Api: produzione miele -50% causa pesticidi e clima
Pesticidi e cambiamenti climatici responsabili della riduzione del numero delle api e della quantità di miele prodotto. L'allarme di Conapi e Unaapi.
Pesticidi e maltempo uccidono le api e riducono la produzione di miele. La denuncia arriva da Legacoop Agroalimentare, Conapi e Unaapi, che lamentano l’intossicazione di interi apiari in seguito alle recenti diffusioni di sostanze tossiche per la protezione di mais, frutta e cereali.
Sono 60 le segnalazioni ricevute di interi apiari compromessi, mentre la situazione delle api verrebbe aggravata in maniera ulteriore dagli effetti dei cambiamenti climatici, soprattutto legati al maltempo. Conapi e Unaapi richiamano così l’attenzione delle istituzioni, per sottolineare anche il fatto che sia di nuovo in coincidenza con la stagione di semina cerealicola che il problema si mostra in tutta la sua gravità.
Pratiche agricole scorrette se non fuori legge contribuiscono secondo le associazioni di apicoltori alla moria delle api, oltre che alla sensibile riduzione della produzione di miele di acacia, castagno, agrumi e millefiori. In media la perdita produttiva di queste tipologie di prodotto, tipiche del periodo primaverile-estivo, si attesta intorno al 50%.
Sotto accusa da parte degli apicoltori sarebbe inoltre i controlli, meno stringenti e puntuali, come anche la recente introduzione di nuovi pesticidi, rivelatisi di elevato impatto nei confronti delle api. Panorama negativo in Italia, ma tutt’altro che positivo anche nel resto del mondo.
L’Australia lamenta una raccolta di miele di eucalipto pari quasi a zero, mentre per il miele d’acacia le perdite ammontano al 50% per il Sud America, al 40% in Spagna e al 60% nell’Europa orientale.