Rinnovabili: Danimarca punta al 100% entro il 2050
La Danimarca ritiene possibile coprire il 100% del suo fabbisogno energetico con le rinnovabili entro il 2050.
La Danimarca accelera la sua rivoluzione sostenibile, ponendosi obiettivi a dir poco ambiziosi da conseguire nei decenni a venire. Secondo un recente report pubblicato dall’agenzia danese per l’energia, la Danish Energy Agency, creare un sistema energetico nazionale basato esclusivamente sulle rinnovabili è un’impresa possibile entro il 2050. Il dossier, intitolato “Energy Scenarios for 2020, 2035 and 2050”, analizza la fattibilità di una svolta energetica al 100% rinnovabile, calcolando i costi che deriverebbero dal sostituire completamente le fonti fossili, carbone, petrolio e gas naturale, con le energie pulite, principalmente eolico per l’elettricità e biomasse per i carburanti.
Secondo i calcoli degli analisti, portare a zero la dipendenza della Danimarca dalle fossili avrebbe un costo complessivo che si aggira sui 159 miliardi di corone danesi, pari a circa 21 miliardi di euro. Questa cifra coprirerebbe tutti i costi necessari alla transizione, dagli investimenti alle infrastrutture, dall’adattamento di tutti i mezzi di trasporto all’ammodernamento degli impianti elettrici e di riscaldamento. Nei calcoli sono inclusi i vantaggi economici che deriverebbero da politiche di risparmio ed efficienza energetica attuate su larga scala.
Gli esperti avvertono il Governo che, benché sia possibile coprire il fabbisogno energetico complessivo della Danimarca al 100% con le rinnovabili entro il 2050, per riuscire a raggiungere davvero questo obiettivo bisogna agire ora e prendere delle decisioni importanti non oltre il 2020. Dal 2020 al 2050 bisognerebbe costruire almeno un parco eolico offshore da 400 MW ogni anno, sostituendo le vecchie turbine ormai obsolete. Il solare fotovoltaico dovrebbe garantire complessivamente 2000MW entro il 2050.
Per riuscire a diffondere il biogas a macchia d’olio, la Danimarca ha già avviato un processo di ammodernamento delle infrastrutture per la distribuzione che vedrà calare il consumo di gas naturale e carbone in modo sostanziale entro il 2020. Tutti gli scenari del report tengono conto di una riduzione dei consumi complessivi del Paese, grazie a una serie interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e a utilizzare le smart grids per rispondere in modo flessibile alla domanda di energia, estremamente variabile nel corso delle 24 ore.