Troppo pesce può far male al gatto
Un'alimentazione esclusivamente a base di pesce può essere dannosa per il gatto, perché priva delle vitamine e delle sostanze nutritive di cui ha bisogno.
Nell’immaginario collettivo il gatto è spesso rappresentato con una lisca di pesce fra le fauci: il micio, golosissimo della sua carne, sarebbe un provetto e instancabile pescatore. E le credenze popolari non si allontanano molto dalla verità: il gatto ama davvero tutto ciò che nuota. Eppure, troppo pesce nell’alimentazione può far male al felino di casa.
Salmone, trote, tonno: molto spesso i proprietari di un gatto cedono nel soddisfare i capricci di gola di Fufy, anche a cadenza quotidiana. Invece la carne morbida del pesce dovrebbe essere prevista per il micio con una certa parsimonia, perché poco amica dell’equilibrio del suo organismo. Così spiega Michael W. Fox, specialista veterinario:
La gran parte del pesce – alcuni più di altri, come il pesce bianco e l’aringa, contengono degli enzimi chiamati tiaminasi. Distruggono la tiamina, un’essenziale vitamina B. Cucinare il pesce distrugge sua gli enzimi che gran parte della tianina, quindi vi sono delle deficienze alimentari che possono risultate in problemi gastrointestinali, neurologici e di salute varia.
Una dieta variegata è quindi sempre consigliabile per la salute di Fufy, così da avere sempre il corretto apporto di carboidrati, proteine, grassi, sali minerali, vitamine e molto altro ancora. Non è però tutto sul pesce: oltre all’effetto della tiaminasi, bisogna prestare attenzione anche alle lische. Capita con una certa frequenza, così come i veterinari sottolineano, che i gatti si feriscano con aculei infilzati nel palato, ma anche in gola e nell’apparato digerente. E non sempre è possibile intervenire per via chirurgica, tanto da renderne l’ingestione letale. Questo significa che il pesce debba essere rimosso dalla dieta del gatto? Nient’affatto. Si deve solo controllare che ogni lisca sia stata rimossa e premurarsi che l’assunzione avvenga all’interno di una dieta varia. Da ripudiare, invece, è la nutrizione esclusiva a base di pesce, perché non apporta tutti gli elementi nutritivi di cui l’animale ha bisogno.