Quanto inquina una email
Sai quanto inquina una email? Inviare un messaggio di posta elettronica, specie se presenta allegati molto pesanti, ha un impatto non indifferente sull'ambiente, e comporta la produzione di CO2, ma quanta anidride carbonica produce effettivamente una email?
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Se anche tu hai a cuore la salvaguardia dell’ambiente e desideri ridurre la tua impronta di carbonio, ecco una curiosità che potrebbe sorprenderti: mandare e ricevere email inquina, ma quanto esattamente? La nostra casella di posta elettronica potrebbe davvero contribuire al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici? In un certo senso si.
Per chi si chiedesse quanto costa all’ambiente l’invio di una e-mail, la prima cosa che bisogna sapere è che stimare la quantità di carbonio emessa da un singolo messaggio non è per nulla un’impresa semplice.
Il “peso” di questa operazione, in termini di emissioni di CO2, va valutato tenendo in considerazione diversi fattori. Ad esempio, bisogna considerare il tipo di dispositivo utilizzato per inviare il messaggio e quello utilizzato per leggerlo, la presenza di grandi allegati e il tipo di energie impiegate per alimentare i server.
In un articolo pubblicato poco tempo fa abbiamo visto quanto inquina internet e, più esattamente, quanto inquina stare sui social più famosi, come TikTok e Instagram. Abbiamo anche accennato all’inquinamento da email, spiegando che, in media, un messaggio di posta elettronica potrebbe comportare l’emissione di circa 19 grammi di CO2.
Oggi vogliamo vedere più nel dettaglio in che modo la posta elettronica può provocare emissioni di carbonio. Scopriremo qual è l’impatto delle email, specie se messe a confronto con altre attività on line quotidiane, come fare trading, il gaming o lo streaming video.
Quanto inquina una email e come fanno le email a inquinare?
Uno dei dati più noti relativi al tasso di inquinamento delle email ci arriva dal libro “How Bad Are Bananas? The Carbon Footprint of Everything”, del ricercatore inglese Mike Berners-Lee, autore del libro “There Is No Planet B” e fratello di Timothy John Berners-Lee, inventore del World Wide Web.
Secondo l’esperto, un’email potrebbe avere in media un’impronta equivalente di CO2 di almeno a 0,3 gr, ma il “peso” potrebbero aumentare facilmente qualora all’email venissero aggiunti degli allegati di grandi dimensioni, arrivando a comportare l’emissione di 20 o anche di 50 gr di CO2.
Moltiplicato per un anno, si ottiene un’emissione individuale di oltre 100 kg di CO2 equivalente. Una delle più diffuse fonti di inquinamento da email, tra l’altro, è rappresentata dallo Spam, che consiste in quelle decine di email indesiderate che quotidianamente intasano la nostra casella di posta.
In media riceviamo quasi 3000 e-mail di Spam all’anno, che potrebbero corrispondere a circa 28,5 kg di CO2 equivalente.
Quante email inviamo ogni giorno?
Se ti chiedi quante email vengono inviate ogni giorno, tra quelle “legittime” e le mail indesiderate si parla di circa 227 miliardi di messaggi di posta elettronica a livello globale. Riesci a immaginare quanta CO2 producano tutti questi messaggi?
Sembrano numeri altissimi, è vero, ma bisogna ricordare che lo scambio di email rappresenta una minima parte di ciò che facciamo ogni giorno su internet e, puoi crederci, quotidianamente adottiamo comportamenti ben più inquinanti.
Non solo email: quanto inquina l’uso di Internet?
Come abbiamo visto in apertura, l’impatto delle email sull’ambiente dipende da numerosi fattori, come il tipo di energia (rinnovabile o non rinnovabile) utilizzata per alimentare i server e le altre infrastrutture digitali, i dispositivi impiegati per inviare e ricevere/leggere il messaggio, la lunghezza del testo e naturalmente la presenza di allegati pesanti.
Tuttavia, non è saggio puntare l’attenzione solo ed esclusivamente sulla casella di posta elettronica.
Altre attività che svolgiamo on line tutti i giorni hanno un impatto senz’altro ben più considerevole, come la visione in streaming di film e serie Tv (30 minuti di film in streaming producono circa 1,6 Kg di CO2), scrollare le pagine dei social media, utilizzare le criptovalute o trascorrere ore e ore tra giochi online e videogame.
Il miglior modo per ridurre l’impatto delle proprie attività on line? Semplice, è sufficiente adottare comportamenti eco-consapevoli, eliminare gli sprechi inutili e, tornando alla questione email, inviare messaggi solo se effettivamente necessari.
Fonti