Fotovoltaico: UE impone tariffa antidumping sul vetro solare cinese
La Commissione Europea ha deciso di imporre dei dazi antidumping anche sulle importazioni di vetro solare dalla Cina. La tariffa massima sarà del 42%.
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La Commissione Europea ha annunciato l’imposizione di una tariffa antidumping massima del 42,1% sulle importazioni di vetro solare dalla Cina. Il dazio, che entra in vigore oggi, 28 novembre, rimarrà in essere per un periodo iniziale di 6 mesi con possibilità di proroga fino a 5 anni. Le aziende cinesi che hanno collaborato con l’UE nella fase di indagini sulla concorrenza sleale potranno beneficiare di dazi inferiori.
L’inchiesta della Commissione UE è partita lo scorso febbraio a seguito della denuncia di dumping presentata da parte di un gruppo europeo di produttori di vetro solare. Secondo l’accusa, in sostanza, gli esportatori cinesi vendevano il vetro utilizzato nei pannelli solari a prezzi inferiori a quelli di costo, una pratica nota appunto come dumping.
L’indagine ha permesso di appurare che il mercato del vetro solare UE si era ridotto a soli 272 milioni dollari di valore, con gli esportatori cinesi che avevano visto aumentare la loro quota dal 6,2% del 2009 a quasi il 30% nel 2012. Diversi produttori europei, inevitabilmente, sono stati costretti a cessare la produzione o a vendere i loro impianti di produzione, di qui la decisione di introdurre delle tariffe punitive.
Tra le società che hanno collaborato con l’inchiesta della Commissione e che potranno pagare dazi leggermente inferiori ci sono Hehe Group, che sarà oggetto di una tariffa del 32,3%, Xinyi (39,3%) e Henan Yuhua (17,1%).
Le altre società cinesi esportatrici verso l’UE di vetro solare dovranno pagare la tariffa piena 42,1%. Commenta John Clancy, portavoce del commissario al commercio dell’Unione Europea:
L’indagine continua. L’imposizione di misure provvisorie non pregiudica in alcun modo il proseguimento dell’inchiesta, e misure definitive, eventualmente, potranno essere imposte dal Consiglio su proposta della Commissione, entro e non oltre i prossimi sei mesi. Finora l’indagine ha dimostrato l’esistenza di pratiche di dumping a parte della Repubblica Popolare Cinese, che provoca un danno all’industria dell’Unione.
In ogni caso, rispetto al caso delle sovvenzioni irregolari erogate da Pechino ai produttori cinesi di pannelli solari (che la scorsa primavera hanno portato a un’altra indagine con relativa disputa commerciale), la situazione del vetro solare è un problema relativamente più contenuto. In termini di valore di mercato, sostiene lo stesso Clancy rispetto ai pannelli solari si tratta di “un piccolo caso”.