L’aneto è una pianta affascinante, ricca di proprietà benefiche e dal sapore stuzzicante e unico. Il nome scientifico della pianta è Anethum graveolens, e si tratta di un membro della famiglia delle Umbelliferae o Apiaceae. L’aneto è originario dell’Asia e più esattamente proviene dal Medio Oriente e dall’India.
Nonostante non sia largamente diffuso in Italia, l’aneto trova sempre più spazio in numerose pietanze, per via del suo sapore intenso e particolare. Il che, lo rende un ottimo alleato per la preparazione di piatti come zuppe, pesce e per la preparazione di contorni sfiziosi.
Inoltre, questa pianta è largamente impiegata come rimedio naturale. Ma come coltivare l’aneto in orto o in balcone? Prima di cimentarsi nella coltivazione dell’aneto, devi sapere che questa pianta teme molto le variazioni climatiche, per cui sarà importante consultare il tuo fornitore di fiducia, in modo da essere certi che la tua zona di residenza sia adatta per questo genere di coltivazione.
In questo articolo vedremo quali sono le caratteristiche dell’aneto, come coltivare la pianta, quali sono i suoi benefici e come impiegarla per rendere più sfiziose le tue ricette preferite.
Questa pianta erbacea aromatica si presenta con un fusto ramificato e molte foglie pennate con piccoli segmenti filiformi. Da esse nascono i piccoli fiori dell’aneto, delle delicate infiorescenze di colore giallo brillante disposte a forma di ombrello.
Con il suo aspetto, la pianta ricorda molto il finocchio selvatico, ma il suo gusto è differente e lo stesso possiamo affermare per le sue proprietà benefiche. Potresti vedere piante di aneto crescere in modo spontaneo in alcune zone del Mediterraneo.
In Italia non è facile riuscire a trovare questa pianta nei supermercati, per cui potresti aver voglia di coltivarla in balcone. Prima di farlo, sarà però il caso di conoscerne le caratteristiche e le necessità principali. La pianta dell’aneto, ad esempio, ama le stagioni calde e teme invece l’inverno, motivo per cui non è citabile tra le perenni resistenti al freddo. Predilige i luoghi luminosi e soleggiati, riparati dal vento e dalle basse temperature, che non dovrebbero scendere al di sotto dei 15°.
La coltivazione avviene generalmente nella tarda primavera poiché, in questo modo, anche durante la notte la pianta non verrà esposta a escursioni termiche significative.
La pianta di aneto può essere coltivata sia in orto che in vaso, purché se ne rispettino le necessità e peculiarità. Se intendi coltivare l’aneto in vaso, presta attenzione alle caratteristiche del recipiente, che dovrà essere abbastanza capiente, dal momento che la pianta può raggiungere anche un metro di altezza.
Il terreno adatto è di medio impasto, a metà fra quello molto compatto e quello poco compatto. Dovrà essere inoltre un terreno altamente drenante, in modo da evitare che si formino dei ristagni d’acqua e arricchito con composti nutrienti.
Sul fondo del vaso potrai aggiungere un letto di ghiaia e delle palline d’argilla, in modo da rendere il terreno ancor più drenante e favorire così il deflusso dell’acqua. Dopodiché, potrai riempire il vaso con il terriccio. La semina può avere luogo da aprile fino alla fine dell’estate.
Ma quando annaffiare la pianta di aneto? E quanta acqua dare? La risposta dipende dalla zona in cui si trova e dalle temperature e condizioni climatiche del luogo.
In generale, durante la primavera sarà sufficiente annaffiare l’aneto due volte a settimana, anche meno durante il periodo delle piogge. In estate, bisognerà aumentare la frequenza, prediligendo le prime ore del mattino o dopo il tramonto, in modo che il sole cocente non faccia evaporare subito l’acqua.
La raccolta avviene dopo circa due mesi dalla semina, e può essere prolungata per tutto l’arco della stagione vegetativa.
Ma a cosa fa bene l’aneto? Come spesso accade quando parliamo di piante aromatiche e spezie, anche la pianta dell’aneto è nota per le sue proverbiali proprietà benefiche.
Non a caso, il termine “aneto” deriva proprio dalla parola greca “anethon”, che a sua volta deriva dal termine egizio che può essere tradotto come “allontana i malori”, a conferma delle proprietà benefiche della pianta conosciute da secoli.
L’aneto fresco contiene una serie di nutrienti come le vitamine A, C, D, riboflavina, manganese, l’acido folico, il ferro, rame, potassio, magnesio e fibre. Il che, lo rende un validissimo alleato per alleviare alcuni disturbi e rafforzare la nostra salute. La pianta vanta inoltre delle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antibatteriche.
Vediamo più da vicino quali sono i benefici dell’aneto e le proprietà degne di nota:
Se sugli scaffali del supermercato ti è capitato di trovare l’aneto, sarà davvero il caso di dare una chance a questa spezia. Il suo sapore intenso e stuzzicante potrebbe sorprenderti!
Prima di elencare le pietanze che potrai rinnovare grazie a questa pianta, vediamo però quale sapore dovresti aspettarti!
Le foglie dell’aneto hanno un sapore dolce, mentre i semi hanno invece un leggero aroma di agrumi che li rende per certi versi simili al sapore del cumino misto a quello dell’anice stellato. Quel che è certo è che si tratta di un gusto intenso, che non passerà inosservato.
Ma come usare l’aneto in cucina? Vediamo quali sono le ricette che potresti insaporire con questo ingrediente.
Un piccolo accorgimento: per mantenerne la fragranza e il sapore unico, aggiungi l’aneto solo a fine cottura e a crudo.
Se hai la fortuna di poter coltivare l’aneto in balcone o in giardino, accanto al tuo basilico, potresti avere a disposizione la tua scorta di benessere e gusto ogni giorno. In alternativa, potresti trovare la spezia nei supermercati più forniti, in erboristeria o nei negozi on line.
Il costo è simile a quello delle altre aromatiche.