Argilla espansa: cos’è e come si usa nel giardinaggio
L'argilla espansa è un utile materiale, spesso impiegato nel giardinaggio e nell'orto come drenante. Ma capiamo meglio come impiegarla e dove acquistarla.
Fonte immagine: Lucis via Wikimedia
L’argilla espansa è uno dei materiali più utilizzati per il giardinaggio, in particolare per la cura delle piante ornamentali in vaso. Eppure, per quanto venga frequentemente citata dagli esperti di pollice verde, non tutti hanno presenti i suoi vantaggi e, soprattutto, come utilizzarla per una coltivazione domestica. Di conseguenza, cosa è l’argilla espansa e come si usa nel giardinaggio?
Prima di utilizzare indiscriminatamente questo prodotto, è importante verificare i suoi effettivi benefici per la coltivazione scelta. Non tutte le piante hanno infatti bisogno del suo contributo, anzi, alcune potrebbero anche soffrirne. Di seguito, le indicazioni utili.
Cosa è l’argilla espansa
Per argilla espansa si intende un materiale molto leggero, versatile ma resistente, nato parecchio tempo fa per l’edilizia. Oggi viene però maggiormente impiegato in campo agricolo e nel giardinaggio, dove ha rivelato delle proprietà utili per la coltivazione di una lunga lista di piante.
Si ottiene tramite la cottura del materiale, in speciali forni rotanti. L’argilla macinata, messa sul fondo, per effetto del calore si dilata e solidifica, assumendo l’aspetto di palline di pochi centimetri di diametro.
Le palline presentano un nucleo poroso molto leggero, circondato da una superficie esterna ruvida e decisamente rigida. Il colore è solitamente bruno, rossastro o ambrato, più raramente sono disponibili in commercio delle palline d’argilla espansa grigie o vicine al nero.
Si tratta a tutti gli effetti di un aggregato di calcestruzzi leggeri e, per tanto, può essere utilizzata come materiale isolante proprio nella costruzione edilizia oppure per il giardino e per l’orto.
Proprietà dell’argilla espansa
Dato il suo nucleo poroso, ma la superficie esterna rigida e resistente, l’argilla espansa garantisce diverse proprietà interessanti, che ne giustificano anche la versatilità:
- Drenante: per la sua struttura fisica esterna, l’argilla espansa facilita il deflusso dei liquidi, evitando così ristagni e la formazione di muffe. Per questo è spesso scelta come strato inferiore all’interno dei vasi di fiori;
- Assorbente: allo stesso modo, queste palline sono in grado di assorbire grandi quantità d’acqua – ad esempio quella in eccesso dopo un’annaffiatura o un temporale – evitando quindi il marciume radicale e rilasciando umidità solo quando la pianta coltivata ne ha effettivamente bisogno;
- Fortificante: l’argilla espansa è in grado di resistere a forti stress meccanici, nonché può sopportare pesi elevati. È quindi ideale nel giardinaggio per rinforzare terrapieni o aiuole scoscese, in edilizia per solidificare le fondamenta;
- Isolante: l’argilla espansa è anche un ottimo isolante termico e, oltre agli usi in ambito costruttivo, nel giardinaggio impedisce che le radici delle piante siano esposte a temperature troppo elevate o, al contrario, troppo rigide.
Come si usa l’argilla espansa
Ma come si usa l’argilla espansa nell’ambito del giardinaggio? Limitatamente alle necessità di coltivazione, si tratti di piante da orto oppure di varietà ornamentali, questo materiale si rivela estremamente versatile. Di seguito, gli impieghi più comuni.
Drenante e isolante per vasi
L’argilla espansa viene soprattutto usata come drenante e isolante per vasi, è infatti forse questo l’impiego più diffuso di questo prodotto. Ma nel dettaglio, come sfruttare questo materiale in giardino?
