuna possiede proprietà diuretiche, inotrope e cronotrope.

Abbassa la pressione sanguigna

La corteccia di Arjuna è potenzialmente in grado di abbassare la pressione sanguigna. Contribuisce a dilatare e rilassare i vasi sanguigni aiutando a mantenere la pressione a livelli normali.

Uno studio effettuato su 100 persone con malattie cardiache ha dimostrato come l’assunzione di 3 grammi di polvere di corteccia di arjuna al giorno per un periodo complessivo di un mese abbia ridotto la pressione sanguigna, il colesterolo totale, i trigliceridi e i livelli di colesterolo LDL.

Migliora la funzione renale

L’arjuna è anche stato studiato per il suo potenziale nel migliorare la funzione renale. I suoi estratti hanno dimostrato di essere utili nell’aumentare la diuresi e nel ridurre i livelli di creatinina nel sangue, un indicatore della funzionalità renale.

Nonché di essere utili nel trattamento di disturbi renali come la nefrite e la cistite. Uno studio condotto sui ratti ha dimostrato che l’estratto di corteccia di Terminalia arjuna ha un preciso effetto modulatorio sull’ambiente antiossidante del rene di ratto isolato.

Antiossidante

L’arjuna è ricco di composti antiossidanti, come i flavonoidi e i composti fenolici, che aiutano a prevenire i danni cellulari causati dai radicali liberi.

È stato dimostrato che possono ridurre lo stress ossidativo e proteggere le cellule dal danno causato dai radicali liberi, riducendo così il rischio di malattie come il cancro o come le malattie neurodegenerative.

Favorisce la funzione intestinale

Può anche avere effetti positivi sulla salute gastrointestinale tanto che, grazie al suo potenziale antinfiammatorio, antidiarroico e antiossidante, potrebbe essere utile per il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali.

È stato dimostrato come i suoi estratti siano in grado di proteggere la mucosa gastrica dall’ulcera. E, nell’ambito di uno studio condotto sui tratti, si è potuto appurare come la sua somministrazione abbia alleviato l’attività della malattia nella colite, diminuendo lo stress ossidativo e migliorando la struttura del microbiota intestinale.

Riduce i livelli del colesterolo

Vanta, ancora, un’attività ipolipidemizzante e antiaterogena. A tali conclusioni si è giunti in base ai risultati ottenuti a seguito di esperimenti sugli animali. La polvere/estratto di corteccia di arjuna riduce i livelli di colesterolo totale (TC) e trigliceridi (TG).

Controindicazioni dell’Arjuna

Bene, ma alla luce dei benefici che abbiamo appena analizzato, l’arjuna ha effetti collaterali da tenere in conto? Pur non essendoci molte controindicazioni note, devono essere prese alcune precauzioni. In particolare, l’arjuna può avere interazioni con alcuni farmaci, come gli anticoagulanti.

Pertanto, è importante consultare un medico prima di prenderlo se si stanno già assumendo delle medicine. Inoltre, può comportare effetti collaterali quali nausea, gastrite, mal di testa, costipazione e insonnia se assunto in dosi elevate.

Non è stata segnalata, invece, alcuna tossicità ematologica, renale o metabolica. È stato notato, però, che la somministrazione di arjuna ha comportato una riduzione della concentrazione dell’ormone tiroideo negli animali eutiroidei.

Ne consegue che non dovrebbero essere consumate quantità elevate di tale estratto vegetale, in quanto potrebbe indurre epatotossicità e ipotiroidismo.

Infine, considerato come gli effetti dei residui di corteccia di arjuna e delle sue miscele di erbe non siano completamente stati analizzati nelle donne in dolce attesa e in allattamento, il consumo interno dell’erba deve essere evitato dalle donne in stato interessante e da quelle che allattano.

In definitiva, l’arjuna dovrebbe sempre essere assunto solo in proporzioni moderate o secondo il dosaggio raccomandato da un medico ayurvedico certificato.

Arjuna nell’Ayurveda

Alla luce dei suoi benefici, l’Ayurveda considera l’arjuna un importante tonico per il cuore. Nell’ambito della medicina tradizionale indiana viene spesso combinato con altre piante medicinali per creare rimedi a base di erbe personalizzati, a seconda delle esigenze del paziente.

Questi rimedi sono progettati per ripristinare l’equilibrio del corpo e migliorare la salute a livello fisico, mentale e spirituale.

È inoltre considerato un tonico naturale, che aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a migliorare la resistenza del corpo. Gli estratti di arjuna sono noti per la loro capacità di migliorare l’assorbimento dei nutrienti, aumentare l’energia e ridurre lo stress.

 

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