Aloe vera, quali sono le controindicazioni
I rimedi a base di aloe vera sono comuni e apprezzati da tutti, ma questa pianta ha anche controindicazioni. Se infatti è assunta per via interna, può causare una serie di problemi in determinati tipi di soggetti. Ne sono un esempio le donne in dolce attesa, che non dovrebbero consumare integratori che la contengono, in quanto potrebbe causare delle pericolose contrazioni uterine.
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L’aloe vera è uno dei rimedi naturali più apprezzati da sempre, in quanto vanta una serie di effetti benefici se assunta internamente o applicata sulla pelle. Da secoli questa pianta succulenta è infatti parte integrante della medicina olistica. E gli usi spaziano dagli arrossamenti della cute ai problemi di stitichezza.
Di fatti, l’aloe è in grado di trattare un certo numero di malanni, è facile da coltivare e reperire, ma non è priva di controindicazioni per la salute. Se da un lato è un rimedio valido per molti disturbi, la sua assunzione è anche connessa a una serie di problematiche non di scarso conto.
Ci sono allergie a cui prestare attenzione, ma anche interazioni con determinati farmaci e ancora, situazioni in cui è preferibile non ingerirla. Ne è un esempio la gravidanza, in quanto l’aloe vera potrebbe favorire le contrazioni uterine e portare ad aborto.
Il problema di integratori e pomate topiche a base di aloe vera è che spesso, con l’errato pensiero che i rimedi naturali non possano avere effetti avversi, si tendono a sottovalutare i danni. Ma è invece importante, in questo come negli altri casi, fare in modo di consultare un professionista che possa dare le corrette indicazioni.
Aloe vera: interazioni coi farmaci
La prima cosa da sapere, prima di assumere l’aloe vera per via interna, è che le prime controindicazioni sono legate ad interazioni con i farmaci. In caso di terapia con uno dei medicinali descritti sotto, è bene non consumarla. I rischi possono essere di varia natura, da un potenziamento dell’azione dei farmaci, ad un loro rallentamento.
Le possibili interazioni includono:
- Anticoagulanti e farmaci antipiastrinici – Questi tipi di farmaci riducono la coagulazione del sangue ma l’uso orale di aloe potrebbe potenziare tali effetti. Il rischio di assunzione congiunta è il sanguinamento e un rallentamento della cicatrizzazione delle ferite.
- Digossina (Lanoxin) – L’assunzione orale del succo di aloe può ridurre i livelli di potassio. Un basso contenuto di potassio potrebbe aumentare gli effetti collaterali della digossina.
- Farmaci per il diabete – L’uso interno dell’aloe, in combinazione con medicinali per il diabete, potrebbe causare pericolose ipoglicemie. Di fatti, l’aloe è considerata un ipoglicemizzante naturale. Ma in combinazione con farmaci dello stesso tipo, può far abbassare troppo i livelli di glucidi nel sangue.
- Sevoflurano (Sevorane) – Questo anestetico è connesso ad un rallentamento della coagulazione del sangue, il medesimo effetto che ha l’aloe vera. Il che aumenta il rischio di emorragie durante un intervento chirurgico.
- Lassativi stimolanti – L’uso orale di succo di aloe con lassativi stimolanti potrebbe avere sull’intestino degli effetti eccessivi. La diarrea scatenata da queste assunzioni combinate può causare disidratazione e squilibri elettrolitici.
- Warfarin (Coumadin, Jantoven) – Il succo di aloe, come detto, ha effetti stimolanti sull’intestino e può causare diarrea. Ciò può aumentare gli effetti del warfarin, un farmaco che fluidifica il sangue, con il rischio di sanguinamento.
- Diuretici – L’uso orale di aloe vera, che ha effetto lassativo, in combinazione con l’uso di diuretici, potrebbe diminuire troppo i livelli di potassio. Il che potrebbe causare delle carenze di questo minerale.
Aloe vera: quando non assumerla
L’uso topico e orale dell’aloe vera può causare irritazione cutanea, orticaria, crampi e diarrea a coloro che sono allergici ad altre piante della stella famiglia botanica. Se è vero che i problemi maggiori si hanno per assunzione interna, non vanno sottovalutati anche gli effetti sulla cute. Le irritazioni e i rossori devono far cessare ogni utilizzo.
Di fatto, la natura lassativa dell’aloina, chiamata anche antrachinone, il lattice dell’aloe vera, è nota per causare anche contrazioni uterine e squilibrio elettrolitico. Il che significa evitare di assumere preparati a base di questa pianta in gravidanza e in allattamento.
Ci sono ginecologi che suggeriscono un utilizzo moderato alle donne incinte, per migliorare i problemi di stipsi tipici della gestazione. Ma i dosaggi sono minimi, non più di 0,04-0,17 grammi di aloe vera essiccata per alleviare la stitichezza. Ad ogni modo, è bene chiedere modi e tempi di somministrazione corretti al proprio medico.
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