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Acqua potabile, entro fine secolo non ci sarà per tutti

Acqua potabile, entro fine secolo potrebbe non essere disponibile per tutti: colpa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale.

Acqua potabile, entro fine secolo non ci sarà per tutti

Fonte immagine: Pixabay

I cambiamenti climatici stanno alterando la disponibilità di acqua potabile a livello mondiale, tanto che entro la fine del secolo l’accesso alle risorse idriche sarà negato a molti. È questo il risultato di uno studio condotto dalla Michigan State University e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Climate Change: il numero delle persone che sperimenterà siccità estreme raddoppierà entro il 2100.

Un fenomeno dovuto al surriscaldamento globale, che porta all’evaporazione di grandi quantità di acqua dolce, nonché al prosciugamento di fiumi e laghi.

Acqua potabile e siccità estrema entro il 2100

Come già accennato, entro il 2100 raddoppierà il numero delle persone che sperimenteranno eventi di siccità estremi, nonché si vedranno negata la possibilità di accedere a fonti di acqua dolce potabili. Un aumento repentino e preoccupante, considerando come la percentuale sia cresciuta del 3% dal 1976 al 2005, per sfiorare il 10% nei prossimi anni. Così spiega Yadu Pokhrel, ricercatore alla base dello studio:

Sempre più persone saranno vittime di siccità estrema se continuerà un processo di riscaldamento globale di medio e alto livello, con una gestione dell’acqua invariata rispetto a oggi. Le aree nell’emisfero australe, dove la scarsità d’acqua è già oggi un problema, saranno pesantemente colpite. Prevediamo che l’aumento della scarsità di acqua potabile influenzerà l’approvvigionamento di cibo e spingerà la migrazione climatica e i conflitti.

I ricercatori, in collaborazione con 20 esperti mondiali in Europa, Cina e Giappone, hanno analizzato i cambiamenti attuali nella disponibilità di acqua dolce terrestre, elaborando poi dei modelli predittivi per i prossimi anni. A causa dell’aumento delle temperature, vi sarà una riduzione dei bacini di approvvigionamento disponibili, data anche la progressiva scomparsa dei ghiacciai e il prosciugamento di fiumi e laghi. Per ottenere la loro stima, gli esperti si sono avvalsi di 27 modelli idrogeologici mondiali, con simulazioni fino a 125 anni. Così ha concluso Pokhrel:

I nostri risultati sottolineano come un’azione di contrasto al cambiamento climatico influisca sulla fornitura mondiale di acqua e sul rischio siccità. Dobbiamo impegnarci per una migliore gestione delle fonti d’acqua e su processi di adattamento, per evitare conseguenze potenzialmente catastrofiche dal punto di vista sociale ed economico.

Fonte: Science Daily

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