5 alimenti ricchi di fluoro
Il fluoro è un minerale ritenuto importante per la salute dei denti, tanto che spesso sono prescritti integratori. Ma in dosaggi errati può anche portare una serie di disturbi che interessano non solo la salute dentale. Per questo è importante capire le quantità considerate sicure e, prima di assumere supplementi, valutare i quali alimenti è presente questo importante elemento.
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In tavola, forse senza neppure saperlo, portiamo alimenti ricchi di fluoro che possono contribuire a migliorare la salute dei nostri denti. Ma occhio alle quantità assunte di questo minerale, che in dosi eccessive, sopra i 4 mg al giorno per un adulto, può addirittura rovinare il sorriso. E non solo.
Da quando siamo bambini ci sentiamo dire che il fluoro è un minerale amico dello smalto dentale, tanto che i dentisti lo raccomandano spesso anche sotto forma di integratori. In commercio troviamo anche dentifrici e collutori che lo contengono, a sostegno del fatto che sia un grande alleato contro la carie.
Ma in alcuni casi il fluoro può essere deleterio: per questo rispettare i dosaggi e le quantità assunte per via interna è essenziale. Un eccesso di fluoro nella dieta può infatti portare ad un disturbo chiamato fluorosi dentale, con macchie e striature sulla superficie dei denti. Ma anche a disturbi di natura gastrointestinale.
È il motivo per cui è importante conoscere la lista dei cibi dove si annida il fluoro, in modo da avvisare lo specialista odontoiatra se già seguiamo un regime ricco di questo elemento. Così potremo evitare di eccedere con le dosi se ci vengono suggeriti dei supplementi.
Gli alimenti più ricchi di fluoro
Va detto, la presenza di fluoro sulle nostre tavole è determinata soprattutto dall’acqua con cui prepariamo i cibi, che può esserne più o meno carica. Sui siti web del nostro comune di residenza è in genere possibile avere un’analisi delle acque di rubinetto della nostra zona. E, oltre a valutarne il livello di salubrità, anche vedere la presenza di minerali.
Il fluoro è presente in quantità variabile a seconda dei luoghi, ma in caso le nostre acque ne fossero ricche, dovremo valutare la possibilità di cucinare con acqua di bottiglia o installare un filtro per rubinetto. In questo modo ne ridurremmo la quantità, se dovesse risultare troppo elevata. Ma occhio anche ai cibi.
Tè e caffè
Il tè nero già contiene una discreta quantità di fluoro, così come il caffè, ma quello che determina la ricchezza di questo minerale nelle bevande, come accennato, è l’acqua con cui vengono preparate. In linea di massima nel tè nero la quantità di fluoro per tazza si attesta sui 372,9 mcg ogni 100gr.
Uva passa
L’uvetta è un cibo dove il fluoro abbonda, si parla infatti di 233,9 mcg ogni etto, ma di solito il consumo di questo alimento è limitato a poche manciate, neanche quotidiane. In linea di massima il consumo non eccede quasi mai i 40 o 50 gr e questo dimezza le quantità di fluoro citate.
Pescato
Il pesce è un altro alimento ricco di fluoro, con il granchio blu e i gamberetti che primeggiano nella lista dei cibi dove si trova. Nel primo caso le quantità sono di 209,9 mcg e nel secondo di 201 mcg ogni etto di prodotto. Le ostriche, ricche anche in vitamina D, ne contengono invece di meno, circa 60 mcg ogni 100gr edibili.
Vino da tavola
Il fluoruro per 100gr di vino da tavola è di circa 153,3 mcg, ma è importante considerare che di solito un bicchiere contiene il doppio di questa quantità. Se quindi ne beviamo un calice, il dosaggio del fluoro si attesterà attorno ai 226,9 microgrammi.
Acque aromatizzate e bibite gassate
Come nel caso di tè e caffè, la discriminante sulla quantità di fluoro al loro interno è data dall’acqua con cui sono preparate. Le dosi ritenute standard per una bevanda gassata si attestano sui 299,8 mcg per lattina, quindi 80,6 mcg ogni 100gr di bibita. Per le acque aromatizzate i valori sono di circa 247,7 mcg a bicchiere, ossia 104,5 mcg per 100gr.
Fonti