Zoo in Svizzera, gli animali possono diventare la cena per i visitatori
Una scelta anomala quella di un parco naturale svizzero, che ha deciso di donare i capi in esubero ai ristoranti di zona per allietare i visitatori.
Fonte immagine: Red Deer in Morning Sun via Shutterstock
Si trova a Langnau am Albis, una località vicina a Zurigo, e si tratta di uno zoo adibito a parco naturale, che cerca di contenere il numero dei presenti in un modo molto particolare. La struttura preferisce fornire i capi in esubero ai ristoranti della zona, così da poterli servire ai visitatori stessi. Forse una scelta in controtendenza e singolare ma secondo Martin Kilchenmann, portavoce del parco, il meccanismo rientra in una prospettiva di tipo ecologico: la rappresentazione della catena alimentare e del ciclo naturale della vita degli animali.
Solo nel 2012 ben 49 cervi e 10 cinghiali sono stati forniti ai due ristoranti presenti all’interno o nei pressi del parco naturale, che si sono apprestati a cucinarli per i visitatori. Ogni anno circa 100 nuovi esemplari vedono la luce, un numero che impatta fortemente sull’equilibrio dei presenti ma anche sugli abitanti della zona. Prima dell’uccisione vengono ovviamente vagliate molte soluzioni alternative, come il trasferimento verso nuovi zoo e strutture. Ma se ciò non è possibile, i capi in surplus finisco sul menù degli esercizi locali.
I visitatori del parco e delle zone verdi locali sembrano apprezzare la scelta, optando di sovente per cibi a base di selvaggina. Ad esempio il classico brasato di cinghiale con purè di patate e verdure di stagione, oppure carne di cervo con cognac. Una decisione precisa e forse ardita, ma che sicuramente non scontenterà chi ama le proteine animali, e in particolare gli animali selvatici, dal gusto forte e molto deciso. Ma non tutti concordano con la decisione: è il caso di Ruth Widmer, presidente di un’associazione locale svizzera a tutela degli animali.
La donna è rimasta negativamente colpita dalla strategia messa in atto dai funzionari del parco naturale, per questo li ha invitati a circoscrivere il numero delle nascite attraverso tecniche diverse. La presenza di ristoranti ed esercizi alimentari non manca neppure all’interno delle strutture USA dove vengono serviti hamburger e hot dog, sostiene, ma non viene ovviamente proposta carne di selvaggina o di animali esotici.