Glucomannano: a cosa serve e controindicazioni
Il glucomannano è una fibra solubile vegetale usata come integratore alimentare, soprattutto come coadiuvante di una dieta ipocalorica per favorire la perdita di peso e come rimedio naturale per tenere bassi i valori del colesterolo. A questa sostanza sono attribuiti anche effetti lassativi e di controllo della glicemia. Guarda cos'è il glucomannano, quali sono le sue proprietà, quando prenderlo, quali effetti collaterali può causare e se ci sono controindicazioni al suo utilizzo.
Fonte immagine: Unsplash / Diana Polekhina
Il glucomannano è una fibra solubile vegetale utilizzata come integratore alimentare, soprattutto per favorire la perdita di peso e per mantenere nella norma i valori del colesterolo nel sangue.
Vediamo più da vicino cos’è, a cosa serve, quali sono le proprietà e i benefici di questa sostanza, cosa dicono gli studi scientifici sulla sua efficacia, quando prendere il glucomannano, quali sono i dosaggi consigliati, le modalità d’uso e i possibili effetti collaterali e in quali casi la sua assunzione è controindicata.
Cos’è il glucomannano
Il glucomannano è una fibra solubile che viene estratta dalla radice di Amorphophallus Konjac, una pianta di origine asiatica molto utilizzata nella cucina giapponese come gelificante e nella medicina tradizionale cinese.
In termini chimici, si tratta di un polisaccaride formato dalla concatenazione di due zuccheri, il glucosio e il mannosio.
A cosa serve il glucomannano?
Il glucomannano trova largo impiego come integratore dimagrante per favorire la perdita di peso sia negli adulti che nei bambini, ma viene utilizzato anche per contrastare la stitichezza, per tenere sotto controllo i valori della glicemia in caso di diabete di tipo 2 e per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, proteggendo la salute del cuore.
Glucomannano: proprietà e benefici
Vediamo le proprietà e i benefici dell’estratto di Konjac.
Effetto lassativo
Il glucomannano si distingue per la sua elevata capacità di attirare e trattenere i liquidi: assorbendoli si gonfia, creando una massa gelatinosa. Questa caratteristica è responsabile di uno dei suoi effetti più noti: l’azione lassativa.
Una volta ingerito, infatti, il glucomannano raggiunge inalterato l’intestino, dove è in grado di richiamare a sé acqua e di far aumentare la massa fecale, facilitando l’evacuazione.
Azione dimagrante
Il glucomannano, come abbiamo accennato, è utilizzato sotto forma di integratore soprattutto come coadiuvante per il controllo e la perdita di peso. Perché aiuta a dimagrire?
Questo effetto si deve in primo luogo alla sua capacità di assorbire acqua, che fa sì che, una volta ingerito, si leghi ai cibi, ne attragga i liquidi e cresca significativamente di volume. Grazie a questo meccanismo, il glucomannano fa aumentare la massa in transito nel tubo digerente, favorendo la sazietà e riducendo il senso di fame.
Questa sostanza ha inoltre la capacità di ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi, contribuendo al controllo e alla riduzione del peso.
Una volta raggiunto l’intestino, infine, il glucomannano viene trasformato dalla flora batterica in acidi grassi a catena corta, che agiscono in positivo sul metabolismo dei grassi, abbassandone le concentrazioni nel sangue. La combinazione di questi effetti fa sì che il glucomannano sia ampiamente usato come supplemento, nel contesto di una dieta ipocalorica, per favorire la perdita di peso.
Riduzione del colesterolo
Il glucomannano gioca un ruolo significativo nel mantenere nella norma i livelli di colesterolo LDL nel sangue e nel ridurre, di conseguenza, il rischio cardiovascolare.
Controllo della glicemia
Al glucomannano è attribuita un’azione ipoglicemizzante, ossia la capacità di tenere sotto controllo i valori della glicemia in chi soffre di diabete di tipo 2.
Glucomannano: è davvero efficace?
Una recente revisione degli studi che hanno analizzato i meccanismi di azione del glucomannano e i suoi effetti sul dimagrimento ha confermato i benefici associati all’assunzione di questa fibra idrosolubile.
In particolare, è stato osservato che con un dosaggio di 2-4 g al giorno il glucomannano, associato a una dieta ipocalorica o normocalorica, contribuisce in modo significativo alla perdita di peso nelle persone in sovrappeso e obese. Risultano anche evidenze a conferma del fatto che l’estratto di Konjac stimoli la sazietà e aiuti a migliorare i parametri lipidici e i valori della glicemia nel sangue.
Il parere dell’Efsa
Anche l’Efsa, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, in un parere scientifico fornito nel 2010, ha confermato la fondatezza delle indicazioni relative agli effetti dimagranti del glucomannano.
L’agenzia ha infatti ritenuto che gli studi scientifici esaminati abbiano adeguatamente dimostrato un effetto statisticamente significativo del glucomannano sulla perdita di peso, se somministrato prima dei pasti e nel contesto di una dieta ipocalorica.
