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Alito cattivo: cause e rimedi naturali per trattarlo

L'alito cattivo è un problema comune, che può essere causato da cattiva alimentazione, scorretta igiene orale, malattie. Ma si può curare in modo naturale, grazie ad alcune erbe rinfrescanti e adottando delle buone abitudini.

Alito cattivo: cause e rimedi naturali per trattarlo

Fonte immagine: Pixabay

L’alito cattivo, noto anche come alitosi o, in latino, fetor ex ore, è un problema frequente che può interessare uomini e donne, bambini e adulti in determinati momenti o periodi della vita. In gran parte dei casi, l’alitosi è causata da un’impropria igiene orale. Ma all’origine del problema potrebbero esservi anche delle malattie che non coinvolgono solamente la bocca, ma anche lo stomaco e altri organi o aree del corpo.

Si parla di alito cattivo quando l’alito puzza o odora in modo sgradevole.

Alcune persone possono avvertire, ad esempio, un odore di pesce nell’alito, o anche un odore acido, di tartufo, di naftalina o anche di ammoniaca. Insomma, come puoi vedere, l’alitosi può assumere caratteristiche differenti, ma si tratta sempre di un problema che non va sottovalutato.

Se ti stai domandando perché hai il fiato pesante anche se lavi i denti, continua a leggere per vedere quali sono le più probabili cause dell’alitosi, quando preoccuparsi e come rinfrescare l’alito in modo naturale.

Alito cattivo: cause

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Spesso, quando ci rendiamo conto di avere un alito pesante, tendiamo a pensare subito a problemi allo stomaco o al fegato.

Alito cattivo e fegato sono in effetti tre parole che vanno spesso di pari passo, ma come vedremo, in realtà nella maggior parte dei casi la risposta al nostro interrogativo “cosa significa avere sempre l’alito cattivo?”, è semplice più di quanto possiamo pensare.

Il più delle volte, in quasi il 90% dei casi, infatti, l’alitosi è semplicemente il frutto di un’igiene orale non proprio corretta e regolare. All’interno del cavo orale vivono batteri che interagiscono con le sostanze che immettiamo in bocca, producendo, mediante fermentazione, gas a base di zolfo, fonte di cattivi odori.

All’origine dell’alitosi possono esservi altre cause, come:

  • Presenza di stomatiti e infiammazioni della mucosa orale
  • Presenza di malattie gengivali , infiammazioni, parodontite o carie
  • Fumo di sigaretta
  • Bocca secca e disidratata, secchezza delle fauci
  • Scorretta igiene dentale
  • Impropria pulizia di apparecchi, dentiere, bite e altre protesi dentali
  • Disturbi allo stomaco
  • Tendenza a consumare cibi che causano l’alito cattivo
  • Assunzione di alcuni tipi di farmaci, come antidepressivi, antinfiammatori, farmaci che riducono l’appetito e altri medicinali
  • Malattie come diabete, malattie epatiche e patologie a carico dei reni.

Alimenti che fanno puzzare l’alito

Prima di saltare alle conclusioni più nefaste e temere che l’alito cattivo sia causato da un tumore o da malattie epatiche o renali, proviamo a osservare il nostro stile alimentare. Molti cibi, infatti, possono causare un brutto odore in bocca anche ore dopo averli consumati e digeriti.

Ciò accade, ad esempio, quando consumiamo alimenti come cipolla, aglio, il cui odore persiste nell’alito anche 3 ore dopo averlo consumato, alcuni tipi di spezie, molluschi, formaggi e carne rossa.

Alitosi e disturbi alimentari

Abbiamo visto che un’altra causa dell’alitosi va ricercata nello stomaco e, più esattamente, nella salute dell’intestino. Alcune condizioni gastrointestinali, come la Sindrome del colon irritabile, o il reflusso gastroesofageo, possono causare un odore sgradevole.

In casi del genere, l’alito puzza anche dopo aver lavato i denti, ma naturalmente non è il solo sintomo che possiamo avvertire.

Ricordiamo inoltre che, contrariamente a quanto si pensi, i disturbi allo stomaco non sono così frequentemente causa di alitosi.

Il motivo è presto detto: l’esofago, il canale che collega faringe e bocca dello stomaco, presenta due strutture anatomiche, lo sfintere esofageo superiore e inferiore che impediscono il passaggio di aria, che si aprono solo quando deve passare cibo o in caso di vomito o eruttazioni.

Ciò significa che non è pensabile che vi sia un costante passaggio di aria dallo stomaco fino alla bocca, che possa in qualche modo determinare un costante problema di alitosi.

Quando ciò si verifica, i disturbi correlati sono di entità importante ed evidenti, condizione che si presenta, per l’appunto, in caso di patologie gastriche come diverticoli o neoplasie, acalasia, patologia che comporta una graduale perdita della peristalsi esofagea, cioè la normale contrazione ritmica dell’esofago, reflusso gastroesofageo ed ernia iatale.

Alito cattivo: le malattie che causano l’alitosi

Anche alcune malattie possono causare l’alito cattivo. Fra queste si segnalano ad esempio il diabete, che può conferire all’alito un odore dolciastro o di acetone, malattie epatiche e renali. In quest’ultimo caso, i pazienti possono avvertire quello che viene definito come alito uremico, un alito che odora di urina.

Nelle persone con insufficienza epatica, invece, è possibile notare un odore sgradevole nell’alito, che può puzzare di fogna o di feci, foetor hepaticus.

Tumori e alito cattivo

In un minor numero di casi, un problema di alito cattivo può essere un sintomo di cancro gastrico, tumore orale, orofaringeo o laringeo.

