Gli acari sono pressoché ovunque: l’uomo vive praticamente avvolto da questi minuscoli organismi, tanto che alcuni hanno sviluppato un vero e proprio rapporto di simbiosi con gli esseri umani. Eppure, per quanto apparentemente innocui, per alcune persone la presenza degli acari genera pericolosi disturbi. Tra crisi allergiche, problemi dermatologici e malesseri generali, per i soggetti ipersensibili liberarsi della loro presenza diventa un imperativo. Ma quali sono le specie più pericolose e, soprattutto, quali sono i 5 segreti per allontanarli definitivamente?
Così come già accennato, gli acari sono degli esseri praticamente ubiquitari: ricoprono gran parte della superficie delle case, i tessuti e anche la pelle umana. Non tutti sono dannosi per l’uomo, ma una minima parte – come gli acari della polvere – possono generare fastidi di non poco conto. Di seguito, tutte le informazioni utili.
Con il termine acari si identifica un grande genere di aracnidi – la stessa famiglia a cui appartengono anche i ragni – composto da centinaia di specie diverse. Tutte appartengono alla sottoclasse Acarina e, a seconda delle loro caratteristiche, possono essere suddivisi in acariformi, parassitiformi e opiliocariformi.
Questi aracnidi sono davvero minuscoli, tanto che i più diffusi sul pianeta misurano dagli uno ai due millimetri di lunghezza. Vi sono anche dei rappresentanti più grandi, come alcuni acaridi tropicali che sfiorano i tre centimetri di lunghezza, ma nella maggior parte dei casi per identificarli sono necessarie analisi al microscopio.
In linea generale, si tratta di esseri molto diversi fra loro per forma e comportamento, anche se tutti tendono a presentare un apparato boccale molto efficace. Questo è utile per nutrirsi ma anche per scavare, nonché per l’unione del torace con l’area del capo. La maggior parte delle varietà presenta anche una struttura mediamente coriacea.
Decisamente prolifici, tanto da poter colonizzare un ambiente chiuso in pochissime ore, si ritiene che siano stati tra i primissimi esseri viventi apparsi sulla Terra. Recenti studi ne hanno confermato l’esistenza addirittura già a 290 milioni di anni fa.
Date le loro minuscole dimensioni, la maggior parte degli acari non può essere osservata ad occhio nudo. È quindi necessario ricorrere al microscopio o, per le specie dalle dimensioni più generose, a lenti d’ingrandimento particolarmente potenti. Ma non è necessario osservarli direttamente per confermarne la presenza, poiché spesso lasciano tracce più evidenti del loro passaggio.
Tra i fattori che possono far sospettare la diffusione degli acari, bisogna prestare attenzione a:
Così come già accennato, gli acari possono rappresentare un problema per la salute. Alcune specie colpiscono solo le persone ipersensibili alla loro azione, come nel caso degli allergici alla polvere, altri indifferentemente chiunque. È il caso delle irritazioni dermatologiche, di cui la rogna rappresenta l’infestazione più nota.
Eppure non tutti gli acari causano problematiche, alcuni vivono in perfetta simbiosi con l’uomo.
Gli acari non sono tutti dannosi per l’uomo. Moltissime specie vivono e si riproducono sulla cute umana, ad esempio, senza causare alcun tipo di problema. Le specie realmente dannose per gli esseri umani sono ridotte ma, purtroppo, molto diffuse. Fra le più note si annoverano:
Uno dei problemi più diffusi, quello delle allergie, merita un approfondimento a parte. L’allergia agli acari della polvere è una delle più comuni e complesse reazioni all’esposizione di questi aracnidi, con conseguenze anche molto gravi per chi ne soffre. Questa allergia può infatti scatenare:
Le persone che ne soffrono sono costrette a una pulizia maniacale degli ambienti, per evitare proprio l’accumulo di polvere e detriti che stimolano la proliferazione di questi aracnidi,. Ma spesso anche a seguire lunghe terapie con antistaminici, cortisonici oppure vaccini desensibilizzanti.
La scelta di materassi e cuscini in lattice naturale, un materiale traspirante che rende l’habitat inospitale per gli acari, può comunque essere una valida scelta per i soggetti allergici.
Gli acari che si nutrono di sangue, sebo o pelle umana colpiscono invece tutti, non solo gli individui allergici. In particolare, gli acari del materasso possono agire durante la notte, riempiendo il corpo di moltissime punture, pruriginose e dolenti.
Ma cosa provocano gli acari sulla pelle? Il morso si differenzia da quello di altri insetti poiché di piccole dimensioni ma molto arrossato. Nei casi gravi può comparire dermatite, desquamazione, pus e perdita di liquidi. Inoltre, i morsi possono rappresentare un veicolo d’accesso di virus e batteri nell’organismo.
Fatte queste premesse, come allontanare gli acari definitivamente? Arrivare ad un’eliminazione completa di questi aracnidi è particolarmente difficile, se non addirittura impossibile: sono ubiquitari, si riproducono in modo rapidissimo e non possono essere facilmente identificati. Eppure se ne può ridurre fortemente la presenza, portandola al di sotto del livello di rischio di reazioni allergiche e altri disturbi.
Il letto rappresenta il luogo dove gli acari proliferano maggiormente, in particolare il materasso rappresenta per loro un perfetto nascondiglio. Questo perché non subisce frequenti lavaggi e, di conseguenza, questi aracnidi si possono moltiplicare indisturbati. In più, a provocare reazioni allergiche, non sono solo gli acari in sé, ma anche le loro carcasse e gli escrementi che lasciano in giro.
Per ridurne la presenza, si parte innanzitutto con alcune buone abitudini quotidiane:
Vi sono poi alcuni rimedi naturali particolarmente efficaci:
Oltre al materasso, anche i cuscini devono essere costantemente igienizzati, per dire addio ai fastidiosi acari. Innanzitutto, utile è cambiare di frequente le federe, almeno una volta ogni settimana.
Dopodiché, i cuscini vanno battuti ripetutamente ed esposti al sole e, se necessario, puliti con l’aspirapolvere.
Anche in questo caso si rivelano efficaci bicarbonato, olio di Neem e Tea Tree Oil. In aggiunta, si può decidere di lavarli in lavatrice con un mix di bicarbonato e aceto che, oltre a togliere sudore e odori, ridurranno al minimo la presenza degli acari.
I tappeti rappresentano un vero e proprio ricettacolo di acari, sia perché costantemente a contatto con il terreno, che per le loro fitte e strette maglie. Per igienizzarli, si può procedere con una routine quotidiana:
Per una disinfestazione più profonda, si può coprire il tappeto con bicarbonato di sodio, lasciare in azione per circa un’ora e poi raccogliere con l’aspirapolvere. Anche l’essenza al limone funziona e, se il tappeto non fosse di pregio, si può tentare un lavaggio a mano con l’aggiunta di mezzo bicchiere di aceto di vino.
Tutti i tessili della casa, e in particolare le tende, possono essere presi d’assalto dagli acari. Oltre ai cicli di lavaggio in lavatrice, da effettuarsi almeno una volta al mese, si consiglia di:
Il pavimento rappresenta la via d’accesso degli aracnidi non solo alla casa, ma a tutti i mobili e i tessili in essa contenuta. La pulizia dovrà quindi essere quotidiana, aspirando a fondo ogni angolo e provvedendo a un lavaggio almeno a giorni alterni.
Proprio sul fronte del lavaggio, vi sono delle armi naturali utili:
Anche lavare con il vapore, infine, permette di uccidere tutti gli acari grazie alle elevatissime temperature.
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