Si può usare il mirtillo rosso per curare la cistite?
Il mirtillo rosso è alla base degli integratori contro la cistite, ma recenti studi svelano che non è utile per l'infezione delle vie urinarie. Abbiamo chiesto anche a un medico specializzato in urologia cosa ne pensa di questo rimedio naturale, che può essere utile per prevenire e per garantire il giusto apporto dei suoi benefici nell'organismo, ma non tanto per quello che riguarda la cura, che deve essere più specifica per evitare conseguenze dannose.
Fonte immagine: Foto di PublicDomainPictures da éixabay
- Cos’è la cistite
- Sintomi della cistite da riconoscere subito
- Cause dell’infezione delle vie urinarie
- Cure e rimedi per chi soffre di cistite acuta o cronica e ricorrente
- Esistono degli integratori migliori per chi soffre di cistite?
- Consigli per chi soffre di cistite acuta e ricorrente
- Cistite e mirtillo rosso, le linee guida escludono il cranberry
La cistite è un’infiammazione della vescica provocata da un’infezione causata spesso da un batterio. Se ti stai chiedendo come si cura la cistite, devi sapere che sono molti i trattamenti e i rimedi che si mettono solitamente in atto per cercare un po’ di sollievo dai sintomi più pressanti: il mirtillo rosso per curare la cistite di solito è considerato uno dei toccasana migliori. Ma è davvero così? Abbiamo voluto approfondire la questione intervistando un medico urologo che ci ha permesso di fare maggiormente chiarezza con le sue risposte puntuali e precise.
Cerchiamo allora di capire insieme tutto quello che dovremmo sapere sulla cistite e sul mirtillo rosso come terapia, in un viaggio che ripercorre sintomi, cause, cure, trattamenti e anche prevenzione di una malattia molto diffusa. E spesso troppo sottovalutare. E soprattutto se il mirtillo rosso contro la cistite è davvero così indicato.
Cos’è la cistite
Con il termine cistite si indica un disturbo a carico della vescica, che colpisce più le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di 4 a 1. Può essere di origine batterica o avere un’altra causa. Riconoscere i primi sintomi non è spesso facile, per questo è sempre bene indagare più a fondo con esami specialistici per iniziare subito la terapia migliore.
Cistite acuta e cronica, le differenze
L’infezione delle vie urinarie si presenta in due forme:
- Acuta, si riconosce perché i sintomi riguardano soprattutto problemi urinari, come bruciore durante la minzione e continua necessità di andare in bagno a urinare. Si può anche notare, nei casi più gravi, sangue nelle urine (cistite emorragica). Il disturbo è forte e acuto e raramente presenta febbre.
- Cronica, più difficile da diagnosticare e di conseguenza da trattare, perché non ci sono caratteristiche così lampanti che la rendono evidente. La diagnosi si può ottenere in seguito a visite e accertamenti più approfonditi.
Sintomi della cistite da riconoscere subito
Sono numerosi i sintomi della cistite e spesso è facile confonderli con altri disturbi intimi di cui spesso le donne soffrono.
- Frequenza maggiore della minzione
- Urgenza a urinare
- Minzione notturna frequente
- Dolore e bruciore quando si fa la pipì
- Incontinenza da urgenza allo stimolo
- Febbre (rara)
- Dolore nella regione pubica e lombare
Non dobbiamo dimenticare che talvolta la cistite è totalmente asintomatica: il contagio della cistite si scopre solo in seguito ad analisi delle urine eseguiti per altre motivazioni (ad esempio controlli di routine…).
Cause dell’infezione delle vie urinarie
Cause nelle donne
Secondo gli esperti, la causa principale delle cistiti nelle donne, in particolare quelle ricorrenti, è la vicinanza del meato uretrale alle mucose vaginali, oltre che all’intestino. La migrazione di batteri dall’apparato genitale o intestinale fino alla vescica è molto frequente, anche perché l’uretra delle donne ha una misura di circa 3 centimetri, contro i 12-15 dell’uomo (in questo caso l’uretra è anche protetta dai succhi prostatici acidi, per questo è più difficile che soffrano di questa infezione batterica alle vie urinarie).
Anche l’uso del diaframma aumenta il rischio di cistite. Così come l’assottigliamento dei tessuti vaginali e vulvari intorno all’uretra dopo la menopausa.
Cause negli uomini
Come sottolineato in precedenza, la cistite negli uomini è meno comune. La causa più frequente è un’infezione batterica della prostata che può scaturire in cistite e uretrite.
Cause nelle donne e negli uomini
Le cause dell’insorgere dell’infezione possono essere diverse, così come i fattori di rischio:
- Diminuzione di anticorpi
- Andare troppo poco in bagno a svuotare la vescica
- L’uso prolungato di indumenti intimi
- Indossare indumenti intimi bagnati, come i costumi da bagno
- Un’igiene intima non corretta
Cistite non batterica
La cistite può anche non essere batterica e provocata da parassiti, funghi, da agenti fisici (le radiazioni della radioterapia, ad esempio), provocate da chemioterapici o immunoterapici. Altre forme note di cistite sono:
- Cistite post-coitale o da luna di miele. Di solito si manifesta dopo rapporti sessuali troppo intensi.
- Cistite a frigore o da freddo. Si presenta in caso di temperature troppo basse che irritano la vescica causandone un’infiammazione.
- Cistite interstiziale di tipo cronico. Ha i sintomi della cistite ma non è un’infezione e la durata è superiore ai 6 mesi. Le cure tradizionali sembrano non risolvere il problema.
