Acqua pulita e igiene: come l’Agenda 2030 intende affrontare la crisi idrica globale
L'obiettivo 6 dell'Agenda 2030, "Acqua pulita e igiene" mira a garantire a tutti i cittadini della Terra l'accesso a risorse idriche sicure, e combattere la crisi idrica. Ma in che modo possiamo raggiungere questo traguardo?
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L’obiettivo 6 dell’Agenda 2030 mira a garantire acqua pulita e igienica per ogni singola persona che vive sulla Terra. Quando pensiamo all’acqua, quasi automaticamente tendiamo a dare per scontata questa risorsa: insomma, basta aprire un rubinetto o svitare il tappo della bottiglia, per poterla utilizzare come riteniamo più opportuno, spesso sprecandola senza pensarci due volte.
Eppure, quello che per noi è un bene scontato, per miliardi di persone nel mondo è una risorsa spesso rara e inaccessibile. Non tutti hanno il privilegio di poter accedere ad acqua potabile, pulita e sicura quando ne hanno voglia.
In molti Paesi del mondo, il cosiddetto “oro blu” è una risorsa difficile da ottenere. Tanti bambini, uomini e donne sono costretti a bere acqua contaminata, in assenza di alternative.
E di fronte a una situazione del genere, non possiamo che chiederci dove abbiamo sbagliato e come rimediare a questa profonda ingiustizia. Cosa possiamo fare per raggiungere l’obiettivo 6 dell’Agenda 2030, e per riuscire a garantire acqua pulita e sicura, e igiene per tutti gli abitanti della Terra?
Acqua accessibile e pulita: qual è la situazione attuale?
L’agenda 2030 mira a garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie entro questo decennio.
Un traguardo non da poco, specialmente se si considera l’attuale crisi idrica che il mondo sta affrontando. Ad oggi, circa il 40% della popolazione globale deve fare i conti con la scarsità di acqua, e la percentuale sembra destinata ad aumentare nei prossimi decenni, a meno che non agiamo in maniera concreta per arginare il consumo idrico.
Le cause della crisi idrica sono molteplici: dalle infrastrutture inadeguate fino all’utilizzo massiccio di questa risorsa nell’ambito agricolo e industriale, dai cambiamenti climatici fino a una scorretta gestione generale dell’acqua, i fattori che alimentano questa situazione sono diversi, e tutti da affrontare nel miglior modo possibile.
Ad oggi, infatti, milioni di bambini e adulti soffrono di gravi patologie legate all’utilizzo di acqua contaminata da feci o altri patogeni, ulteriormente aggravata dalla profonda inadeguatezza dei sistemi sanitari.
Ancora troppe persone muoiono a causa di patologie legate alla qualità scadente dell’acqua. La crisi idrica, peraltro, compromette anche la sicurezza alimentare di molti Paesi, aggravando il problema – ancora più che concreto e urgente – della “fame nel mondo”, e rischiando di esacerbare i già precari equilibri politici e sociali a livello nazionale e internazionale.
Agenda 2030, obiettivo 6: i traguardi raggiunti e quelli da raggiungere
Grazie alle numerose campagne di sensibilizzazione e al miglioramento delle infrastrutture idriche, negli ultimi 30 anni sempre più persone hanno avuto accesso ad acqua pulita, potabile e – soprattutto – sicura. Ciononostante, i traguardi da raggiungere sono ancora tanti.
Le Nazioni Unite hanno riassunto i cosiddetti “goal” da raggiungere nel sesto punto dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Entro il 2030, come popolazione mondiale auspichiamo a:
- 6.1 Garantire l’accesso universale ed equo all’acqua potabile sicura per tutti
- 6.2 Ottenere un più ampio accesso ad impianti sanitari e igienici sicuri
- 6.3 Eliminare il problema della defecazione all’aperto in molti Paesi in via di sviluppo
- 6.4 Migliorare la qualità dell’acqua riducendo l’inquinamento e l’emissione di sostanze inquinanti nelle falde acquifere
- 6.5 Ottimizzare il trattamento delle acque reflue e favorire il riciclaggio e riutilizzo dell’acqua
- 6.6 Migliorare la gestione dell’acqua in ogni settore, a cominciare da quello agricolo
- 6.7 Salvaguardare e riparare gli ecosistemi legati all’acqua, oggi profondamente inquinati e danneggiati dalle attività antropiche.