- Drenante: solitamente si posiziona sul fondo dei vasi, con uno strato di quattro o cinque centimetri, sia da sola che mescolata con ghiaia e cocci. Così facendo, il materiale favorirà il deflusso dell’acqua dal terriccio all’esterno del vaso, anche trattenendo una buona quantità di liquidi in eccesso. Ciò impedisce che il terreno rimanga troppo umido e che, di conseguenza, l’apparato radicale delle piante si rovini;
- Isolante: l’argilla espansa può essere sempre posizionata sul fondo del vaso, ma in questo caso la si può mescolare anche al terriccio. Poiché ha un’azione isolante e termoregolatrice, aiuta il terreno a risultare più caldo in inverno e più fresco durante l’estate.
Pacciamatura dei terreni
Il materiale può essere facilmente utilizzato anche per la pacciamatura dei terreni. Si tratta di quella pratica che prevede di ricoprire una porzione del campo coltivato, solitamente attorno alla base delle piante già esistenti, per aumentarne l’isolamento termico, impedire la crescita di pericolose erbe infestanti oppure rendere più difficile l’attacco da parte di agenti esterni.
Di solito si tratta di un’attività invernale, quando le coltivazioni potrebbero soffrire un eccessiva riduzione delle temperature. Allo scopo di sfruttare l’argilla espansa per la pacciamatura, è sufficiente distribuire le palline in modo uniforme sul terreno, specialmente attorno alla base delle piante.
Ciò consente di mantenere le coltivazioni al riparo dagli improvvisi cali della colonnina di mercurio e, allo stesso tempo, disincentiverà la crescita delle erbacce. L’argilla può rimanere posizionata in pacciamatura anche nel corso della bella stagione, per mantenere il terreno fresco e al riparo dai raggi solari diretti.
Strumento preventivo contro muffe e parassiti
Le palline di argilla espansa possono essere scelte anche come strumento preventivo contro la formazione di muffe o la proliferazione di parassiti dannosi per le coltivazioni. Questo perché, riducendo l’umidità all’interno del terreno, non offrono habitat ideale per la proliferazione di micro e macro-organismi fastidiosi.
Una possibilità dovuta alle grandi proprietà assorbenti del materiale che, evitando l’accumulo di acqua stagnante, rende l’ambiente poco ideale per la crescita di muffe, funghi dannosi e parassiti quali afidi, cocciniglie e ragnetti rossi.
Sul fronte dei parassiti, le palline di argilla espansa non eliminano completamente la loro proliferazione, ma possono rendere l’habitat non favorevole all’arrivo di grandi e dannose colonie.
Quando non usare l’argilla espansa
In linea generale, le palline di argilla espansa possono essere impiegate per una grande varietà di coltivazioni, tuttavia in alcuni casi potrebbe essere addirittura controindicata.
È il caso di quelle piante che preferiscono terreni umidi per crescere rigogliose, come nel caso delle paludose, ma anche dei fiori che crescono meglio a basse temperature, poiché l’argilla espansa potrebbe invece aumentare la temperatura del terreno.
Per varietà che amano un medio apporto d’acqua ma non un eccessivo annaffiamento, la soluzione più indicata potrebbe essere quella di minerali come ghiaia oppure cocci, da introdurre nel vaso come primo strato al posto delle stesse palline di argilla espansa.
Sull’argilla espansa circolano anche voci relative alla suo supposto potenziale cancerogeno, ma in realtà non vi sono precise evidenze in merito. Il prodotto deriva da materiali completamente naturali, tanto da essere addirittura ammesso all’interno delle rigide regole dell’agricoltura biologica.
Quanto costa l’argilla espansa
Ma quanto costa acquistare dell’argilla espansa sul mercato? In linea generale, si tratta di un materiale abbastanza economico, davvero alla portata di tutti. Questo perché molto diffuso, facile da reperire e dai costi di produzione decisamente ridotti.
Il costo dipende dalla qualità dell’argilla, che riflette la composizione delle argille d’origine. Di norma, un sacco da 50 litri costa tra le 10 e le 12 euro.
A influire sul prezzo anche la grandezza delle palline: quelle più piccole, e quindi meno semplici da produrre, potrebbero costare leggermente di più rispetto alle alternative più classiche.