Per questo motivo, ha autorizzato l’utilizzo del claim secondo il quale il glucomannano contribuisce alla perdita di peso.
Questa indicazione può essere applicata solo ai cibi che ne contengono 1 grammo per porzione, informando il consumatore che gli effetti benefici del glucomannano possono essere ottenuti con un apporto quotidiano di 3 g, divisi in 3 dosi da 1 g e assunti insieme a 1-2 bicchieri di acqua, prima dei pasti e nel contesto di un’alimentazione ipocalorica.
L’indicazione secondo cui il glucomannano contribuisce al mantenimento di livelli di colesterolo nel sangue nella norma, invece, è stata autorizzata dall’Efsa, in un parere scientifico del 2009, per gli alimenti che forniscono un apporto quotidiano di glucomannano pari a 4 g, insieme all’informazione che gli effetti benefici possono essere ottenuti assumendone 4 g al giorno.
Per quanto riguarda l’azione ipoglicemizzante del glucomannano, l’Efsa ha ritenuto che, sulla base degli studi scientifici esaminati, non sia possibile stabilire un rapporto di causa-effetto tra il consumo di questa fibra e il mantenimento delle normali concentrazioni di glucosio nel sangue.
L’Efsa non ha riscontrato evidenze scientifiche sufficienti neanche per confermare una relazione di causa effetto tra l’assunzione di glucomannano e la riduzione dei valori della glicemia post-prandiale.
Dosaggio, modalità e precauzioni d’uso
Il glucomannano può essere assunto come integratore in polvere, in compresse o sotto forma di alimenti per il controllo e la riduzione del peso, come snack e biscotti, arricchiti con questa fibra. Il dosaggio raccomandato varia, in genere, da 1 g a 4 g distribuiti nell’arco della giornata.
È importante assumere gli integratori di glucomannano prima dei pasti, per massimizzare il loro effetto di riduzione dell’appetito, accompagnandoli con molta acqua, almeno un bicchiere a compressa: senza una sufficiente quantità di liquidi, infatti, il glucomannano può rallentare il transito intestinale e favorire la stitichezza.
Come per tutti i supplementi alimentari, è consigliabile evitare il fai da te e assumere gli integratori di glucomannano dietro prescrizione del medico, che suggerirà il dosaggio e la durata di trattamento adeguati alle condizioni di salute e alle necessità del paziente.
Effetti collaterali e interazioni farmacologiche
Come sottolinea Humanitas, l’assunzione di glucomannano è considerata sicura per la maggior parte degli adulti e dei bambini, al dosaggio raccomandato e se non si protrae oltre i 4 mesi consecutivi. Dagli studi scientifici effettuati, questa sostanza è risultata generalmente ben tollerata e con un tasso piuttosto basso di effetti avversi, che di norma si limitano a disturbi gastrointestinali lievi e transitori.
Tra i più comuni ci sono gonfiore, flatulenza e crampi addominali. Come detto, è fondamentale assumere il glucomannano con adeguati quantitativi di acqua perché, in caso contrario, potrebbe causare stipsi e blocchi intestinali. È anche importante non assumerlo subito prima di andare a letto per non correre il rischio che possa provocare un’ostruzione esofagea.
Come ricorda Humanitas, il glucomannano potrebbe interferire con i farmaci antidiabetici e, in generale, con i farmaci assunti per via orale. A causa della capacità di questa sostanza di agire sul controllo degli zuccheri, è importante che chi soffre di diabete monitori costantemente i valori della glicemia nel periodo di assunzione del glucomannano.
Controindicazioni del glucomannano
Il glucomannano è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo e in presenza di ostruzione intestinale o malattie dell’esofago. In gravidanza e in allattamento è consigliabile evitare di assumerlo oppure farlo sotto stretta sorveglianza del medico.
Non ci sono controindicazioni rispetto all’utilizzo del glucomannano per il controllo e la perdita di peso in presenza di disturbi alla tiroide.
In caso di assunzione di integratori alimentari sinergici per il dimagrimento, tuttavia, è importante controllare la composizione per verificare che, insieme a questa fibra, non siano presenti anche altri principi attivi che possono alterare la funzionalità di questa ghiandola o interferire con le terapie.
Fonti
- Humanitas Research Hospital
- International journal of obesity: “Effect of glucomannan on obese patients: a clinical study” (1984)
- Alternative therapies in health and medicine: “Glucomannan and obesity: a critical review” (2005)
- EFSA, Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to konjac mannan (glucomannan) and reduction of body weight (ID 854, 1556, 3725), reduction of post-prandial glycaemic responses (ID 1559), maintenance of normal blood glucose concentrations (ID 835, 3724), maintenance of normal (fasting) blood concentrations of triglycerides (ID 3217), maintenance of normal blood cholesterol concentrations (ID 3100, 3217), maintenance of normal bowel function (ID 834, 1557, 3901) and decreasing potentially pathogenic gastro-intestinal microorganisms (ID 1558) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/2006 (2010)
- EFSA, Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to glucomannan and maintenance of normal blood cholesterol concentrations (ID 836, 1560) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/2006 (2009)