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A cosa serve la pietra pomice per piante?

Sapevi che la pietra pomice non serve solo per togliere i calli, ma anche per coltivare piante in salute e rigogliose? Questo materiale, spesso associato alla cura della pelle, rappresenta un ottimo alleato per gli amanti del giardinaggio. Ma esattamente a cosa serve la pietra pomice per le piante? Grazie a questo prodotto naturale ed ecologico, puoi creare uno strato drenante ed evitare il marciume radicale, puoi alleggerire un terreno troppo compatto e migliorare la salute delle tue piante.

A cosa serve la pietra pomice per piante?

Fonte immagine: Pexels

Tutti noi sappiamo bene che la pietra pomice serve a togliere i calli dai piedi, ma sai anche a cosa serve nella cura delle piante? Forse ti sorprenderà scoprirlo, ma questo celebre rimedio naturale non è utile solo in campo cosmetico. La pomice può darti una grande mano anche in giardino e nella coltivazione delle tue piante in vaso.

Tecnicamente parlando, la pietra pomice è una roccia magmatica silicea formatasi durante le eruzioni di tipo esplosivo. Si tratta di una pietra porosa e molto leggera, tanto da essere considerata l’unica pietra in grado di galleggiare sull’acqua.

Ma cosa c’entra tutto questo con il giardinaggio?

Proprio per via della sua estrema porosità e grazie alla sua struttura alveolare, la pietra pomice può trattenere aria e acqua, e rilasciarle nel terreno. In più, questo rimedio, ecologico e green al 100%, ha anche proprietà termiche e isolanti, che gioveranno al benessere della pianta.

Vediamo, quindi, quando e perché usare la pietra pomice in giardino.

Ecco a cosa serve la pietra pomice per le piante

A conti fatti, a cosa serve la pomice nelle piante? Come dicevamo, la particolare struttura e la porosità della pietra pomice rendono questo rimedio il perfetto alleato per chi ama il giardinaggio.

La pomice, infatti, è in grado di:

  1. Immagazzinare l’acqua, per poi rilasciarla in maniera graduale
  2. Assorbire l’acqua in eccesso evitando il marciume radicale
  3. Grazie ai suoi pori, la pietra pomice può trattenere ossigeno, che rilascerà nei substrati del terreno, rendendo il terriccio meno compatto e riducendo il rischio di asfissia radicale.
  4. Questo prodotto viene spesso impiegato anche nella radicazione delle talee, poiché favorisce un migliore attaccamento delle radici.
  5. Poichè si tratta di un ottimo isolante termico, la pomice può proteggere le piante durante le stagioni più fredde o durante quelle più calde.

Come si usa la pietra pomice per le piante?

E’ possibile utilizzare la pietra pomice per trattare piante di vario genere, dalle succulente a quelle d’appartamento, dalle piante fiorite alle annuali, perenni e così via.

Di solito, giardinieri esperti e amatoriali creano uno strato drenante di pietra pomice dello spessore di circa 3 centimetri, in modo da evitare il rischio di marciume radicale, uno dei più grandi nemici delle nostre piante. Inoltre, è possibile utilizzare la pomice per alleggerire il terreno, mescolandone una certa quantità insieme al substrato e al terriccio, in modo da renderlo meno compatto e creare dei veri e propri spazi d’aria, necessari per il benessere della pianta.

Quale pietra pomice usare per le piante?

Fonte: Pixabay

Se hai deciso di acquistare della pietra pomice per le piante grasse, per i bonsai, piante fiorite e per tutte le altre varietà che richiedono un buon drenaggio e un’ottima circolazione dell’aria, bisognerà prima individuare il tipo di pietra più adatto.

Come potrai constatare, infatti, in commercio sono disponibili diverse tipologie di pietra pomice con granulometrie differenti, da quelle più sottili (0-3 mm) fino a quelle più spesse e grossolane (12-25 mm).

Di solito, per vasi di piccole dimensioni e per le talee, sono sufficienti le granulometrie più sottili, ma per non rischiare di commettere errori, ti consigliamo di chiedere un parere al tuo fornitore di piante di fiducia.

Cosa si può usare al posto della pietra pomice?

Se non hai a disposizione questo prodotto, per favorire il drenaggio idrico delle tue piante, un’alternativa altrettanto valida è rappresentata dall’argilla espansa, che si presenta sotto forma di palline o biglie porose, resistenti e leggerissime, ideali per evitare i ristagni idrici.

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