Gli idrocarburi sono composti chimici formati da idrogeno e carbonio, e sono anche i principali composti presenti nei combustibili fossili come il petrolio, il carbone e il gas naturale. Sebbene si siano rivelate senz’altro utili, tali sostanze possono causare gravissimi danni all’ambiente, e sono causa di disastri ambientali dalle conseguenze devastanti.
E’ un potente gas serra che contribuisce al riscaldamento globale. Sebbene la sua vita atmosferica sia più breve rispetto alla CO2, il metano ha un potenziale di riscaldamento globale maggiore su scala decennale. Le sue principali fonti di emissione includono l’industria del petrolio e del gas, l’allevamento di bestiame, le discariche e le zone umide. Il Global Methane Pledge mira a ridurne entro il 2030 le emissioni globali di almeno il 30% rispetto ai livelli del 2020.
L’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi rappresenta una delle principali cause dell’inquinamento agricolo. Queste sostanze causano l’emissione di gas serra e di inquinanti in grado di ridurre la biodiversità animale e vegetale, e possono danneggiare la nostra salute in molti modi.
Ecco cosa prevedono le misure antismog di 1° livello in vigore dal 20 febbraio 2024 in 9 province della Lombardia, Milano inclusa.
L’inquinamento atmosferico è un grave problema per il nostro presente e per il futuro del Pianeta. Cosa lo genera e quali sono le soluzioni per limitarlo.
In che modo e in che misura il vapore acqueo incide sull’effetto serra e sul riscaldamento globale? Il vapore acqueo è notoriamente uno dei gas serra più abbondanti presenti nell’atmosfera, ciononostante non è considerato una causa primaria dei cambiamenti climatici. Ma perché?
Le polveri sottili sono particelle microscopiche sospese nell’aria ed originate da varie fonti, come il traffico veicolare, l’industria e il riscaldamento domestico. A causa delle loro dimensioni ridotte, possono penetrare in profondità nei polmoni causando una serie di problemi respiratori e cardiovascolari, come bronchiti croniche, asma, malattie cardiache e persino cancro ai polmoni.
Gli allevamenti intensivi inquinano principalmente a causa delle elevate densità di animali, che generano grandi quantità di deiezioni contenenti metano e ammoniaca. La produzione di mangimi richiede vasti terreni e risorse e per questo porta alla deforestazione e all’uso eccessivo di acqua e fertilizzanti. Inoltre, il trasporto di animali e prodotti animali comporta emissioni di carbonio. Tutto ciò contribuisce negativamente all’impatto ambientale sull’aria, l’acqua e il suolo.
Gli idrocarburi policiclici aromatici sono composti derivanti dalla combustione incompleta di materiali organici. Ampiamente diffusi in ambienti urbani e industriali, alcuni IPA sono noti per la loro tossicità e per l’attività cancerogena. La loro persistenza nell’ambiente e il loro accumulo in siti inquinati rappresentano un pericolo per la salute umana, animale e per l’ambiente in genere.
Il consigliere leghista Emiliano Occhi punta il dito in Emilia Romagna contro il nuovo Piano Aria della giunta regionale di Stefano Bonaccini, perché non ci sono riferimenti agli impianti di cremazione, che potrebbero contribuire e non poco all’inquinamento atmosferico registrato negli ultimi tempi sui cieli della regione. Sono molti i forni crematori nelle principali città emiliane e romagnole, ma non esistono ancora norme specifiche per regolare le emissioni prodotte dagli stessi.
Il protossido di azoto è un potente gas serra. La sua presenza contribuisce significativamente al riscaldamento globale per il suo potenziale di ritenzione del calore di gran lunga maggiore rispetto alla CO2. Le fonti principali di N2O includono l’agricoltura, i fertilizzanti ed i processi industriali. Sebbene rappresenti una percentuale relativamente bassa delle emissioni totali, il suo impatto elevato ci pone di fronte all’esigenza di limitarne e monitorarne le fonti.
L’inquinamento da polveri sottili è un problema che ci riguada da vicino, e che mette a rischio la nostra salute. Secondo uno studio, solo 7 Paesi rispettano le linee guida OMS in termini di emissioni di particolato nell’aria.
L’inquinamento termico è un problema ambientale che può avere un profondo impatto sul nostro Pianeta. Questa forma di inquinamento è causata perlopiù dalle attività industriali e dall’immissione di sostanze inquinanti nell’ambiente, ma possiamo fare qualcosa per arginare il problema.
L’aumento dell’utilizzo della plastica non sempre adeguatamente riciclata sta avendo un forte impatto sulla salute dei mari, dando origine alla cosiddetta Plastisfera, un ecosistema artificiale nato dalla plastica, una serie di microrganismi in grado di proliferare sui rifiuti che galleggiano nel mare. Ma quali sono le conseguenze di questo “nuovo” ecosistema?
Ecco alcune frasi sugli animali, citazioni e aforismi (inclusi quelli di Papa Francesco e Gandhi) che possono aiutarci a comprenderli meglio in modo da difenderli e tutelarli. Perché sempre più animali sono a rischio estinzione a causa della noncuranza umana
Quali sono i fiumi più inquinati d’Italia? Dalla Lombaria all’Abruzzo, fino alla Calabria e alla Campania, i corsi d’acqua contaminati sono ancora troppi. Più del 50% dei fiumi d’Italia è altamente inquinato, e ciò comporta gravi conseguenze non solo dal punto di vista ambientale, ma danneggia anche la salute di animali e persone.
Altro che emergenza a Milano, ecco cosa dice l’ultimo report di Legambiente sulla qualità dell’aria nelle principali città italiane.
Il 16 febbraio è la Giornata nazionale contro l’inquinamento luminoso, che dal 2024 coincide con l’iniziativa M’illumino di meno, di Rai Radio 2 e Caterpillar, che è diventata nel frattempo la Giornata Nazionale per il risparmio energetico e gli stili di vita sostenibili. Ecco cosa possiamo fare in questo giorno per poter ridurre un po’ il nostro impatto: l’inquinamento luminoso può causare danni non solo alla salute umana, ma anche alle specie animali.
L’impatto della fast fashion sull’ambiente. Ecco cosa succede ai vestiti che restituiamo dopo l’acquisto: l’inchiesta di Greenpeace e Report.
Il report Mal’Aria 2024 di Legambiente mostra dati preoccupanti sull’inquinamento delle città italiane. Se rispetto all’anno scorso ci sono riduzioni che riguardano i superamenti dei limiti di gas e particolati nell’aria, il resoconto non è incoraggiante. Di fatti, le analisi delle centraline di alcuni capoluoghi dimostrano come le politiche di mobilità cittadina siano ancora lacunose.