Apple: datacenter ora al 100% da fonti rinnovabili
Con l'impianto solare di Maiden, nella Carolina del Nord, i datacenter Apple diventano al 100% alimentati da energia rinnovabile.
Apple ha mantenuto le promesse: i suoi datacenter sono ora alimentati da fonti energetiche al 100% rinnovabili. Si conclude nei migliori dei modi una delle polemiche informatico-ambientali degli ultimi tempi, nata lo scorso anno dagli studi di Greenpeace sull’impatto delle tecnologie cloud in termini di inquinamento e di sfruttamento indebito delle risorse naturali.
La Mela ha detto addio all’approvvigionamento a carbone e a petrolio per i numerosissimi server che costituiscono la sua nuvola, per passare invece a un’energia totalmente green. A Maiden, nella Carolina del Nord, l’azienda di Cupertino ha infatti occupato 100 acri di terreno con degli impianti solari di ultimissima generazione per generare energia per l’adiacente datacenter. Non è tutto, perché la sede produrrà anche biogas a sua volta convertito in elettricità. In totale, Apple sarà in grado di produrre da sé il 60-70% del suo fabbisogno energetico annuale, mentre il restante verrà acquistato da fonti locali altrettanto rinnovabili.
Apple ha preso seriamente la sfida lanciata da Greenpeace, tanto che Maiden non è altro che l’ultimo tassello di una lunga lista di località che si è già convertita a fonti energetiche dal basso inquinamento, tra cui Austin, Elk Grove, Cork e Monaco. A queste si aggiunge anche il progetto del nuovo e futuristico campus di Cupertino, pronto probabilmente per il 2016, totalmente progettato per essere indipendente dal punto di vista energetico e a impatto zero. A livello mondiale, la società comunica di aver raggiunto il 75% dell’approvvigionamento rinnovabile, pur rimanendo l’obiettivo del 100% un traguardo di primaria importanza.
Gary Cook, International Senior IT Analyst di Greenpeace, sottolinea però come la strada della mela morsicata rimanga in salita, soprattutto nella Carolina del Nord. Pare, infatti, che le fonti rinnovabili siano “sotto assedio”, pare per delle rimostranze che l’operatore locale Duke Energy starebbe avanzato per limitare l’ingresso di solare ed eolico sulla rete. Nel frattempo, Apple già progetta la costruzione di un secondo impianto da 20 megawatt, in via di inaugurazione entro la fine del 2013.