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Acqua trekking: cos’è e dove farlo in Italia

L’acqua trekking è un’attività all’aperto che sta conquistando sempre più persone, turisti ed escursionisti che non vedono l’ora di vivere la natura in un modo tutto nuovo. Questa forma di escursionismo richiede un minimo di preparazione atletica, un grande rispetto per l’ambiente e la giusta attrezzatura.

Acqua trekking: cos’è e dove farlo in Italia

Fonte immagine: Pixabay

Negli ultimi anni, il mondo del trekking si è arricchito con attività sempre nuove e coinvolgenti. Ultimamente abbiamo sentito parlare di bike trekking, di sea trekking, di trekking emozionale e persino di trekking col treno, ma hai mai provato l’acqua trekking?

Questa attività è senz’altro perfetta per chi ama fare escursionismo in modo diverso dal solito, la scelta ideale per chi ama trascorrere il proprio tempo libero all’aperto, intrecciando un autentico contatto con la natura.

Ma esattamente cos’è l’acqua trekking? E chi può svolgere questa emozionante attività?

Cos’è l’acqua trekking?

Con questo termine si indica una forma di escursionismo fuori dagli schemi, un’attività che consiste nel risalire fiumi e torrenti, ed esplorare gole e canyon, muniti di apposita attrezzatura e guidati da persone esperte (le guide fluviali) che ti aiuteranno a scoprire e assaporare a pieno tutte le bellezze del territorio.

Da alcuni anni a questa parte, l’acquatrekking – meglio noto come trekking fluviale o river trekking – rappresenta una delle attività di maggior successo della stagione estiva e primaverile. Un modo tutto nuovo per ammirare da vicino le meraviglie di Madre Natura.

Ma attenzione: non bisogna confondere l’acquatrekking con il water trekking. Mentre il primo è un’attività all’aperto, una forma di escursionismo acquatico (se così vogliamo definirlo), il water trekking è invece una sorta di camminata su tapis roulant in acqua, uno sport che si svolge in piscina. Dunque, le due attività non hanno nulla in comune, fatta eccezione per l’elemento “acqua”.

Ma tornando al trekking fluviale, di quale attrezzatura avremo bisogno per poterci avventurare in questa attività?

E si tratta davvero di uno sport alla portata di tutti?

Chi può fare acqua trekking?

Fonte: Pixabay

In linea di massima, l’acqua trekking è adatto per adulti e bambini di età superiore ad almeno 3 anni.

Chi vuole cimentarsi in questa attività, però, dovrebbe avere una buona forma fisica e un buono stato di salute. Va da sé che alcuni percorsi saranno più semplici e altri più complessi, per cui ti consigliamo sempre di scegliere le attività più adatte al tuo livello di allenamento.

Quel che conta, è che gli escursionisti siano sempre accompagnati da una guida preparata, e – naturalmente – che indossino l’attrezzatura più adatta.

E a questo proposito, vediamo cosa bisogna indossare per fare acqua trekking.

Attrezzatura per acqua trekking: cosa indossare?

L’abbigliamento di base è molto semplice: di solito, le guide consigliano di indossare delle scarpe da trekking resistenti all’acqua e adatte per camminare su percorsi bagnati, un costume da bagno e degli abiti comodi.

Per quanto riguarda l’attrezzatura vera e propria, invece, ti verrà fornita un’apposita tuta da acquatrekking dotata di stivali antiscivolo (la cosiddetta S.A.W.Suit Acquatrekking Waterproof), grazie alla quale potrai risalire i corsi d’acqua in tutta sicurezza.

Dove fare acquatrekking in Italia?

Il nostro Paese offre un’innumerevole quantità di percorsi suggestivi per il trekking fluviale: torrenti, fiumi di montagna e corsi d’acqua straordinari, dove poter svolgere questa suggestiva e indimenticabile attività.

Da Nord a Sud, sono decine i percorsi che potresti esplorare insieme alle guide.

Fra tutti, spicca ad esempio il Parco Nazionale del Pollino. Puoi fare acquatrekking anche in Sardegna, dove scoprirai un’infinità di luoghi incontaminati da esplorare. In Lazio, l’acquatrekking nelle Gole del Farfa rappresenta una delle attività preferite da escursionisti ed eco-turisti, mentre in Sicilia puoi avventurarti alla scoperta delle suggestive Gole dell’Alcantara.

Naturalmente, è sempre bene ricordarlo, un po’ come quando facciamo snorkeling, quando visitiamo delle aree naturali bisogna sempre prestare la massima attenzione a dove mettiamo i piedi. Evita di disturbare la fauna locale, non staccare o distruggere piante o pietre, non toccare gli animali selvatici, non lasciare rifiuti in giro, e assapora questa esperienza nel modo più rispettoso e sostenibile possibile.

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