In casi del genere, l’alitosi si accompagna però anche ad altri sintomi che è bene monitorare, come difficoltà a deglutire, presenza di un nodulo al collo, ferite e lacerazioni della bocca che non guariscono, perdita di peso apparentemente immotivata.

Dal momento che le cause dell’alitosi sono numerose, in caso di alito cattivo persistente è importante sottoporre il problema all’attenzione del medico, in modo da individuare la causa e affrontare il disturbo in modo mirato.

Pseudo alitosi: quando l’alito cattivo è immaginario

Si annovera fra le “cause” di alito cattivo anche un disturbo noto con il nome di pseudo-alitosi o alitosi psicogena. Talvolta, l’alito che puzza non è altro che una percezione soggettiva della persona, che crede di avere un problema di alitosi pur non soffrendone affatto.

Si tratta di un fenomeno che interessa più spesso, ma non esclusivamente, chi soffre di disturbi psicologici, e in generale chi tende a focalizzare eccessiva attenzione sulle proprie sensazioni fisiche e corporee, sovrastimando fenomeni in realtà del tutto normali e per nulla patologici o anomali.

Questa sorta di alitosi psicosomatica può innescare, man mano, una vera e propria fobia, che prende il nome di “alitofobia”.

Come vedere se il tuo alito puzza?

Dal momento che l’alito cattivo potrebbe essere un problema dettato più da una nostra percezione errata, che da un vero e proprio disturbo fisico o patologico, sarà utile capire se effettivamente puzza l’alito o meno. Per farlo, è sufficiente ricorrere al cosiddetto sniff test, un esperimento facilissimo, che consiste nel leccare il polso, lasciare che si asciughi per qualche minuto, e dare un’annusata.

Ti renderai immediatamente conto se l’odore è sgradevole o meno.

Come eliminare l’alito cattivo?

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Cosa fare per eliminare l’alito cattivo? Come abbiamo avuto modo di vedere, l’alitosi è un problema dalle cause più disparate. In gran parte dei casi, è sufficiente modificare la propria routine di igiene dentale per migliorare il proprio respiro e rendere l’alito più fresco.

Consigliamo quindi di:

  1. Lavare i denti tutti i giorni, ricordando di pulire anche la lingua e le parti interne dell’arcata dentale
  2. Passare il filo interdentale ogni giorno
  3. Utilizzare un apposito collutorio per alitosi, il dentista saprà indicare il prodotto più adatto
  4. Ridurre il consumo di cibi che possono provocare l’alitosi, come quelli grassi o zuccherati
  5. Ridurre il consumo di bevande alcoliche, che possono causare disidratazione della bocca
  6. Eliminare il fumo di sigaretta o limitare fortemente questa dannosa abitudine.

Se il problema dovesse essere determinato da altre cause, quali assunzione di farmaci o presenza di malattie, bisognerà agire su queste in maniera mirata, chiedendo consiglio al medico per attenuare un’eventuale alitosi causata da farmaci o patologie.

In caso di alito cattivo causato da problemi allo stomaco, i rimedi potrebbero includere ad esempio l’utilizzo di farmaci antiacidi, medicinali che proteggono la mucosa gastrica e/o un cambiamento nella dieta.

Alito cattivo: rimedi naturali

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Per attenuare il cattivo odore dell’alito possono venire in nostro aiuto anche numerosi rimedi veloci e fai da te. Erbe, tisane, tè verde e la normalissima acqua possono infatti attenuare il problema in modo efficace ma, è bene ricordarlo, non possono eliminare la causa sottostante, specialmente se questa consiste in una malattia o una scarsa igiene orale.

Vediamo quali sono i rimedi naturali per far passare l’alitosi.

Bere molta acqua

Abbiamo visto che la secchezza delle fauci è una delle cause dell’alito cattivo, per cui è importante mantenere idratato il cavo orale e bere molta acqua e, se ciò non dovesse avere effetto, capire quali sono le altre possibili cause della bocca secca, come assunzione di alcuni farmaci o presenza di patologie.

Erbe e spezie che rinfrescano l’alito

Fra le erbe e le spezie che migliorano l’alito rientrano sicuramente:

Per avere un alito profumato, ti basterà masticarne una piccola quantità o aggiungere questi ingredienti alle tue tisane.

Tè verde contro i batteri che causano cattivi odori

Ricco di antiossidanti, il tè verde non migliora solo la salute, ma aiuta anche a rimuovere i batteri responsabili del cattivo odore.

Tutto merito dell’epigallocatechina-3-gallato, EGCG, un antiossidante dal nome complesso, che ha la semplice funzione di attivare le cellule del cavo orale che rilasciano una sostanza antimicrobica, che a sua volta agisce contro il batterio Porphyromonas gingivalis, responsabile di gengiviti, malattie gengivali e alito cattivo.

Alito cattivo: quando preoccuparsi?

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Sappiamo adesso da cosa dipende un alito che puzza, ma in quali casi un problema di alitosi dovrebbe suscitare qualche preoccupazione?

In generale, è sempre bene consultare il medico o il proprio dentista se si soffre di alitosi persistente che non passa neanche dopo aver lavato i denti, in special modo se il problema dovesse protrarsi per molto tempo.

Se stai assumendo dei farmaci, accertati che l’alitosi non sia inclusa fra i possibili effetti collaterali. Consulta il medico se oltre all’alito cattivo noti sintomi come presenza di macchie o lacerazioni della bocca che non passano, dolore o febbre.

Parla con il medico anche se l’alito puzza di pesce o di urina, in quanto potrebbe trattarsi di un problema renale, gastrico o epatico da approfondire e curare.

 

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