Smaltimento pneumatici: cosa fare
Le istruzioni su come comportarsi in caso di cambio degli pneumatici per smaltire quelli vecchi in maniera corretta.
Ogni automobilista prima o poi dovrà fare i conti con il cambio degli pneumatici. Quando ci si rende conto che gli pneumatici sono consumati o forati, diventa inevitabile l’acquisto di gomme nuove. Dunque ecco come ci si deve comportare con lo smaltimento degli pneumatici usati.
La scelta più semplice è lasciarli dal gommista che ha effettuato la sostituzione. Sarà poi lui a occuparsi dello smaltimento. Ma se si vuole risparmiare sulla manodopera e si è in grado di sostituire da soli gli pneumatici, allora bisogna smaltire quelli vecchi nel modo corretto. Una cosa importante da sapere è che uno pneumatico non è considerato un rifiuto comune. Per questo motivo non può essere gettato nel normale bidone dell’immondizia, ma dev’essere differenziato.
Una possibilità è portarlo presso il consorzio specializzato (EcoPneUs, ARGO, AIRP) più vicino che si occuperà del ritiro gratuitamente. Se non si conosce un consorzio che si occupa di questo servizio, o il più vicino è molto distante, è possibile contattare l’officina più vicina alla propria abitazione o una concessionaria. Molte di queste aziende ritirano lo pneumatico per conto di uno dei consorzi già citati. In alternativa è sempre possibile portare gli pneumatici vecchi a un gommista che sicuramente li ritirerà.
È bene sapere che il servizio di ritiro degli pneumatici usati è gratuito perché in realtà, anche senza saperlo, è stato pagato in anticipo. Quando si acquistano gomme nuove infatti, si paga una sovrattassa, detto contributo ambientale, che va a coprire le spese di smaltimento. Il legislatore ha deciso di anticiparla al momento dell’acquisto dello pneumatico per evitare che un automobilista, per non pagarla al momento della consegna, decida di gettare le gomme vecchie nell’immondizia.
È molto importante smaltire in maniera corretta uno pneumatico perché, se gettato come un normale rifiuto, può diventare tossico e inquinante. Il suo materiale non è biodegradabile e può intaccare il terreno nel quale viene bruciato. Dal materiale di recupero di uno pneumatico invece si possono ottenere energia, oppure mattonelle, suole da scarpe, materiale per la pavimentazione stradale, componenti per automobili e tanto altro ancora.