Come smettere di fumare: metodi e rimedi naturali
Rimedi naturali per smettere di fumare, dalle erbe officinali all'agopuntura, passando per l'ipnosi, l'eucalipto, il ginseng, l'acqua e molto altro ancora.
Smettere di fumare è un proposito tutt’altro che semplice. La dipendenza dalla nicotina è una delle più complesse da eradicare e, molto spesso, la forza di volontà non è sufficiente a chiudere definitivamente con le bionde. Così ci si affida ai più svariati rimedi – dalla psicologia ai cerotti, passando per la sigaretta elettronica – nella speranza quantomeno di ridurre il consumo. Molti non sanno, però, come esistano dei metodi naturali che possono rendere questo percorso più lieve da sopportare.
Rimedi naturali per Smettere di Fumare
I consigli per smettere con il fumo derivano sia dall’impiego di alcune erbe officiali che da altre tecniche di rilassamento, come ad esempio l’agopuntura. Di seguito, alcuni dei rimedi naturali considerati più efficaci.
Lobelia
La lobelia è una pianta della famiglia delle campanulacee, originaria del sudamerica e oggi disponibile in tutto il globo. Produce delle sostanze che si legano ai recettori della nicotina e, di conseguenza, può aiutare a combattere i sintomi della dipendenza da fumo. Pur essendo fra gli ingredienti di alcuni prodotti commerciali per smettere di fumare, il suo carico potenzialmente tossico esclude il fai-da-te: le dosi devono essere stabilite da un medico esperto e bisogna teoricamente stare lontani dal sovradosaggio. Nei negozi omeopatici sono generalmente presenti anche formulazioni in granuli, molto meno pericolose dato il processo a bassissima concentrazione di principio attivo con cui vengono elaborati i ritrovati dell’omeopatia. La lobelia non deve essere assunta da persone con problemi cardiaci, asma, pressione alta, diabete e dalle donne incinte. Qualora si sviluppassero effetti collaterali, come la secchezza delle fauci, la nausea o le vertigini, l’assunzione deve essere immediatamente interrotta.
Erba di San Giovanni
L’erba di San Giovanni, un ritrovato naturale solitamente impiegato come leggero aiuto nei casi di depressione, ha effetti anche sulla dipendenza da fumo. In uno studio condotto dalla Mayo Clinic con il supporto del National Cancer Institute degli Stati Uniti, a 24 pazienti è stata somministrata giornalmente l’erba di San Giovanni, in abbinato a consigli psicologici per il supporto alla dipendenza. Dopo 12 settimane, il 40% dei partecipanti al trial ha smesso di fumare. Relativamente sicura da assumere da sola, la pianta è da escludere quando si assumono antivirali oppure antidepressivi, perché potrebbe interferire aumentandone pericolosamente gli effetti. Inoltre, l’assunzione dell’erba non è compatibile con l’esposizione al sole, quindi è sconsigliata in primavera e in estate.
Ginseng e liquirizia
L’assunzione di ginseng può aiutare a regolare il livello di dopamina nell’organismo, sostituendosi di fatto alla sigaretta. Per questo motivo, può essere assunto senza troppe complicazioni – a eccezione dei casi di palese allergia – per coadiuvare il superamento della dipendenza. Molto utile sembrerebbe anche la liquirizia, da assumere quando si sente la voglia di accendersi una sigaretta: il forte sapore e la persistenza del gusto in bocca aiuteranno a superare i momenti di crisi. La liquirizia è però controindicata per chi ha problemi di pressione, perché la innalza, e per chi ha problemi di ritenzione idrica, perché a grandi dosi può favorire la pelle a buccia d’arancia.
Ipnosi e agopuntura
Da tempo si ricorre all’ipnosi come metodo utile per smettere di fumare. Nel 2000, la Cochrane Collaboration ha effettuato uno studio di lungo termine per scoprire se l’ipnosi fosse davvero efficace, con risultati del tutto promettenti: del campione di pazienti fumatori, a 12 mesi dal trattamento ben il 60% ha smesso. Dalla saggezza popolare e dalla medicina orientale proviene invece l’agopuntura: la stimolazione di alcune parti del corpo con gli aghi, infatti, pare che riduca istantaneamente la voglia di accendersi una bionda. La scomodità è però di dover ripetere il trattamento più volte nel tempo, perché gli effetti si dicano siano in genere momentanei.
Acqua
Può sembrare un rimedio banale, in realtà l’acqua è il migliore alleato di chi vuole spegnere per sempre la sigaretta. Bere molta acqua, infatti, facilita l’eliminazione dal corpo della nicotina attraverso l’urina, di conseguenza aiuta la disintossicazione. In generale si consiglia di bere non meno di 2 litri di acqua al giorno e di portare sempre con sé una bottiglietta: quando sale la voglia di fumare, si beva un ricco sorso e si permetta al liquido di stazionare qualche minuto in bocca.
Menta, eucalipto e propoli
Un effetto poco desiderabile – e di primo acchito assurdo – dell’addio alle bionde è l’aumento di tosse e mal di gola. Non si tratta affatto di un controsenso: privato della sostanza irritante, il corpo si purifica espellendo tossine e catarro accumulato negli anni. Inoltre, il fumo è dannoso anche per i batteri della bocca, quindi impigrisce le mucose: è normale che la gola si irriti perché deve riprendere le sue normali funzioni di barriera agli agenti esterni, dopo un lungo periodo di lavoro ridotto. Per quanto riguarda la tosse, utilissimo e l’eucalipto, sia per inalazione che in gel da spalmare sul petto. La menta, invece, aiuta ad alleviare i fastidi di tonsille e palato. Per trattamenti più forti, la propoli delle api in spray può essere un valido alleato contro i fastidi di gola.