
Vizi di notifica da controllare(www.greenstyle.it)
Ricevere una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate può essere un’esperienza stressante e inaspettata per molti contribuenti.
Questi documenti ufficiali richiedono il pagamento di tributi e somme dovute, come le imposte sul reddito (IRPEF), l’imposta sul valore aggiunto (IVA), le tasse comunali come l’IMU, e contributi previdenziali. È fondamentale sapere che le cartelle esattoriali, sebbene siano atti ufficiali, possono contenere errori o irregolarità che giustificano l’impugnazione. In particolare, la notifica della cartella è un passaggio cruciale; se non avviene secondo le procedure previste dalla legge, la cartella può essere considerata viziata.
Esistono diversi vizi di notifica che possono compromettere la validità di una cartella esattoriale. Tra i più comuni troviamo:
- Indirizzo errato: La cartella deve essere inviata all’indirizzo corretto del domicilio fiscale del contribuente. Se la notifica avviene a un indirizzo diverso, il contribuente non è considerato regolarmente informato.
- Consegna a persona non autorizzata: La cartella può essere consegnata solo a persone specificamente autorizzate, come il contribuente stesso o un suo delegato. La consegna a un terzo non autorizzato rende la notifica invalida.
- Iter di irreperibilità non rispettato: Se il destinatario non è rintracciabile, la cartella può finire in giacenza. Tuttavia, se non si rispetta l’iter previsto dalla legge per la gestione dell’irreperibilità, la notifica non è valida.
Importanza della relata di notifica
Ogni notifica deve essere accompagnata da una relata di notifica che attesti l’avvenuta consegna. L’assenza di tale documento può comportare la nullità della notifica. Inoltre, le notifiche inviate tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) devono seguire specifiche regole; una notifica PEC non corretta può anch’essa essere impugnata.
La corretta notifica è essenziale per la validità della richiesta di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Se la procedura di notifica non è stata eseguita in conformità con le disposizioni di legge, il contribuente ha il diritto di contestare la cartella esattoriale. È possibile presentare ricorso alla Commissione Tributaria competente entro 60 giorni dalla data di notifica o dalla data in cui il contribuente è venuto a conoscenza dell’atto.

Se il giudice tributario accerta un vizio nella notifica e annulla la cartella, la riscossione non potrà proseguire sulla base di quell’atto. Ciò significa che il contribuente non sarà obbligato a pagare l’importo indicato nella cartella viziata. E’ importante sottolineare che l’annullamento della cartella non comporta automaticamente la cancellazione del debito sottostante. Se il contribuente ha effettivamente un debito, l’Agenzia delle Entrate potrà emettere una nuova cartella esattoriale, questa volta notificata correttamente.
In conclusione, è fortemente consigliato che i contribuenti verifichino la correttezza della notifica ricevuta, eventualmente con l’assistenza di un professionista esperto in materia fiscale. Questo controllo è cruciale per evitare pagamenti non dovuti e per tutelare i propri diritti. Essere consapevoli e pronti ad agire sono elementi chiave per gestire efficacemente la propria posizione fiscale e affrontare eventuali contestazioni con maggiore serenità.