Greenstyle Alimentazione Alimenti Alchechengi: proprietà del frutto e come si mangia

Alchechengi: proprietà del frutto e come si mangia

Gli alchechengi sono dei frutti molto saporiti dalla forma rotonda, che ricordano una ciliegia arancione. Al loro interno, questi frutti dorati racchiudono numerose sostanze benefiche, come vitamine, minerali e sostanze antiossidanti e antitumorali. Puoi consumare gli alchechengi freschi, essiccati, disidratati o sotto forma di deliziose marmellate agrodolci.

Alchechengi: proprietà del frutto e come si mangia

Fonte immagine: Pexels

L’alchechengi, o alkekengi, è un frutto dal sapore aspro e dolce al tempo stesso, una piccola sfera arancione che ricorda una bacca dorata, in grado di rendere immediatamente più raffinato qualsiasi piatto, dai dessert fino alle insalate.

Il frutto è meglio noto con il nome scientifico di “Physalis alkekengi”, si presenta con la forma di una piccola lanterna cinese, al cui interno è racchiuso un cuore arancione. Una bacca simile a quella del tomatillo, Physalis philadelphica, sia per sapore che per forma, ma non per colore e dimensione.

Oltre ad essere buonissimo, l’alchechengi è anche un inaspettato e ottimo alleato per la salute. Le proprietà di questo frutto, infatti, lo rendono un valido aiuto per il miglioramento della salute fisica e cognitiva.

Hai voglia di vedere in quali e quanti modi puoi migliorare la tua vita, semplicemente assaporando un alchechengi? Allora seguici per saperne di più in merito alla pianta dalle bacche d’oro.

Alkekengi: le caratteristiche della pianta

Alchechengi
Fonte: Pexels

Prima di scoprire, uno per uno, quali sono tutti i benefici dei frutti alkekengi, facciamo le dovute presentazioni: vediamo come si presenta la pianta che dà origine a questo gustoso tesoro della natura.

La pianta Physalis alkekengi è una annuale o perenne che fa parte della famiglia delle Solanaceae, può raggiungere un’altezza che va dai 30 centimetri fino a circa un metro.

La principale caratteristica della pianta è rappresentata dalle sue bacche arancioni, racchiuse all’interno di una sorta di calice che ha la consistenza di un velo di carta, che ne conferisce il classico aspetto simile a quello di una lanterna.

Dal momento che la pianta fa parte della famiglia dei pomodori, potresti facilmente riscontrare le stesse caratteristiche di questo frutto semplicemente tagliando a metà una bacca di Physalis. Al suo interno, infatti, troverai i classici semini che caratterizzano anche i pomodori.

Sebbene la pianta di alchechengi non sia originaria del nostro territorio, potresti anche cimentarti nella sua coltivazione in giardino o in balcone.

Alchechengi: coltivazione

Dove piantare gli alchechengi? Se desideri provare a coltivare l’Alkekengi in balcone, per prima cosa dovrai procurarti dei semini di buona qualità.

I semini andranno piantati in semenzaio verso il mese di Febbraio, facendo attenzione a proteggere le piantine dai freddi più intensi. Potrai trapiantare le piante di alchechengi nel loro vaso definitivo verso il mese di Maggio, facendo attenzione a non danneggiarne le radici.

Il vaso dovrebbe avere una grandezza di circa 25 centimetri di diametro, dovrebbe essere preferibilmente in terracotta e con i fori, per garantire un corretto drenaggio dell’acqua.

Per quanto riguarda illuminazione e irrigazioni, la pianta di alchechengi necessita di abbondante sole ma anche di un buon riparo all’ombra. Il vegetale necessiterà anche di abbondanti irrigazioni, facendo però attenzione a mantenere il terreno ben drenato.

Vedrai fiorire le tue piantine di alchechengi a partire dal mese di luglio, mentre i frutti della pianta saranno maturi verso la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

Alchechengi: proprietà nutrizionali

Alchechengi
Fonte: Pexels

Quali sono le proprietà dell’alkekengi? Dal punto di vista del profilo nutrizionale, questo frutto non apporta un eccessivo livello di calorie, ma è considerato una buona fonte di vitamine, soprattutto vitamina C e minerali.

In una porzione da 100 grammi di alchechengi fresco sono contenute circa 70 calorie. Oltre alla vitamina C, il frutto apporta anche ottime quantità di:

L’alchechengi è un frutto a bassissimo contenuto di grassi, ma apporta fibre, beta-carotene e sostanze antiossidanti.

I 5 benefici degli alchechengi per la salute

Fonte: Pexels

Sappiamo adesso che l’alchechengi è un frutto dall’aspetto molto carino, dal sapore delizioso e che apporta poche calorie e tanto nutrimento. Questa piccola bacca arancione, però, non finisce mai di stupire.

