Lombardia, scattano le misure antismog di 1° livello in 9 province: ecco cosa prevedono
Ecco cosa prevedono le misure antismog di 1° livello in vigore dal 20 febbraio 2024 in 9 province della Lombardia, Milano inclusa.
Il caos scoppiato da pochi giorni in relazione al peggioramento della qualità dell’aria in Lombardia, coi dati ufficiali di Arpa Lombardia che certificano il superamento dei limiti massimi di Pm10 per il quarto giorno consecutivo in 9 province della regione, ha fatto scattare a partire da oggi, martedì 20 febbraio 2024, le misure antismog di primo livello nel tentativo di ridurre l’inquinamento su più fronti, dall’agricoltura al riscaldamento, dallo stop ai veicoli più inquinanti al divieto di combustioni.
Lombardia, cosa prevedono le misure antismog di 1° livello
Le misure antismog di 1° livello sono in vigore dalle prime ore dal 20 febbraio 2024 in 9 province della Lombardia: Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia. Qui, fino a nuove comunicazioni, si dovranno rispettare le seguenti misure.
- Divieto di combustioni in tutti i comuni delle province coinvolte e di accensione di fuochi all’aperto;
- Le misure per il traffico. Nei comuni con più di 30.000 abitanti delle province coinvolte è prevista la limitazione alla circolazione tutti i giorni nella fascia 7.30-19.30 per tutti i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio. Rispetto a quelle previste dalle misure permanenti, le limitazioni si applicano anche nelle giornate di sabato e di domenica e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali anche se con FAP e gli Euro 0 e 1 a GPL e metano. Gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione come gli altri veicoli inquinanti, fino alla disattivazione delle stesse.
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I limiti per il riscaldamento. In tutti i comuni della provincia delle province coinvolte è vietato:
– tenere temperature superiore a 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali;
– utilizzare generatori a legna per riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) di classe emissiva fino a 3 STELLE compresa (I° livello); - Le misure previste in agricoltura. In tutti i comuni della provincia delle province coinvolte è vietato spandere gli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato.
Con una nota pubblicata sul sito ufficiale della Regione Lombardia, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione si è dichiarato positivo a proposito delle misure intraprese dalla Regione per migliorare la qualità dell’aria e ha anticipato nuovi investimenti in questo senso:
Investiremo anche quest’anno 30 milioni di euro per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli circolanti. In cinque anni gli investimenti complessivi legati alla sostenibilità ambientale in Lombardia ammontano a 19 miliardi. Negli ultimi 20 anni le misure adottate dalla Regione, gli investimenti fatti dalle imprese e i comportamenti virtuosi dei cittadini hanno portato a una riduzione del 39% delle concentrazioni di Pm10 e del 45% delle concentrazioni di No2. Questi sono i dati di sistema sui quali calibrare le politiche ambientali. Nel frattempo, in considerazione delle condizioni meteo che determinano il ristagno degli inquinanti al suolo attiviamo le misure temporanee previste dalla norma.
Dove vedere in tempo reale la qualità dell’aria
Il punto di riferimento per conoscere giorno dopo giorno la qualità dell’aria nel territorio della Lombardia è il sito ufficiale di Arpa Lombardia, dove una comoda mappa mostra i livelli di Pm10, Pm2.5, indice QA e N02.
In alternativa potete effettuare anche la ricerca per comune e visualizzare il dettaglio dei principali inquinanti (PM10, PM2.5, NO2, SO2, O3) con indicazione del numero di giorni in cui è stato superato il valore limite dall’inizio dell’anno.