Anguria: calorie, benefici e controindicazioni del frutto
L'anguria è il frutto più amato dell'estate. Questo frutto è una fonte di sali minerali ed è costituito soprattutto da acqua, per questo ha un basso contenuto di calorie. Essendo ricco di potassio e povero di sodio, è consigliato a chi soffre di ritenzione idrica; tuttavia, non è adatto per coloro che soffrono di diabete, poiché le calorie apportate sono costituite per lo più da zucchero.
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L’anguria è la regina incontrastata dell’estate, povera di calorie, ricca di benefici ma non priva di controindicazioni che bisogna conoscere. Ma, se una cosa è certa, è che piace praticamente a tutti. E rappresenta l’alimento ideale per idratarsi e combattere l’afa nella maniera più naturale possibile.
Si può gustare a cuor leggero, quindi? Cosa succede se si mangia troppa anguria, quanto fa ingrassare il cocomero? Facciamo chiarezza sulle caratteristiche e sull’apporto calorico del frutto.
Anguria, origine e caratteristiche
L’anguria è una pianta annuale con fusto erbaceo rampicante che appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee così come la zucchina, la zucca e il melone. Il nome botanico della pianta è Cucumis citrullus e, nonostante si tratti di un frutto estivo la cui coltivazione è molto diffusa nelle campagne delle nostre pianure, la pianta è originaria dell’Africa tropicale e meridionale.
La sua coltivazione in Europa è iniziata nel tredicesimo secolo. È uno dei frutti più grandi che possiamo portare in tavola: un’anguria può arrivare a pesare anche 15-20 kg.
Dal punto di vista botanico può essere definita una falsa bacca o peponide, un frutto rivestito da un pericarpo duro, la buccia e un endocarpo carnoso, morbido, acquoso e ricco di semi, cioè la polpa.
Coltivazione
Facendo un giro al supermercato, soprattutto negli ultimi anni, vi sarete accorti di come esistano diverse varietà di anguria. Tra queste le angurie rosse, quelle gialle e le mini angurie. Ma come si coltiva la pianta?
Questa cresce bene nelle aree caldo-temperate, in terreni anche piuttosto aridi grazie alla buona resistenza a brevi periodi di siccità. Le piantine giovani vengono messe a dimora in terra tipicamente tra aprile e maggio, così i frutti maturi possono essere raccolti tra luglio e agosto. In Italia e nel bacino Mediterraneo il periodo dell’anguria è compreso in quello nel quale ne avviene la raccolta, dalla fine di maggio fino a tutto settembre.
In commercio sono disponibili diverse varietà di anguria: anche il consumatore se ne può rendere conto semplicemente osservando le caratteristiche morfologiche dei frutti. Le più comuni sono sicuramente le angurie allungate e striate, che sono in genere le prime a giungere a maturazione.
Ci sono poi le angurie tonde con la buccia verde scuro uniforme, i mini-cocomeri con la buccia striata di verde chiaro e del peso massimo di 2-3 Kg e, infine, le angurie senza semi di peso medio – 4-8 kg – o piccolo, non più di 3 kg. L’anguria blu, della quale in passato si è parlato come di una nuova varietà proveniente dalla Cina, sarebbe invece una bufala.
Anguria o cocomero?
Che differenza c’è tra l’anguria e il cocomero? In Italia il frutto è noto sia con l’uno che con l’altro nome. Il termine cocomero è quello che la stessa Accademia della Crusca considera panitaliano, mentre l’altra denominazione, più utilizzata nelle regioni del Nord della nostra Penisola, deriva dal termine greco angóurion, italianizzato nel veneziano antico.
Valori nutrizionali dell’anguria
In quanto ai valori nutrizionali dell’anguria, 100 grammi di frutto contengono:
- 95,3 g di acqua
- 0,4 g di proteine
- 3,7 g di zuccheri solubili
- 0,2 g di fibre, di cui:
- 0,02 g di fibra solubile
- 0,2 g di fibra insolubile 89% carboidrati
- 10% proteine
- 1% lipidi
Molto interessante è il contenuto di micronutrienti. Il cocomero è una fonte di sali minerali, soprattutto fosforo, potassio, magnesio e vitamine. Tra quelle contenute un cenno meritano la vitamina C e la vitamina A.
Anguria: calorie
È un frutto poco calorico, la polpa è costituita infatti per il 93% da acqua. Ne consegue che una porzione da 100 g apporta solo 16 kcal. I carboidrati, circa il 3.7%, sono per la maggior parte rappresentati da zuccheri semplici, mentre la quantità di grassi e proteine si può considerare trascurabile: contiene solo 0,2 g di fibra alimentare ogni 100 g di polpa.
Essendo le calorie per lo più apportate dallo zucchero, non è un frutto adatto al consumo da parte dei pazienti diabetici.
Anguria, proprietà
La polpa di anguria è dissetante e remineralizzante grazie al contenuto di sali minerali. E’ anche una buona fonte di vitamine antiossidanti come A e C, nonché vitamine del gruppo B, soprattutto B6. Una delle proprietà benefiche al frutto è l’efficacia diuretica.
Come tutti gli alimenti ricchi di potassio e poveri di sodio, il regolare consumo di cocomero è consigliato a chi soffre di ritenzione idrica. In più, la stimolazione della diuresi facilita l’eliminazione delle scorie in eccesso.
Considerato lo scarso apporto calorico a fronte di un buon potere saziante, l’anguria è tra la frutta più consigliata a chi segue un regime ipocalorico a scopo dimagrante. Buono è, ancora, l’apporto di carotenoidi antiossidanti, utili per contrastare l’azione dei radicali liberi.
