Al via Joule, progetto Eni per lo sviluppo delle startup sostenibili
Partito ufficialmente il progetto Joule di Eni per la formazione dei giovani imprenditori e l'accelerazione delle startup sostenibili.
Fonte immagine: Foto di Tina Koehler da Pixabay
Pubblicato online il bando di apertura della Scuola di Eni per le Imprese del futuro. Il gigante dell’energia ha dato il via a suo modo alla Fase 2, offrendo competenze e informazioni agli imprenditori del futuro. Il progetto prende il nome di Joule e punta a fornire indicazioni su quelle che sono le tematiche care a Eni in questo momento ovvero sostenibilità ambientale dell’impresa, innnovazione, tecnologia e fonti rinnovabili.
In un momento storico nel quale l’Italia ha necessità di ripartire sul fronte economico e d’impresa Eni punta a formare imprenditori che sappiano dar vita a startup “innovative e sostenibili”. Ha sottolineato Eni in una nota stampa:
Joule condividerà con gli imprenditori, gli attori del prossimo futuro, gli obiettivi che Eni ha fatto propri negli ultimi anni: l’impegno per la ricerca di soluzioni per la transizione verso un modello energetico a basso impatto carbonico; il ruolo sempre più importante delle energie rinnovabili e dell’economia circolare; l’accesso all’energia, il contributo all’uso sostenibile di risorse energetiche per lo sviluppo locale dei Paesi attraverso investimenti, competenze e tecnologia.
Come l’unità di misura dell’energia da cui prende il nome, Joule centra la sua attività formativa sull’unità di misura del fare impresa: le persone. Una scuola basata sull’integrazione tra esperienze imprenditoriali, competenze accademiche e vissuto dei partecipanti.
Due saranno le direttrici sulle quali si dispiegherà il progetto Joule di Eni: “Human Knowledge Program” ed “Energizer“. La prevede la concessione di 25 borse di studio, della durata di sei mesi e con partenza in autunno, a imprenditrici e imprenditori under 40. Previsti due fine settimana al mese presso la sede Eni destinata alla formazione (Villa Montecucco a Castel Gandolfo, Roma), mentre il resto del corso verrà svolto in modalità distance learning (apprendimento a distanza).
Elementi chiave dell’attività formativa lo sviluppo di capacità essenziali per l’imprenditoria (pensiero critico, decision making, gestione del rischio), declinati nell’ottica di un’impresa che deve prestare sempre maggiore attenzione a temi quali lo sviluppo sostenibile, la transizione energetica, la decarbonizzazione e l’economia circolare.
A disposizione tutor e insegnanti, che guideranno i partecipanti attraverso percorsi didattici laboratoriali. È possibile iscriversi a questo percorso entro il 31 maggio attraverso il sito www.eni.com/joule. In autunno scatterà anche un percorso “Open” interamente strutturato con apprendimento a distanza.
Per quanto riguarda “Energizer” si tratta di un acceleratore d’impresa “equity free”, che si basa su un supporto metodologico, logistico e finanziario destinato allo sviluppo di aziende a basso impatto di carbonio. Prevista un’attività di monitoraggio delle iniziative accelerate attraverso specifici indicatori di performance di sostenibilità ambientale e l’elaborazione di modelli di misurazione dell’impatto di business nel medio-lungo periodo costruiti insieme alle startup. Ha concluso Eni:
Le prime iniziative di accelerazione prevedono l’adesione al programma di Open & Collaborative Innovation Open Italy promosso da Elis (realtà no profit che si rivolge ai giovani, professionisti e imprese e contribuisce allo sviluppo sostenibile delle startup) al quale aderiscono 50 corporate, 80 provider di accelerazione e più di 300 startup e l’accordo con Polihub, spin off del Politecnico di Milano incluso nella world top 5 degli incubatori universitari (UBI Index 2019-2020) e in grado oggi di accelerare innumerevoli tecnologie innovative sfruttando anche importanti alleanze con i migliori poli universitari europei.
La collaborazione con il Polihub, in particolare, permetterà l’avvio di un programma di incubazione di realtà imprenditoriali early stage ad alto potenziale per gli ambiti oggetto dell’acceleratore, con focus sul Deep Tech attraverso il potenziamento delle iniziative di Trasferimento Tecnologico del Politecnico. Dedicata ai temi della decarbonizzazione e della circular economy, la prima call, dal nome “Switch2Product”, é lanciata oggi dal Polihub e si rivolge a studenti, ricercatori, alunni e docenti del Politecnico di Milano e delle Università ed Enti di Ricerca affiliati.
Fonte: Eni