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A cosa serve il Tribulus terrestris?

Il Tribulus terrestris è una pianta solitamente nota per i resistenti aculei dei suoi semi, spesso causa di ferite ai piedi o alle zampe degli animali, così come alla foratura di biciclette e pneumatici. Tuttavia, questa pianta è nota anche per alcune sue proprietà benefiche associate alla depurazione dell'organismo e, fatto non meno importante, al rinvigorimento della sfera sessuale maschile. Il suo utilizzo in fitoterapia è noto sin da tempi antichi.

A cosa serve il Tribulus terrestris?

Fonte immagine: Obsidian Soul via Wikimedia

Il Tribulus terrestris è una pianta dalla crescita perlopiù spontanea, conosciuta soprattutto per le fastidiose spine dei suoi semi: nelle zone dove la presenza di questa specie è endemica, si registrano spesso piccoli inconvenienti come ferite ai piedi o alle zampe degli animali, ma anche ruote di biciclette e pneumatici forati. Non tutti sanno, però, che il tribolo è una pianta nota da tempi antichi per le sue utili proprietà per la salute. Quali sono, a cosa serve il Tribulus terrestris?

Quando ci si appresta ad assumere dei rimedi naturali, è sempre necessario consultare preventivamente il proprio medico di fiducia. Il fatto abbiano un’origine naturale, infatti, non esclude la presenza di effetti collaterali anche importanti. Ancora, questi ritrovati potrebbero non essere compatibili con altri farmaci in corso di assunzione oppure con alcune patologie pregresse di cui si soffre. Di seguito, qualche utile consiglio.

Cosa è il Tribulus terrestris

Con il termine botanico di Tribulus terrestris – noto comunemente come tribolo – si indica una pianta appartenente alla famiglia delle Zygophyllaceae. Si tratta di una pianta di piccole dimensioni, tappezzante e strisciante, dal portamento abbastanza cespuglioso e nota ai più per i suoi semi acuminati. Questi ultimi spesso sono causa di ferite ai piedi dell’uomo e alle zampe degli animali, ma anche a danni a gomme di biciclette e pneumatici per auto. La crescita è perlopiù spontanea in gran parte d’Europa, in particolare quella meridionale.

Come già accennato, la pianta si caratterizza per un portamento strisciante e tappezzante, tanto che spesso la si trova sul bordo di strade e sentieri, ma anche in prossimità di rocce e muretti. Le foglie sono lanceolate e dal profilo abbastanza irregolare, d’intenso colore verde. La pianta produce anche degli splendidi fiori gialli, di medie dimensioni, che nel tempo evolvono nei semi spinosi del tribolo. Questi ultimi si staccano dalla pianta originaria e vengono trasportati dagli agenti atmosferici nelle immediate vicinanze. La presenza di un profilo acuminato sembra sia una strategia evolutiva della stessa pianta, per evitare che i semi vengano consumati da uccelli o altri animali.

A cosa serve il Tribulus terrestris

Tribulus Terrestris, spine
Fonte: Josep Gesti via Wikimedia

Il Tribulus terrestris viene impiegato da secoli in fitoterapia, per alcune proprietà utili per l’organismo. È però dal ‘900 che questa pianta ha trovato un rinnovato interesse, per la scoperta di alcuni principi attivi che potrebbero risultare di beneficio per la sfera sessuale maschile. A oggi l’efficacia di alcuni composti è stata dimostrata, tuttavia sono ancora in corso studi e verifiche sui dosaggi, così come sulla sicurezza dell’utilizzo del rimedio naturale. Per questa ragione, è sempre indicato vagliare l’opportunità di assumere il tribolo in concerto con il proprio medico curante.

Azione depurativa del tribolo

Secondo le usanze popolari, il Tribulus terrestris presenterebbe innanzitutto delle proprietà utili per depurare l’organismo. I principi attivi contenuti nella pianta sarebbero infatti d’aiuto per:

  • stimolare la funzionalità del rene;
  • incentivare la funzione depurativa del fegato;
  • migliorare la digestione, agendo soprattutto sul transito intestinale.

Su quest’ultimo punto, ovvero l’azione del tribolo a livello gastrointestinale, negli anni la pianta ha attirato molte curiosità per la sua possibile efficacia nel ridurre il gonfiore addominale. Anche in questo caso, sono però necessari ulteriori studi.

Azione rinvigorente sulla sessualità

Come già accennato, a partire dal ‘900 il Tribulus terrestris ha attirato le attenzioni degli studiosi, per alcuni suoi composti che potrebbero essere di beneficio per la sessualità umana, in particolare quella maschile. Questa intuizione è nata dalla constatazione che in molti Paesi, dal Nord Europa al Nord Africa, tradizionalmente questa pianta è connessa alla fertilità.

Gli studi condotti hanno portato all’identificazione di una sostanza, la protodioscina, che potrebbe giustificare gli effetti sostenuti dalla cultura tradizionale. Il tribolo contiene infatti protodioscina, una saponina steroidea che sarebbe in grado di incrementare la produzione di alcuni ormoni legati alle funzioni sessuale maschili, come testosterone, diidrotestosterone, l’ormone luteinizzante (LH), il deidroepiandrosterone (DHEA) e il deidroespiandrosterone solfato (DHEA-S).

Proprio queste caratteristiche hanno evidenziato una certa utilità della pianta nel:

  • rinvigorire il desiderio sessuale maschile;
  • migliorare la spermatogenesi;
  • contrastare la disfunzione erettile.

Proprio per l’azione steroidea della saponina, negli scorsi decenni la protodioscina è stata anche valutata come integratore per migliorare la prestazione atletica degli sportivi.

Tribulus terrestris: effetti collaterali

Pianta del tribolo
Fonte: Vinayaraj via Wikimedia

Proprio poiché in grado di agire sulla depurazione dell’organismo, la sfera sessuale e la performance sportiva, negli ultimi anni si assiste sempre più alla commercializzazione di prodotti, integratori ed estratti a base di Tribulus terrestris. Ma quali sono gli effetti collaterali, da non sottovalutare?

Oltre a eventuali ipersensibilità e allergie personali, che potrebbero portare anche a gravi shock anafilattici, l’assunzione di prodotti a base di Tribulus terrestris può comportare disturbi gastrointestinali. In alcuni rari casi si sono verificate alterazioni ormonali, scomparse interrompendo l’assunzione, come spesso accade per farmaci e rimedi naturali dall’azione steroidea. Per questa ragione, è sempre meglio consultare il medico prima di procedere all’assunzione del tribolo.

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