Gatti randagi: ad Arenzano l’autotassa per sterilizzarli
Arenzano deve fronteggiare un'emergenza gatti randagi: i cittadini si sono autotassati per consentire la sterilizzazione delle colonie feline.
Arenzano sta vivendo un vero e proprio stato d’emergenza dato l’elevato numero di gatti randagi presenti, pronti a popolare a dismisura le colonie feline. La situazione nel genovese è così caotica che a lanciare l’allarme sono state le stesse gattare, le quali da anni di occupano dei mici di strada: la sovrappopolazione dei felini rende la loro missione sempre più complicata. Per questo i cittadini di molti quartieri si sono autotassati per garantire interventi di sterilizzazione, limitando così la proliferazione indisturbata.
Come evidenza l’associazione Una, l’ultimo censimento delle colonie feline – risalente al 2010 – sottolineava la presenza di 150 gatti randagi sul territorio di Arenzano. Un numero elevato con una massiccia concentrazione in via Trieste, con 22 esemplari fissi. Ma la stima è solo di massima: negli anni il numero è aumentato e cresciuto spingendo la zona all’emergenza numerica.
L’impossibilità economica di sterilizzare tutti gli esemplari ha spinto le gattare a chiedere il sostegno dei residenti, molti dei quali si sono offerti volontariamente. La passione condivisa per i gatti accomuna le due categorie di abitanti, che hanno quindi deciso per l’autotassazione spontanea. Come sottolinea Greta Pettoni, gattara di zona, è necessario un intervento del Comune:
Non possiamo farcela a sterilizzare tutti anche se ci proviamo. Ultimamente nel mio condominio cinque famiglie si sono autotassate per provvedere, ma c’è bisogno di un intervento più massiccio su tutta Arenzano. I gatti selvatici si moltiplicano molto rapidamente e non è per niente facile catturarli per portarli in un ambulatorio. L’amministrazione potrebbe stipulare una convenzione con un veterinario e darci una mano, perché il problema della proliferazione dei gatti non riguarda solo noi gattare.
L’assessore ai Servizi alla Persona, Emanuela Nerboni, è pronta a incontrare le gattare per trovare una soluzione condivisa. Nel frattempo cittadini e volontari cooperano per impedire che i gatti diventino un problema igienico per la città, occupandosi di recuperare le deiezioni. E tenendoli lontani dalle zone trafficate a rischio investimenti e incidenti, preservandoli anche da chi cerca di avvelenarli.