Greenstyle Sostenibilità Agenda 2030, l’impegno globale per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne

Agenda 2030, l’impegno globale per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne

Sapete di cosa parla l'Agenda 2030, obiettivo 5? Di come raggiungere l'uguaglianza di genere e come emancipare ragazze e donne. Ecco tutti i traguardi e gli obiettivi che si prefigge questo obiettivo che vuole eliminare discriminazioni e violenze di genere

Agenda 2030, l’impegno globale per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, con l’obiettivo 5, mira a eliminare qualsiasi forma di discriminazione e violenza per le donne, arrivando così all’uguaglianza di genere per tutte le donne, ragazze e bambini, indipendentemente dall’età. Tale obiettivo vuole eliminare per sempre pratiche come i matrimoni forzati, precoci e le mutilazioni genitali. Inoltre vuole anche garantire la parità fra tutte le donne e ragazze per quanto riguarda il diritto e l’accesso alle risorse economiche, a quelle tecnologiche e naturali. Infine, vuole anche garantire la totale ed efficace partecipazione delle donne a livello di leadership a tutti i livelli decisionali, sia politici che economici.

Uguaglianza di genere, qual è la situazione attuale?

bambine

Se è vero che nel corso degli ultimi anni sono stati fatti progressi per quanto riguarda la parità di genere e l’emancipazione femminile (in particolare tramite gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, volti a garantire la parità di accesso all’istruzione primaria per ragazzi e ragazze), ecco che ancora oggi donne e ragazze di tutto il mondo continuano a subire discriminazione e violenze di genere.

Per quanto riguarda fatti e numeri, ecco che, al momento, circa i due terzi dei Paesi nelle regioni in via di sviluppo sono riusciti a raggiungere la parità di genere nell’istruzione primaria. Per esempio, nel 1990, nell’Asia meridionale, solamente 74 bambine erano iscritte alla scuola primaria, contro 100 bambini. Nel 2012, invece, il tasso di iscrizione era il medesimo.

Purtroppo, però, nell’Africa subsahariana, in Asia occidentale e in Oceania, le ragazze faticano ancora a riuscire ad accedere alle scuole primarie e secondarie. Andando in Nord Africa, qui le donne hanno meno di un quinto dei posti di lavoro pagati nei settori non agricoli. Questo anche se la percentuale di donne che occupano dei posti di lavoro retribuiti, fuori dal settore primario, dal 1990 al 2015 è aumentato dal 35 al 41%. In 46 Paesi, inoltre, le donne hanno più del 30% dei seggi nei parlamenti, in almeno una Camera.

Cosa si intende con il concetto di uguaglianza di genere?

Con il termine di uguaglianza di genere (nota anche come parità di genere, parità fra i sessi, uguaglianza dei genri e uguaglianza sessuale) si intende una situazione nella quale le persone hanno pari trattamenti indipendentemente dal genere, in modo che possano partecipare ad attività senza ostacoli.

In realtà l’affermazione sulla parità di genere la si trova già nella Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite. Per quanto riguarda la situazione in Europa, in teoria il Consiglio europeo, con decisione del 20 dicembre 2000, parlando della strategia comunitaria in merito alla parità fra donne e uomini (in pratica il quinto programma d’azione 2001-2005) aveva stabilito che “l’Unione europea ha previsto, anche sulla base della relazione annuale presentata dalla Commissione nel 2004, interventi specifici di sensibilizzazione sulle problematiche di genere, studi sull’efficacia delle politiche comunitarie in materia, forme di finanziamento utili alla stessa realizzazione del programma”.

Inoltre, anche l’articolo 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, sancisce che “il principio di parità non osta al mantenimento o all’adozione di misure che prevedano vantaggi a favore del sesso sottorappresentato”. Con anche la Corte di giustizia dell’UE che aveva ricordato come “si mette in luce il timore che la parità dei singoli venga sacrificata, nel caso concreto, al fine di garantire in via generale la parità dei gruppi. Di qui la necessità che le norme statali prevedano meccanismi di flessibilità che evitino, sostanzialmente, discriminazioni alla rovescia”.

Agenda 2030 obiettivo 5: i traguardi

ragazze

Questi sono i traguardi dell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030:

  • 5.1 Bisogna mettere fine dappertutto a ogni forma di discriminazione verso ragazze e donne
  • 5.2 Bisogna anche eliminare qualsiasi forma di violenza verso bambine e donne, sia che si parli della sfera privata che di quella pubblica. Il che vuol dire mettere fine al traffico di donne e allo sfruttamento sessuale o di qualsiasi altro tipo
  • 5.3 Necessità di eliminare qualsiasi pratica abusiva, fra cui il matrimonio combinato, le spose bambine o le mutilazioni dei genitali femminili
  • 5.4 Inoltre è necessario riconoscere e valorizzare il lavoro domestico non retribuito, garantendo un servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale con promozione della responsabilità condivisa nelle famiglie
  • 5.5 Bisogna anche garantire la totale partecipazione femminile e pari opportunità di leadership in ogni livello decisionale, tanto nella vita pubblica, quanto nel settore economico e quello politico
  • 5.6 È necessario garantire anche un accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva, con particolare riferimento ai diritti in ambito riproduttivo
  • 5.a Bisogna anche attuare riforme per dare alle donne gli stessi diritti di accesso alle risorse economiche, al controllo della terra e altre forme di proprietà. Inoltre bisogna garantire loro l’accesso ai servizi finanziari, alle risorse naturali e all’eredità
  • 5.b Bisogna anche rinforzare l’uso di tecnologie abilitanti, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione l’informazione, in modo da promuovere l’emancipazione della donna
  • 5.c Infine bisogna implementare e aumentare una politica che sia più sana con una legislazione adatta a promuovere la parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e bambine, a qualsiasi livello

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Presepe con materiale di riciclo, idee green e come realizzarlo
Consumi

Il Natale può essere green anche se legato alla tradizione, con un Presepe fatto con materiale di riciclo. Se in casa abbiamo una scorta di carta e cartoncino, ma anche scampoli di stoffa, tappi di bottiglia e rami secchi, non ci serve altro per il progetto. La nostra bella Natività non potrà che diventare la grande protagonista della zona giorno, dove accoglierà gli ospiti in visita.