Ambrosia: caratteristiche della pianta
Del genere Ambrosia fanno parte una quarantina di specie di piante diverse, tutte Asteraceae di tipo erbaceo. Ma l'ambrosia è nota soprattutto per le classiche allergie stagionali, in quanto i suoi pollini sono alla base della cosiddetta febbre da fieno. Il picco della sua diffusione è la piena estate, ma fino ai primi giorni di autunno è possibile entrare in contatto con gli allergeni.
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Al genere Ambrosia, della famiglia delle Asteraceae o Composite, appartengono circa quaranta specie diverse di piante erbacee. Le origini dovrebbero essere del Nord America, ma ormai questi esemplari sono visibili in quasi ogni angolo del mondo. E già, con esse anche i loro pollini, causa di allergie stagionali e della cosiddetta febbre da fieno.
Le ambrosie sono piante annuali e perenni, con un fogliame verde lobato o diviso e fiori poco appariscenti, che talvolta sono adoperati nella medicina olistica, ma anche per la produzione di liquori. Va infatti ricordato che il classico assenzio è un derivato dell’Artemisia comune, molto simile alla pianta di Ambrosia artemisiifolia.
Ma proprio questa specie è la principale causa delle riniti allergiche, da noi in Italia (specie in alcune regioni), come nel resto del globo. Va tenuto a mente che le ambrosie hanno un elevato potere allergizzante dei pollini, ma sono anche facili da muovere col vento, il che significa che non esiste un luogo riparato dalla loro azione.
Di certo in alcuni periodi dell’anno è preferibile, in caso di allergie conclamate, seguire alcune regole specifiche per limitare i danni e tutelare la salute. Un esempio è lavare spesso mani e capelli dopo essere stati fuori, o anche indossare occhiali e mascherina all’aperto, in modo da schermarsi.
Ambrosia: che pianta è
Le ambrosie sono piante della famiglia delle Asteraceae, o Composite, di cui fanno parte circa quaranta specie differenti. Le più comuni sono l’Ambrosia artemisiifolia e l’Ambrosia trifida, entrambe considerate erbe infestanti. Ma in questo caso si tratta di piante annuali, facili da eradicare prima che possano disperdere i loro pollini.
Al contrario, l’Ambrosia spilostachya è una perenne, meno comune ma sempre facile da reperire in ogni parte del mondo, per cui servono tecniche di sradicamento più invasive. L’Ambrosia peruviana è invece tipica delle Americhe centrali, Messico soprattutto, dove è spesso adoperata per rimedi naturali, come analgesico.
Dove si trova la pianta
La pianta di Ambrosia è presente ovunque nel mondo, alcune specie più di altre. Ma quello che rende questi esemplari pericolosi in caso di allergie, è che i pollini viaggiano anche per chilometri. Va ricordato inoltre che l’ambrosia è una pianta infestante e può attecchire nei giardini e nei campi di coltivazione.
Ma è anche facile trovarla a bordo strada, visto che riesce a crescere tra i mattoni delle case abbandonate e anche nei marciapiedi stradali.
Come riconoscere le piante di ambrosia
Le piante di ambrosia hanno un fogliame verde brillante, con foglie lobate o divise, mentre le infiorescenze sono piccole e discrete. Il fusto delle ambrosie può crescere fino ai due metri di altezza, con ramificazioni sulla cima. Si riconosce in modo facile la struttura portante della pianta, che è ricoperta da una leggera peluria.
I fiori di ambrosia sono di colore bianco sporco, con tendenze al verde.
Cosa provoca l’allergia da ambrosia
L’allergia da ambrosia provoca sintomi tipici delle allergie stagionali, quali:
- Naso che cola
- Starnuti
- Prurito agli occhi
- Occhi lacrimanti
- Asma
- Congestione nasale
Ambrosia: il periodo di inizio e fine dei pollini
L’ambrosia fiorisce in piena estate, di solito da metà luglio, con il classico spargimento dei pollini che può andare avanti fino a fine settembre. Ma dipende molto dalle zone, in quanto il problema si potrebbe attenuare già a fine agosto. Il picco resta, tuttavia, la metà di questo mese.
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