L’alloro è velenoso? Ecco la verità
L'alloro è una pianta mediterranea che è presente spesso nei giardini italiani e nelle ricette tipiche. Ma a volte si teme che tale pianta aromatica possa essere tossica per l'organismo, un motivo che ne scoraggia il consumo. In realtà aleggia la confusione su questa erba, dato che non è il Laurus nobilis ad essere velenoso, ma alcune specie che gli assomigliano anche come nome.
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Il profumato alloro è una delle piante aromatiche che non manca nei giardini mediterranei, ma c’è chi si domanda se possa essere velenoso, per alcune affinità con arbusti affini. Ma non solo, in quanto le foglie, che non si ammorbidiscono con la cottura, sono difficili da masticare e questo alimenta i dubbi su questa specie.
Le ricette della tradizione regionale italiana vedono spesso l’alloro nella lista degli ingredienti, visto che il suo aroma si presta a insaporire sughi e condimenti. Di certo gli arrosti e i brasati, tipo quello piemontese al Barolo, non possono rinunciare alle foglie di questa pianta, ma anche paté di carne e funghi lo prevedono, grazie ai sentori erbacei.
Di fatto, l’alloro da noi in Italia è un ingrediente a cui difficilmente si può rinunciare, ma sono anche comuni le incertezze sulla salubrità della pianta. Il problema, come detto, deriva sia dalla non edibilità delle foglie, che possono aromatizzare ma non essere masticate e soprattutto dalla confusione tra Laurus nobilis ed altri arbusti.
Se abbiamo deciso che vogliamo eseguire una ricetta della nonna, come uno stufato o un secondo di carne, l’alloro non può mancare. Il sentore fresco e speziato che dona ai piatti non è sostituibile, ma se abbiamo delle preoccupazioni che riguardano la sicurezza del cibo, lo diciamo, possiamo tranquillizzarci.
L’alloro non è velenoso
Ed eccoci arrivati alla risposta alla domanda se l’alloro sia o meno velenoso: no, anche se alcuni ritengono il contrario, il suo consumo è sicuro. Le foglie restano dure e non masticabili anche dopo lunghe cotture, ma questo non significa che possano rivelarsi tossiche o nocive. Al contrario, hanno anche un ottimo potere digestivo, stimolante e diuretico.
Ma in giro si trovano piante di altre famiglie che assomigliano come aspetto al Laurus nobilis e che, per queste affinità estetiche, sono dette, in modo familiare, allori. Ne è un esempio l’alloro di montagna, che è una Ericacea ed è tossico, come anche l’alloro ciliegia, che appartiene alla famiglia delle Lauraceae come l’alloro, ma è invece velenoso.
Da qui una serie di leggende metropolitane sul Laurus nobilis, il nostro comune alloro mediterraneo, che al contrario di queste specie non dà problemi. Lo possiamo infatti adoperare per i nostri piatti cotti, ma anche per le tisane calde e fredde, come usarlo per aromatizzare i cassetti dei panni o le ante della nostra dispensa.
Se pensiamo che possa irritare la pelle o le mucose, cambiamo idea, ma cambiamola anche se temiamo, come accennato, che renda indigesti i menù dall’antipasto al dolce. Il Laurus non solo non è tossico se ingerito, ma rende di più facile digestione anche le portate impegnative, come i già citati stufati e brasati.
E se vogliamo una pausa benessere del tutto naturale per distendere i muscoli e i nervi, un pediluvio o un bagno con foglie di alloro è quello che serve. Lo sanno bene le nonne, che adoperavano questo rimedio in caso di piedi stanchi e caviglie gonfie, ma anche di muscolatura tesa dopo il lavoro nei campi. Le nonne, si sa, hanno sempre ragione.
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