Proprietà anguria come Viagra
Un cenno a parte meritano le proprietà dell’anguria come Viagra. Nonostante la minima quantità di proteine, l’anguria è un frutto ricco di citrullina, un amminoacido che ha dimostrato essere utile nel mantenere l’equilibrio della pressione.
Secondo alcune ricerche, il frutto avrebbe anche proprietà afrodisiache proprio grazie all’apporto di citrullina. Ciò in quanto tale amminoacido viene convertito nel corpo in arginina, precursore del nitrossido. Quest’ultimo è una sostanza coinvolta nell’erezione.
10 benefici dell’anguria
Quali sono i benefici dell’anguria? Di seguito ne elenchiamo 10.
- Remineralizzante in quanto ricca di vitamine e sali minerali, utili per il benessere del nostro organismo
- Antiossidante: il principale è il licopene, responsabile del colore rosso dell’anguria
- Riduce il rischio di cancro: è utile nella prevenzione di alcuni tumori (prostata e mammella tra questi)
- Migliora i livelli di colesterolo e pressione arteriosa. Studi in merito hanno provato come il licopene possa aiutare ad abbassare il colesterolo e la pressione sanguigna
- Riduce il rischio cardiovoascolare: è un frutto protettivo a livello cardiovascolare grazie alla già citata citrullina, ad azione vasodilatatrice
- Riduce l’infiammazione: la specifica combinazione di antiossidanti, licopene e vitamina C può ridurre l’infiammazione e il danno ossidativo nel tempo, nonché le malattie ad esso associate
- Migliora la qualità della pelle: la vitamina C aumenta la produzione di collagene, che migliora l’elasticità della pelle; la vitamina A aiuta a riparare le cellule della pelle, prevenendo la secchezza e la desquamazione. Il licopene la protegge dal sole.
- Favorisce la digestione. Non va mangiata subito dopo i pasti, ma l’alto contenuto di acqua e la piccola quantità di fibre la favoriscono.
- Combatte la ritenzione idrica e la cellulite: grazie al potassio e all’acqua che contiene, è il frutto ideale per combattere l’accumulo di liquidi e l’inestetismo noto come buccia d’arancia a questo associato.
- Combatte i crampi alle gambe: merito del potassio, che riesce anche a bilanciare il sodio presente nel nostro organismo.
Come e quando mangiare l’anguria
Ma veniamo alla parte più interessante: quando mangiare l’anguria? Una porzione di cocomero costituisce lo snack estivo ideale per idratarsi e reintrodurre i sali minerali persi. Grazie alla buona concentrazione di potassio, è anche diuretica. In estate è ottima per combattere l’afa.
Come mangiarla? Il modo migliore per assicurarsi le benefiche qualità di questo frutto è mangiarlo fresco e al naturale. Tuttavia è ottimo anche per la preparazione di frullati di frutta fresca e centrifughe. Vista l’abbondante quantità di acqua contenuta nella polpa, la preparazione del succo d’anguria è semplice e si può fare con un comune frullatore senza necessariamente aggiungere altri liquidi.
Il succo al naturale, frullato fresco e versato negli appositi stampi, può essere impiegato per preparare rinfrescanti e dissetanti ghiaccioli, adatti anche ai bambini.
È preferibile non mangiarla subito dopo i pasti in quanto è ricca di acqua e potrebbe rallentare la digestione. Momenti ideali della giornata sono metà mattina o pomeriggio. Meglio ancora dopo l’attività sportiva, per favorire il recupero dei liquidi e dei sali minerali persi.
Controindicazioni dell’anguria
L’anguria è un ottimo spuntino durante l’estate, soprattutto per le sue qualità remineralizzanti e idratanti. È meglio evitare di consumare il cocomero la sera: l’effetto diuretico potrebbe disturbare il riposo notturno.
I semi di anguria hanno buone capacità lassative tuttavia, se masticati, possono causare fastidiosi dolori intestinali. Si consiglia di limitarne il consumo da parte di chi soffre di gastrite. Chi soffre di colite dovrebbe prestare particolare attenzione ai semi, che hanno azione lassativa. Ai bambini di età inferiore ai 3 anni è sconsigliato il consumo in quanto alcune sostanze che l’anguria contiene possono risultare poco digeribili.
Consigliata in gravidanza per le sue capacità idratanti, deve essere mangiata con attenzione dalle gestanti che soffrono di dolori di stomaco e rallentamento della digestione. I pazienti diabetici possono consumare anguria con moderazione, perché nonostante abbia un contenuto di carboidrati e zuccheri semplici inferiore alla maggior parte della frutta comune, è comunque un frutto zuccherino.
Cosa succede se si mangia troppa anguria
Mangiare anguria in quantità eccesive può causare gonfiore, gas, flatulenza, diarrea e altri problemi di stomaco. Inoltre, contenendo il cocomero una grande quantità di potassio, può provocare un aumento di tale sostanza nel nostro organismo.
Eccesso al quale sono legati effetti collaterali quali frequenza cardiaca debole e battiti cardiaci irregolari, crampi o debolezza muscolare, squilibri di pressione.
Quanto fa ingrassare il cocomero?
Ci preme sottolineare come nessun alimento faccia ingrassare di per sé. Ad influire sul peso corporeo è il consumo che di questo ne fa nell’ambito della propria alimentazione. Che, ricordiamo, dovrebbe essere sana, variegata e adatta al fabbisogno calorico di un determinato soggetto.
L’anguria non fa ingrassare. Con le sue 16 Kcal ogni 100 grammi, ed il suo alto contenuto di acqua non ha tale potere se consumato moderatamente.