Animali uccisi per l’Expo di Dubai: anche uccelli a rischio
Animali uccisi a Dubai per l'Expo 2021, la situazione diventa più drammatica: oltre a cani e gatti, ora vengono catturati e soppressi anche gli uccelli.
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Animali uccisi per l’Expo di Dubai, la situazione diventa più drammatica. È quanto denunciano diverse associazioni animaliste: oltre a cani e gatti, ora è arrivato il momento degli uccelli. E parte una petizione, affinché possa esservi un intervento a livello internazionale per la protezione di questi esemplari.
La polemica prosegue ormai da diverse settimane. Negli scorsi giorni, alcune associazioni animaliste hanno segnalato una vera e propria mattanza di cani e gatti randagi, catturati e immediatamente soppressi. Le autorità locali avrebbero intenzione di “ripulire la città” in vista dell’Expo 2021. I quadrupedi rimanderebbero infatti ai turisti l’immagine di uno scarso decoro. E ora i provvedimenti si allargano anche agli uccelli.
Animali a Dubai: a rischio gli uccelli
Secondo quanto riferito da Oipa Onlus International, dalla fine di agosto la municipalità di Dubai ha adottato regolamenti restrittivi sugli animali, includendo anche gli uccelli oltre a cani e gatti. Alla popolazione è di fatto vietato alimentare esemplari randagi, ad esempio. Ma non è tutto, poiché gli animali catturati vengono abbandonati al loro destino: se non soppressi, vengono lasciati morire di fame.
In una circolare diffusa a fine agosto dalla municipalità di Dubai si vieta a residenti e turisti di alimentare cani e gatti e volatili, come corvi e piccioni. Le associazioni animaliste locali denunciano che questa direttiva sta determinando una caccia spietata agli esemplari che vengono catturati, anche se muniti di collare, e soppressi nei cosiddetti kill shelters, o portati nel deserto dove vengono abbandonati a morire di fame e di sete.
Multe e rischi legali
I cittadini scoperti ad alimentare randagi rischiano una multa di 500 dirham, pari a 117 euro, e un provvedimento davanti alle corti. La situazione è ancora più drammatica, poiché pare che anche animali di proprietà finiscano nelle grinfie governative, quando presenti nei giardini delle abitazioni. Così spiega Valentina Bagnato, responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali di Oipa:
Moltissimi animali, specialmente gatti, sono già morti. Molti randagi, ma anche animali di proprietà abituati a girare liberi nelle aree residenziali, sono scomparsi e a nessuno è permesso sapere dove siano stati portati e se siano ancora vivi. Le associazioni locali denunciano inoltre che a molte famiglie cui sono stati portati via, gli animali non sono stati più riconsegnati. Come Oipa Onlus International abbiamo scritto alla municipalità di Dubai e alle autorità locali chiedendo spiegazioni e richiedendo che vengano implementati metodi alternativi e rispettosi della vita degli animali, senza che nessuno di loro venga ucciso.
Fonte: La Stampa