L’alchechengi è infatti considerato un frutto dalle proprietà antinfiammatorie, antipiretiche ed espettoranti;  si ritiene che possa esercitare anche un’azione diuretica e lassativa.

La medicina tradizionale promuove l’uso dell’alchechengi, sotto forma di tisana, per il trattamento di svariate condizioni, come calcoli renali, artrite, reumatismi e febbre.

Ma vediamo quali sono, a conti fatti, i benefici del Physalis per la nostra salute.

Ha effetti diuretici

Al frutto, specialmente se consumato sotto forma di tisana o decotto, sono attribuiti effetti diuretici. Il Physalis è infatti spesso impiegato nella cura dei disturbi che colpiscono le vie urinarie, ma può anche essere utilizzato per abbassare la febbre e trattare alcuni disturbi cutanei.

Si ritiene inoltre che l’alchechengi possa esercitare un blando effetto rilassante.

Un pieno di antiossidanti

I physalis rappresentano una ricca fonte di sostanze antiossidanti, utili per tenere alla larga i segni dell’invecchiamento e promuovere una buona salute.

Il frutto contiene anche delle sostanze chiamate “withanolidi”, note per aiutare a combattere infiammazioni e malattie come l’artrite e il lupus, e per aiutare a prevenire e combattere la formazione delle cellule tumorali.

Fa bene alla digestione

Grazie all’elevata quantità di fibre, il Physalis può anche migliorare le funzioni digestive, prevenendo la stitichezza e tenendo alla larga alcuni fastidiosi problemi allo stomaco, come diarrea e irregolarità intestinale.

Migliora la salute degli occhi

L’alchechengi è un frutto ricco di vitamina A, notoriamente associata a una migliore salute degli occhi. Si ritiene che le bacche possano aiutare a vedere meglio in condizioni di scarsa illuminazione. Se ultimamente non riesci a vedere molto bene di notte, probabilmente l’alchechengi è il frutto che fa al caso tuo.

Fa bene anche al cervello

Il physalis contiene 2 volte più vitamina C rispetto ai limoni, questo rappresenta un grande vantaggio non solo per combattere raffreddori e altri malanni, ma anche per migliorare la salute del cervello.

Si è infatti osservato come il consumo regolare di alchechengi possa scongiurare il rischio di sviluppare demenza e Alzheimer. La ricca quantità di vitamina C contenuta in questo frutto, infatti, aiuta a ritardare la formazione della placca amiloide, un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia di Alzheimer, migliora le capacità cognitive, favorisce la concentrazione e rinforza la memoria.

Alchechengi: come si mangia?

Fonte: Pexels

A questo punto, probabilmente vorrai sapere come si mangiano gli alchechengi. Poiché si tratta di un frutto, questa piccola bacca dorata può essere consumata fresca, ma puoi anche decidere di inserirla all’interno delle tue preparazioni, oppure puoi scegliere di consumare il Physalis disidratato.

Al supermercato puoi facilmente trovare sia gli alchechengi secchi che il frutto fresco, a un prezzo abbastanza accessibile.

Che sapore ha l’alchechengi?

Il gusto di questa bacca è molto caratteristico, che farà piacere a chi apprezza i sapori più aspri. L’alchechengi è infatti dolce ma al tempo stesso acidulo, con un retrogusto di agrumi che lo rende la scelta ideale sia per le preparazioni dolci che per quelle salate.

Oltre che fresco o disidratato, il frutto può essere impiegato anche per la preparazione di ottime marmellate e frullati, o ancora, puoi provare a preparare gli alchechengi al cioccolato, un dessert veloce e golosissimo.

Alchechengi: prezzo

Il prezzo di questo frutto può variare in base alla lavorazione. L’alchechengi soffiato ha un costo di circa 50 euro al chilo, il prodotto essiccato ha un costo di circa 20 euro al chilo, mentre il frutto fresco può costare circa 3 euro per una confezione da 100 grammi.

Effetti indesiderati e controindicazioni

Ma l’alchechengi è velenoso? E quali sono le controindicazioni che è bene conoscere? Le bacche di questa pianta sono perfettamente commestibili, ma lo stesso non possiamo affermare per le foglie e per il rizoma che, dato il contenuto di solanina, potrebbero avere degli effetti tossici, causando mal di testa, vomito, nausea e diarrea.

Il frutto è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento. Si ritiene infatti che un consumo eccessivo possa aumentare il rischio di aborto.

L’alchechengi sembra aumentare anche l’effetto dei farmaci diuretici. In tutti i casi, se soffri di particolari patologie o se stai seguendo una terapia farmacologica, prima di consumare grandi quantità di questo frutto sarebbe bene chiedere consiglio al proprio medico curante o allo specialista di riferimento.

 

Fonti

Seguici anche sui canali social

Altri articoli su Frutti esotici