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Cos’è la certificazione Blue Flag per spiagge e porti turistici

La certificazione Blue Flag, meglio nota come "Bandiera Blu", è un'eco-label che certifica la qualità delle acque balneari, ma non solo. Questa certificazione garantisce anche una gestione attenta del territorio, e certifica l'adozione di comportamenti sostenibili per spiagge e approdi turistici.

Cos’è la certificazione Blue Flag per spiagge e porti turistici

Fonte immagine: Pixabay

Ogni anno, con l’avvicinarsi dell’estate, si sente spesso parlare della certificazione Blue Flag, meglio nota con il nome di “Bandiera Blu”. Sappiamo, a grandi linee, che si tratta di una sorta di eco-label che premia le spiagge più virtuose o, per dirla in modo più semplice, quelle più pulite.

Ma quali sono i requisiti per avere la Bandiera Blu? E questa etichetta può essere assegnata solo alle spiagge?

In realtà, la Blue Flag non premia solamente le spiagge e le località balneari, ma anche gli approdi turistici più meritevoli. Scopriamo quali sono i criteri di assegnazione della Bandiera Blu e a cosa serve effettivamente questa famosissima eco-label.

Bandiera blu: significato

La certificazione Blue Flag è un riconoscimento internazionale istituito per la prima volta nel 1987. Essa viene assegnata dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località rivierasche europee e ad alcuni Paesi extraeuropei che ne soddisfano i criteri (Europa, Sudafrica, Nuova Zelanda, Canada e Caraibi).

Fra i criteri da raggiungere rientrano la qualità dei servizi, la pulizia delle spiagge e delle acque, la sicurezza dei bagnanti e numerosissimi altri fattori.

Certificazione Blue Flag: criteri per spiagge e approdi

spiaggia bandiera blu
Fonte: Pixabay

Come abbiamo anticipato, la certificazione FEE Bandiera Blu non coinvolge solamente le spiagge, ma anche gli approdi turistici.

In entrambi i casi, per poter ottenere il riconoscimento è necessario soddisfare una serie di requisiti, alcuni imperativi e obbligatori (I), altri opzionali, i cosiddetti “criteri guida” (G).

I criteri di certificazione Blue Flag vengono periodicamente aggiornati, in modo da assicurare la massima sostenibilità ambientale.

Inoltre, spiagge e approdi che ricevono l’ecolabel devono sottoporsi a dei controlli regolari, così da poter assicurare che gli standard di sostenibilità vengano sempre rispettati, per garantire un’ottimale gestione del territorio e delle risorse naturali.

Come vengono attribuite le bandiere blu alle spiagge?

La certificazione Bandiera Blu viene assegnata in base a una serie di criteri e requisiti, alcuni obbligatori, altri suggeriti. Riguardo la qualità delle spiagge, alcuni degli standard da soddisfare sono:

  • Affissione delle informazioni relative al Programma bandiera blu
  • Organizzazione di almeno 5 attività di educazione ambientale ogni anno
  • Presenza di chiare informazioni relative alla qualità delle acque di balneazione
  • Pubblicazione di informazioni riguardo gli ecosistemi costieri, aree naturali e sensibili
  • La spiaggia deve rispettare i requisiti di campionamento e frequenza in materia di qualità delle acque di balneazione
  • La spiaggia deve rispettare le direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico
  • Non devono essere presenti scarichi di acque reflue nell’area in questione
  • Sulla spiaggia devono essere presenti cestini per i rifiuti in sufficienti quantità
  • Non è possibile campeggiare sulla spiaggia, né circolare con autoveicoli motorizzati
  • Non devono essere presenti discariche nell’area
  • Necessità di monitorare e proteggere gli habitat naturali (marini e lacustri) che si trovano nei pressi della spiaggia
  • Deve essere garantito l’accesso libero al pubblico e assicurare la massima tutela per i bagnanti.

Approdi turistici: i requisiti per ottenere la certificazione Blue Flag

Dalle spiagge, ci spostiamo adesso agli approdi turistici: quali requisiti dovrebbero rispettare per avere la Bandiera Blu?

Anche stavolta bisogna prendere in considerazione dei criteri inderogabili e altri opzionali. Ricordiamo che per “approdo turistico” non intendiamo solamente quelli marini, ma anche gli approdi presenti nelle acque interne. Tra i criteri di assegnazione della Bandiera Blu vi sono:

  • L’approdo deve segnalare le informazioni riguardo il Programma e i criteri della Bandiera Blu
  • Necessità di notificare le informazioni relative a ecosistemi e fenomeni ambientali sul territorio e degni di nota
  • Nell’approdo deve essere affisso il codice di condotta in merito all’uso dello stesso e delle aree circostanti
  • L’approdo dovrebbe essere eco-sostenibile e non dovrebbe emettere sostanze inquinanti (emissioni zero)
  • Organizzazione di almeno 3 attività di educazione ambientale per gli utenti e il personale
  • L’approdo deve gestire e monitorare le aree sensibili limitrofe, al fine si assicurare protezione e tutela per la biodiversità del posto
  • Devono essere presenti cestini per i rifiuti; questi ultimi devono essere raccolti e smaltiti da una ditta autorizzata e specializzata
  • L’approdo deve presentare le opportune attrezzature di salvataggio, pronto soccorso e misure antincendio
  • L’acqua dell’approdo deve essere priva di sostanze inquinanti, rifiuti, scarichi e altre forme di inquinamento ambientale.

Per conoscere tutti i criteri di assegnazione della Blue Flag per gli approdi turistici, puoi visitare il sito ufficiale Bandiera Blu www.bandierablu.org.

Cosa significa avere la “Bandiera Blu”?

spiaggia pulita
Fonte: Pixabay

Ma a conti fatti, cosa vuol dire quando una spiaggia ha la bandiera blu? Come abbiamo potuto constatare, questo riconoscimento certifica che la spiaggia o l’approdo in questione ha messo in atto una serie di comportamenti volti a favorire un processo di sostenibilità ambientale oggi più che mai necessario e lodevole.

L’obiettivo di questa certificazione è quello di incentivare l’adozione di azioni (politiche e gestionali) che mirino a una maggiore tutela del territorio e a una più attenta salvaguardia della biodiversità locale, garantendo allo stesso tempo i migliori servizi ai cittadini.

In altre parole, lo scopo è quello di favorire un turismo eco-friendly e sostenibile.

Non di rado, l’assegnazione delle bandiere blu viene accompagnata da critiche e polemiche, in quanto alcune delle spiagge considerate più belle in Italia e nel mondo spesso non ricevono questo riconoscimento. Va però ricordato che questa eco-label non certifica di certo la “bellezza” del posto in senso stretto, quanto piuttosto la sua gestione sostenibile, l’adozione di iniziative di educazione ambientale e la qualità delle acque.

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