Curarsi con la damiana: ecco come
La damiana, originaria del continente americano, è un rimedio naturale conosciuto per il potere afrodisiaco: migliorerebbe la libido e i deficit erettivi.
Fra le tante erbe utili alla cura dell’organismo, la damiana è da tempo oggetto di grande attenzioni da parte dell’opinione pubblica. Le sue ipotetiche potenzialità afrodisiache ed energizzanti, infatti, han promosso tradizionalmente la pianta come rimedio naturale per i disturbi della sfera sessuale. Quali evidenze esistono e a quali problemi l’assunzione può tornare utile?
La Turnera diffusa aphrodisiaca, questo il nome scientifico della damiana, è un arbusto dai piccoli fiori gialli originario del continente americano, diffuso particolarmente in Texas, in Messico, in tutte le nazioni dell’America Centrale, del Sudamerica e nei Caraibi. Sin dai tempi delle popolazioni indigene locali, il rimedio è stato scelto per le sue proprietà afrodiasiche, sebbene mai completamente comprovate dalla scienza medica. Di seguito le caratteristiche, gli usi più comuni e i possibili effetti collaterali.
Proprietà
Agli scopi di cura, della damiana vengono utilizzate principalmente le foglie. Queste risultano ricche di olio essenziale, glicosidi cianogecini e idrochinonici come l’arbutina, acidi grassi, tannini, resine e un particolare principio amaro dalla struttura ancora non ben nota, ribattezzato damianina. Quest’ultimo agirebbe direttamente sul sistema nervoso centrale con effetti rilassanti, ma anche a livello periferico con un’azione energizzante e regolatrice del flusso sanguigno.
Nella cultura popolare utilizzata come afrodisiaco e come aiuto contro i deficit erettivi e l’eiaculazione precoce, a livello diagnostico le sue qualità non sono ancora state ben definite. Uno studio condotto nel 1998 e pubblicato sulla rivista Psychopharmacology, dimostra come effettivamente la damiana stimoli l’attività riproduttiva dei ratti di entrambi i sessi e, di conseguenza, come le proprietà acclamate dalla tradizione potrebbero avere un fondo di verità. Tuttavia, almeno a livello scientifico, i risultati sull’uomo non sono ancora del tutto comprovati. In aggiunta alle caratteristiche afrodisiache, si ipotizza la pianta possa essere considerata anche un blando ansiolitico.
Così come qualsiasi altro rimedio naturale, prima di lanciarsi nell’automedicazione è opportuno vagliare il parere del proprio medico curante. Non solo perché effetti e interazioni non sembrano essere stati del tutto accertati, ma anche poiché l’assunzione potrebbe esporre a effetti collaterali e incompatibilità con altri farmaci. Nei prossimi paragrafi, gli usi e le controindicazioni.
Usi comuni
L’assunzione di damiana, solitamente in estratto secco in compresse o capsule, pare abbia degli effetti sia a livello psichico che organico. Famosa per il trattamento dei disturbi sessuali maschili, si pensa che la pianta possa avere benefici anche per la vita intima della donna, così come altre applicazioni che esulano sessualità e riproduzione. Di seguito, le applicazioni più comuni:
- Impotenza: come già accennato, nella tradizione popolare la damiana è impiegata nella cura dell’impotenza, perché favorirebbe l’afflusso di sangue nei corpi cavernosi ripristinando almeno in parte la capacità erettiva. Pare, inoltre, che possa contribuire ad aumentare la massa spermatica;
- Eiaculazione precoce: agendo come blando ansiolitico e come rilassante, la damiana potrebbe essere indicata per ridurre i disturbi da eiaculazione precoce causati da ansia o altre questioni psicologiche. Pur essendo rinvigorente nell’area genitale, l’effetto calmante a livello di psiche sarebbe d’aiuto ad affrontare la sfera intima con più serenità;
- Calo del desiderio: si ipotizza che la somministrazione dell’estratto secco possa rinnovare una libido in calo o perduta, sia per cause organiche che psicologiche. In particolare, sembra che il rimedio possa essere impiegato nei casi di frigidità;
- Umore: la damiana, date le proprietà ansiolitiche, si stima possa contribuire nella gestione di disturbi quali depressione, ansia, nervosismo, stress e letargia. Tali proprietà si ipotizza siano correlate all’apigenina, flavone contenuto in buone dosi nella pianta.
Effetti collaterali e controindicazioni
Così come già spiegato nei precedenti paragrafi, le proprietà e i possibili effetti avversi della damiana non sono ancora stati completamente accertati dalla scienza medica, sebbene si ritenga si tratti di un rimedio ben tollerato. Proprio per questi motivi, l’assunzione non può prescindere dal parere di uno specialista, che ne vaglierà le opportunità di somministrazione e le eventuali interazioni con altri trattamenti in corso. In generale, pare che in alcuni soggetti la damiana possa causare nausea e cefalea, mentre negli individui ipersensibili delle reazioni allergiche di varia intensità. L’abuso e il sovradosaggio, eventualità comunque abbastanza improbabili, possono indurre degli effetti blandamente psicotropi. Il rimedio è controindicato per chi assume dei farmaci per il controllo dei livelli glicemici, con cui interagisce, mentre è sconsigliato a chi fosse in cura con antidepressivi, ansiolitici e benzodiazepine, barbiturici, sonniferi e qualsiasi altro medicinale con azione sul sistema nervoso centrale. Dato che la damiana sembra agire sugli stessi meccanismi, ne potrebbe amplificare gli effetti.