Cure e rimedi per chi soffre di cistite acuta o cronica e ricorrente
Il Dottor Nicola Macchione, urologo di MioDottore, ha spiegato che con questa infezione delle vie urinarie bisogna prestare massima attenzione.
La cistite, la più frequente delle infezioni alle vie urinarie rappresenta oggi una sfida importante per gli urologi. Viviamo in un momento storico in cui la vera sfida del futuro saranno i batteri resistenti agli antibiotici. Infatti i livelli di antibioticoresistenza di alcuni batteri diventano sempre più importanti e pericolosi per la nostra salute.
Uno dei germi che più ha imparato a resistere agli antibiotici è Escherichia Coli, il germe che più comunemente (nel 75% dei casi) causa cistiti.
Proprio in virtù di questi dati è importante trovare strategie alternative che ci portino a ridurre l’uso degli antibiotici allo stretto necessario e al corretto dosaggio. Le strategie alternative vanno dall’uso di antibatterici e integratori al bisogno. O perfino prevedono nel caso di cistiti ricorrenti dei veri e propri protocolli di profilassi.
Mirtillo rosso e infezioni alle vie urinarie
Il mirtillo rosso americano è considerato un toccasana per risolvere i problemi alle vie urinarie. Per quello che riguarda la prevenzione, ma non solo. Può anche essere un buon rimedio? Il dottor Macchione ci illustra alcuni studi recenti dedicati al trattamento della cistite con questo frutto.
Il mirtillo rosso per anni è stato l’integratore più utilizzato in caso di cistiti e ancora oggi una buona fetta di mercato di questi prodotti sono a base di estratto di mirtillo rosso. Gli studi prodotti in merito sono talvolta contraddittori e, in virtù di questi dati non chiari, le linee guida europee di urologia al momento non consigliano di trattare la cistite con il famoso “cranberry”.
Lo studio più importante è stata una recente metanalisi che ha incluso 24 studi e oltre 4.473 pazienti e ha concluso che il mirtillo rosso, fino a ieri panacea delle cistiti (ricorrenti in modo particolare), non si è dimostrato utile per il trattamento di tale patologia.
Cistite e mirtillo rosso nei bambini, è un integratore consigliato?
Più delicata la situazione nei più piccoli di casa, per i quali è sempre bene seguire i consigli degli esperti ed evitare di utilizzare integratori non consigliati dal pediatra o un medico specializzato.
Una cistite per definizione non si presenta nei bambini. Se una bambina, presenta una cistite va immediatamente fatta vedere dal curante e dal pediatra perché tale condizione può essere legata a un “malfunzionamento” molto spesso su base anatomica dell’apparato urinario. Per cui il presentarsi di una cistite in un bambino rappresenta un’infezione complicata che necessita un’immediata valutazione specialistica. Sconsigliato il mirtillo in modo assoluto, gli antibiotici rappresentano la terapia di scelta.
Nei bambini, dunque, per la cura della cistite il mirtillo rosso è assolutamente da evitare, perché la cura antibiotica rappresenta la via migliore da perseguire.
Mirtillo rosso e cistite in gravidanza, è consigliato?
Sicuramente i 9 mesi di gestazione sono molto delicati per ogni donna. In questo periodo è possibile soffrire di disturbi di varia natura, ma per fortuna, come suggerisce il dottore, l’infezione delle vie urinarie è un evento decisamente raro.
La cistite in gravidanza è un evento molto raro, soprattutto perché durante la gravidanza avvengono modifiche anatomo-funzionali all’apparato genitale che potenziano il ruolo di “barriera” che in questa fase della vita rimane di rilevante importanza. Nel caso di cistiti in gravidanza, queste non vanno sottovalutate. Niente mirtillo rosso, ma consultazione del proprio ginecologo ed eventuale terapia antibiotica.
Esistono degli integratori migliori per chi soffre di cistite?
Anche su questo punto il medico consiglia di non improvvisarsi con rimedi per la cistite fai da te, ma cercare una soluzione per ogni paziente, seguendo le indicazioni di urologi e medici di base.
Al momento per chi soffre di cistiti le indicazioni rimangono l’impostazione di una profilassi “cucita addosso” a seconda del germe responsabile e dell’entità delle cistiti. Solitamente questi protocolli lavorano migliorando la flora batterica intestinale, vaginale e urinaria. Inoltre, lavorano sul trofismo vaginale e delle mucose urinarie e sull’eliminazione dei germi dalle urine. Per cui i più utilizzati rimangono il d-mannosio, acido ialuronico, probiotici e antibatterici.
Consigli per chi soffre di cistite acuta e ricorrente
Se si soffre di forma acuta o ricorrente non bisogna mai perdere tempo ed eseguire subito tutti gli esami e le visite più approfondite per curare la cistite.
Farsi vedere da uno specialista e con lui concordare una profilassi da seguire in modo cronico e per curare le acuzie.
Cistite e mirtillo rosso, le linee guida escludono il cranberry
Sembra ormai evidente come le linee guida degli esperti in urologia, alla luce degli ultimi studi prodotti, escludano l’utilizzo del cranberry per la cistite. Il mirtillo rosso per le infezioni non vanta tutte quelle proprietà credute un tempo valide.
Il consiglio è quello di chiedere sempre un consulto al medico di base, al pediatra in caso di bambini piccoli o a un medico specialista come ad esempio l’urologo. Per una diagnosi di cistite precisa e tempestiva, che può portare anche a creare un supporto terapeutico utile per poter alleviare il prima possibili i più comuni sintomi, seguendo una dieta ideale per chi soffre di cistite per stare subito meglio. Evitiamo di affidarci ad opinioni sull’uso del mirtillo rosso nella cistite che non si avvalgono di fondamenta scientifiche.