Alberi sempreverdi mediterranei: quali sono
Dal castagno alla sughera, dal leccio all’eucalipto: caratteristiche e particolarità dei principali alberi sempreverdi tipici delle zone del Mediterraneo.
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La vegetazione caratteristica delle zone mediterranee si compone di numerose specie di alberi generalmente sempreverdi, arbusti che si sono perfettamente adattati all’habitat dei territori appartenenti al bacino del mediterraneo e che crescono rigogliosi in tutti i periodi dell’anno.
Gli alberi mediterranei hanno in comune la capacità di vivere a lungo nei territori che rientrano nella fascia climatica temperata, soprattutto caratterizza da alcuni fattori specifici: gli inverni non sono eccessivamente rigidi e le temperature non scendono frequentemente sotto lo zero, le estati sono secche, poco piovose e la temperatura non si spinge oltre i 40 gradi se non raramente.
Allo stesso tempo, gli arbusti mediterranei condividono più di una tipologia comportamentale:
- sono piante sclerofile, vale a dire presentano foglie coriacee e di piccole dimensioni, ricoperte di peluria o altre forme di barriera che consente di limitare l’evaporazione nelle stagioni più calde;
- possono ridurre la traspirazione evitando una eccessiva perdita di vapore acqueo;
- riescono a preservarsi da condizioni ambientali avverse attivando un insieme di reazioni che prende il nome di estivazione.
Ecco un elenco dei principali alberi sempreverdi mediterranei.
Leccio
Appartenente alla famiglia delle Fagaceae, il leccio (Quercus ilex) rientra tra le querce sempreverdi, è molto longevo e riesce a vivere in vari tipi di terreno sopportando condizioni particolarmente aride. Lo troviamo in Italia soprattutto nelle coste, mai sopra i 600 metri di altezza e con un fusto che può estendersi anche fino a 28 metri. Le sue foglie sono verdi e lucide nella lamina superiore, coperte da peluria in quella inferiore. Ha fiori maschili raggruppati e fiori femminili isolati, mentre il frutto è rappresentano dalla ghianda.
Castagno
Raggiunge anche i 30 metri di altezza e popola generalmente i boschi di latifoglie, crescendo rigogliosa mente su terreni non calcarei ma freschi. Il castagno è longevo, ha una corteccia liscia e foglie lanceolate a margine seghettato. Per quanto riguarda i fiori, quelli maschili sono bianchi e raggruppati in glomeruli mentre quelli femminili appaiono racchiusi in brattee e isolati. Il frutto del castagno è tondeggiante e marrone, lucido e peloso e racchiuso in un riccio.
Olivo
L’olivo ha bisogno di sole e può essere danneggiato dalle temperature troppo basse. Il tronco si caratterizza per una parte liscia e una nodosa, mentre le foglie sono “argentate” e lisce. Produce fiori bianchi uniti in infiorescenze (mignole) che non emanano profumo, mentre il frutto commestibile è l’oliva che tutti conosciamo sebbene la grandezza sia variabile in funzione della tipologia di albero da cui deriva.
Alloro
Particolarmente aromatico, l’alloro può avere dimensioni diverse e raggiungere anche i 15 metri. Il tronco è scuro e le foglie sono allungate con margini dritti, lucide e profumate. Si caratterizza per fiori maschili gialli e fiori femminili bianchi, producendo come frutti delle bacche nere. Per crescere rigoglioso ha bisogno di un terreno compatto e drenato ma anche di concime, ma necessita anche di molto sole e di acqua regolare.
Eucalipto
Anche l’eucalipto è un albero sempreverde aromatico che fa parte dei mediterranei. Si eleva fino a 20 metri e ha una corteccia grigia e liscia. Le foglie sono ovali, cuoriformi, di tonalità verde tendente all’azzurro nelle prime fasi di sviluppo, trasformandosi poi con la crescita e ottenendo una forma lanceolata ed arcuata. I fiori sono molto particolari e caratterizzati da una notevole quantità di stami e un calice a forma di coppa, mentre il frutto è una capsula contenente numerosi semi. Quest’albero ha bisogno di sole e luce e deve essere bagnato in modo regolare.
Sughera
Fa parte delle querce anche la sughera, un albero sempreverde che può raggiungere anche i 20 metri di altezza e sviluppare un tronco di diametro pari al metro e mezzo. La sua particolarità risiede nella corteccia, all’inizio liscia ma destinata a ispessirsi ed essere solcata da profonde rughe trasformandosi in sughero. Le foglie hanno margine dentato e spinoso, mentre i fiori maschili si riuniscono in amenti penduli mentre i femminili formano spighe erette. I frutti, infine, sono ghiande ovoidali che possono essere lunghe fino a 5 centimetri, avvolte parzialmente da una cupola di colore verde chiaro.