Alimenti che contengono nichel: tabella con elenco completo
Il nichel è presente ovunque, nel suolo, nell'aria e nell'acqua: ecco quali alimenti ne contengono di più e come difendersi dall'allergia.
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Controllare la tabella degli alimenti che contengono nichel è una necessità quotidiana per chi soffre di allergia a questa sostanza. Si tratta infatti di un metallo presente ovunque e, per chi è intollerante, rappresenta una vera e propria sfida: le diete che ne sono prive possono infatti essere particolarmente rigide. Ma cosa è il nichel, quali sono gli effetti sull’organismo degli allergici e come evitare il nichel negli alimenti?
Naturalmente, quando si ha a che fare con allergie tanto limitanti come quella al nichel non ci si può affidare unicamente al fai da te. Serve un percorso di diagnosi e di cura stabilito dal proprio allergologo di fiducia. A lui si affiancherà il lavoro del nutrizionista per delineare il regime alimentare più adeguato e tenere i sintomi sotto controllo. Di seguito, qualche consiglio utile.
Cosa è il nichel
Il nichel – conosciuto anche con il nome di nichelio – è un metallo molto diffuso sulla Terra. Si tratta infatti di un metallo argenteo, appartenente al blocco del ferro e spesso abbinato al cobalto. Molto malleabile, la sua presenza è decisamente ubiquitaria: lo si può trovare nelle rocce sedimentarie, disciolto in acqua, addirittura nel terreno. Proprio poiché spesso abbondante nei terreni di coltura, il nichel può essere presente anche negli alimenti vegetali, che lo assorbono durante la fase di crescita e sviluppo della pianta.
Questo metallo è noto all’uomo sin da tempi antichissimi, tanto che sono state rinvenute statue datate oltre 4.000 anni fa che ne contengono una buona percentuale. Non è però detto che le civiltà più antiche ne fossero pienamente consapevoli, poiché spesso può essere confuso proprio con l’argento. In ogni caso, è a partire dal 1700 che la consapevolezza su questo metallo si è fatta più comune: i minatori in cerca di rame si imbattevano infatti spesso nel nichel, rendendo i loro sforzi vani, tanto che il minerale veniva chiamato “rame del diavolo”.
Oggi viene impiegato per moltissime applicazioni umane, dalla produzione dell’acciaio inossidabile fino al rivestimento dell’ottone, passando per gioielli, monete e batterie.
Sintomi dell’allergia
Purtroppo diverse persone soffrono di allergia al nichel, una problematica che si può manifestare con il semplice contatto con il metallo o, ancora, tramite la sua ingestione con gli alimenti. Le reazioni allergiche sono dovute al sistema immunitario che, identificando erroneamente il nichel come un agente pericoloso per l’organismo, attiva i mastociti con un’azione spropositata rispetto all’evento scatenante. Tale reazione include sintomi come:
- Dermatite da contatto: è la forma più frequente di allergia al nichel, che si manifesta con arrossamento e gonfiore della cute, orticaria, pustole e desquamazione;
- Disturbi gastrointestinali: si presentano quando il nichel è assunto per via orale e includono nausea, gonfiore di stomaco, diarrea e fitte addominali;
- Disturbi sistemici: quali malessere generale, spossatezza, mal di testa e pensiero offuscato;
- Shock anafilattico: nei casi più gravi, fortunatamente rari, l’esposizione al nichel può dare luogo a gravissime reazioni allergiche, che richiedono intervento immediato e qualificato.
Come intervenire per l’allergia al metallo
Il percorso per contenere l’allergia al nichel non è dei più semplici, poiché – come già anticipato – si tratta di un metallo pressoché ubiquitario. È quindi necessario agire su più fronti, sia a livello di prevenzione che di terapie.
In merito all’esposizione al nichel, è necessario:
- Eliminare gioielli o altri monili che includono nichel;
- Cambiare pentole, padelle e stoviglie che potrebbero includere il metallo;
- Modificare la propria dieta per evitare i cibi che sono ricchi di nichel.
In merito alla terapia, l’allergologo e il dermatologo potrebbero consigliare:
- Ciclo di antistaminici per ridurre l’azione del sistema immunitario;
- Dieta specifica priva di nichel;
- Farmaci cortisonici per ridurre eventuale gonfiore e rossore;
- Farmaci salvavita per i soggetti inclini a shock anafilattico.
Alimenti che contengono nichel
Così come già specificato, il nichel può essere presente anche nei cibi, un fatto che rende l’esistenza degli allergici particolarmente complessa. Questo perché molte varietà alimentari ne contengono discrete quantità, in particolare assorbite dal terreno durante la loro fase di crescita vegetale.
Ma perché il nichel è in quasi tutti i cibi e, soprattutto, esiste una lista completa di tutti gli alimenti che lo contengono?
Perché il nichel è in quasi tutti i cibi
Per capire perché il nichel sia presente in quasi tutti cibi, è necessario parlare del ciclo di questo metallo. Questo composto è naturalmente presente nel suolo, nell’acqua, nell’aria e nella biosfera, tanto che si ritiene che la sua concentrazione nei tessuti vegetali sia dagli 0.5 e i 5 microgrammi e in quelli animali tra gli 0.1 e i 5 microgrammi. Ancora, nell’acqua dolce può essere presente fino a 100 microgrammi per litro.
