Fracking: ha causato 167 terremoti in Ohio
Secondo uno studio appena pubblicato, le attività di estrazione dello shale gas hanno causato 167 terremoti in un anno in una regione dell'Ohio.
Un singolo pozzo per le acque di scarico legate all’attività di fracking per l’estrazione dello shale gas avrebbe provocato ben 167 terremoti nei dintorni di Youngstown, in Ohio, nel corso di un solo anno di attività.
A sostenerlo è uno studio, appena pubblicato sul Journal of Geophysical Research, realizzato da Won-Young Kim, ricercatore presso la Columbia University. Spiega lo studioso:
I recenti terremoti nella regione di Youngstown, Ohio, sono stati indotti dalle iniezioni di fluido in un profondo pozzo di iniezione. La causa è l’aumento della pressione lungo le faglie sotterranee preesistenti situate nelle vicinanze del pozzo stesso.
Secondo i dati raccolti da Won-Young Kim, nell’area interessata non erano mai stati registrati movimenti sismici prima del 2010. È stato proprio alla fine di quell’anno che i frackers hanno iniziato a pompare i rifiuti liquidi provenienti dagli impianti per l’estrazione del Marcellus Shale Gas e, appena due settimane dopo l’avvio delle operazioni, i sismografi hanno registrato la prima scossa.
Da allora è stato un continuo susseguirsi di sismi: da gennaio 2011 a febbraio 2012 i movimenti tellurici si sono verificati a un ritmo medio di 12 ogni mese. Per lo più, si è trattato di eventi impercettibili per la popolazione, ma nel tempo l’intensità dei sismi è andata aumentando fino ad arrivare al livello di magnitudo 3,9.
A causa del crescente numero di terremoti, quando ormai 495.622 barili di acque reflue erano stati già pompati nel sottosuolo, il Dipartimento delle risorse naturali dell’Ohio ha ordinato l’interruzione delle operazioni. A quel punto, la sequenza di sismi si è rapidamente interrotta.