Acqua pubblica: un milione di firme da tutta Europa
Prosegue l'attività di raccolta firme della legge d'iniziativa popolare europea (ICE) sull'acqua pubblica, già più di un milione i sottoscrittori.
L’ICE, la legge d’iniziativa popolare per i cittadini europei, è uno strumento di democrazia diretta da poco adottato dalle istituzioni europee. I difensori dell’acqua come bene comune pubblico non si sono fatti attendere. Il milione di firme, raccolte in pochi mesi, testimonia quanto sia sentito il tema in tutto Europa.
La raccolta non è finita però e ogni firma in più è un appello perché la legge venga successivamente approvata. Cosa prevede però l’ICE? Il testo ufficiale è il seguente:
Esortiamo la Commissione europea a proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti.
La legislazione dell’Unione Europea deve imporre ai governi di garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari. Chiediamo che:
- le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri siano tenuti ad assicurare a tutti i cittadini il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari;
- l’approvvigionamento in acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non siano soggetti alle “logiche del mercato unico” e che i servizi idrici siano esclusi da qualsiasi forma di liberalizzazione;
- l’UE intensifichi il proprio impegno per garantire un accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.
In Italia è il movimento Acqua Bene Comune a organizzare la raccolta, cercando di dare continuità al risultato del referendum della scorsa estate. L’obiettivo italiano sono 500 mila firme e siamo ancora molto lontani. Per chi volesse partecipare il link è il seguente.