È quindi molto probabile che il metallo entri nella catena alimentare, poiché:
- I vegetali lo assorbono dai terreni durante la fase di crescita;
- Gli animali lo assumono dall’acqua e dall’alimentazione;
- L’uomo lo assume sia consumando prodotti vegetali che di origine animale.
Tuttavia, negli ultimi anni le intolleranze si sono fatte più insistenti, poiché le attività dell’uomo hanno portato a un aumento della concentrazione di nichel nei terreni. Questo effetto è dovuto principalmente a:
- Uso di fertilizzanti e pesticidi;
- Irrigazione con acqua contaminata;
- Smog e inquinamento da metalli pesanti;
- Rifiuti urbani e industriali;
- Scarico di scarti di fonderia in corsi d’acqua, con contaminazione delle falde acquifere.
Nichel negli alimenti: lista completa
Ma come si compone la tabella dei cibi contenenti nichel, quali sono gli alimenti che gli allergici al metallo dovrebbero imparare a riconoscere? Creare una lista esaustiva non è semplice poiché, come più volte ribadito, il composto è pressoché ovunque. Vi sono però delle pietanze che ne conservano delle quantità elevate, che dovrebbero quindi essere ridotte oppure escluse dalla propria dieta.
- Alimenti a concentrazione elevata: cioccolato, cacao, noci, nocciole, mandorle, legumi e cereali integrali, sgombri, aringhe;
- Alimenti a media concentrazione: banane, cannella, lievito, asparagi, cetrioli, ciliegie, fegato animale, formaggi morbidi e stagionati, cetrioli, broccoli, asparagi, crostacei, aragoste e astici, noce moscata, spinaci, sedano, latte vaccino, cicoria, cavolfiore, frutti di mare, carote, vino rosso, melone, olio di oliva ed extravergine di oliva, semi di soia;
- Alimenti a basso contenuto di nichel: agrumi, birra, caffè, carne magra di manzo o tacchino, carne rossa di manzo, farine raffinate 00, lattuga, mele, riso, ravanelli, prugne, uova, uva, aglio, albicocche, pesce, pinoli, cavolo cappuccio, olio di semi di girasole, patate, pere, latticini freschi o freschissimi.
È inoltre necessario prestare attenzione agli alimenti confezionati, che potrebbero essere entrati a contatto con il nichel nelle fasi di produzione, così come a quelli inscatolati in barattoli metallici.
Allergia al nichel: come gestire i cibi vietati
Con una lista così estesa di cibi, appare immediatamente evidente come mantenere un’alimentazione equilibrata richieda grande impegno per gli allergici al nichel. Non a caso, le intolleranze a questo metallo e all’istamina rappresentano le due problematiche che impongono dei regimi alimentari particolarmente attenti e restrittivi.
Ma come sostituire i cibi vietati, mantenendo comunque un buon equilibrio tra carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali? Di seguito, qualche consiglio:
- Preferire carne magra e pollame, preferibilmente private dalla parte grassa e prodotte da allevamenti certificati, meglio se tradizionali o alpeggi. La quantità di nichel nei terreni montani, salvo alcune eccezioni, è infatti più ridotta;
- Consumare solo latticini freschi, meglio se di giornata, mentre per i formaggi stagionati preferire Grana Padano o Parmigiano Reggiano, entrambi a ridotto contenuto di nichel ma fondamentali per l’apporto di vitamina B12;
- Consumare yogurt magro bianco;
- Incentivare il consumo di verdura a foglia verde a basso contenuto di nichel, come la lattuga, poiché ricca di vitamina A e antiossidanti, nonché di triptofano. Oltre a essere un precursore della serotonina, migliorando così l’umore, può ridurre l’iperattività del sistema immunitario;
- Bere solo acqua oligominerale a basso contenuto di nichel.
Naturalmente questi sono dei consigli di massima, poiché la dieta dovrà essere sviluppata sulle esigenze specifiche del singolo e la gravità dei suoi sintomi, con un lavoro di concerto tra allergologo e nutrizionista.
Dieta e disintossicazione
Proprio in merito all’alimentazione, è probabile che gli specialisti consiglino una dieta disintossicante da nichel, proprio per eliminare il più possibile l’accumulo del metallo nel corpo. Questa può comprendere:
- Assunzione di probiotici: in particolare il Lactobacillus reuteri, per ripristinare le funzionalità dell’intestino dopo l’esposizione continuativa al nichel;
- Tisane diuretiche: a base di curcuma o zenzero, aiutano l’apparato urinario e il rene a espellere l’eccesso di nichel nel sangue;
- Integratori alimentari: le vitamine C ed A sono note da tempo per stabilizzare il sistema immunitario, riducendo le reazioni eccessive agli agenti esterni. La vitamina E è invece un utile antiossidante, capace di contrastare i radicali liberi e il loro effetto sull’invecchiamento cellulare, peraltro limitando reazioni anomale da parte dei globuli bianchi.
Stile di vita
Infine, serve prestare attenzione anche allo stile di vita. Innanzitutto, imparando a riconoscere i metalli e le leghe a base di nichel, per evitare di indossare gioielli o monili che potrebbero esserne ricchi. Dopodiché, essenziale è rinunciare all’alcol e al fumo – due fonti note di nichel – e concedersi quotidianamente dell’attività fisica aerobica: si rinforza il sistema cardiovascolare e, tramite la sudorazione, si espelle parte del nichel in eccesso.