Pannelli solari e biodiversità: come il fotovoltaico influisce sull’ambiente naturale
Tra le fonti di energia rinnovabili, quella più comune e diffusa è di sicuro il fotovoltaico con i pannelli solari. Ma che impatto ha sulla biodiversità? I cosiddetti "parchi solari" come influenzano la varietà di flora e fauna locale?
In questo periodo nel quale si cerca di aderire il più possibile al concetto di sostenibilità e in cui diventa imperativo trovare delle fonti energetiche alternative al petrolio e ai combustibili fossili, in modo da non inquinare ulteriormente l’ambiente, ecco che si parla spesso di pannelli solari. Soluzione ideale (anche se da perfezionare: con le grandinate e le tempeste di vento fuori stagione causate dai cambiamenti climatici, bisognerà studiare un sistema per evitare che ogni volta i pannelli solari rischino di essere distrutti), ma quando si parla di pannelli solari bisogna anche considerare che impatto ha il fotovoltaico sulla biodiversità.
E questo soprattutto quando si costruiscono i parchi solari. Che certo, forniranno tantissima energia pulita, ma che ne è delle specie animali e vegetali che prima prosperavano dove questi parchi solari vengono costruiti?
L’impatto dei pannelli solari e del fotovoltaico sulla biodiversità
Il fatto è che costruire parchi solari implica per forza di cose la trasformazione del terreno e delle aree su cui vengono installati i pannelli fotovoltaici. Nel corso degli ultimi dieci anni, tali parchi solari sono aumentati di numero e dimensioni.
Di sicuro li avrete già visti in giro. Sono quelle aree, spesso collocate in appezzamenti di terreno apparentemente lontani da tutto e tutti, dove vengono installati a terra numerosi pannelli fotovoltaici. I terreni maggiormente preferiti sono quelli destinati all’agricoltura, visto che costano di meno e sono accessibili.
Il problema è che la costruzione di questi parchi solari può arrecare danno alla biodiversità. Sì, è vero: negli spazi agricoli occupati dai pannelli fotovoltaici non saranno usati pesticidi, cosa di cui l’ambiente ringrazia. E non ci sarà neanche passaggio di esseri umani, cosa di cui la fauna ringrazia.
Tuttavia i pannelli stessi, le stazioni o anche solo i cavi dell’alta tensione inevitabilmente finiscono con il modificare quell’habitat. E sappiamo ormai bene che la modifica dell’habitat è una delle cause principali della perdita di biodiversità.
Gli animali, al posto di alberi e cespugli in cui trovare riparo e nutrimento, si trovano di fronte a questi pannelli solari e cavi per loro inutilizzabili. Dunque troveranno meno risorse, facendo sì che o la loro popolazione si riduca o che siano costretti a spostarsi altrove per trovare riparo e sostentamento.
Quindi ecco come anche da una cosa apparentemente positiva come i parchi solari possono scaturire conseguenze negative, se non si ragiona bene su tutta la faccenda.
Come ridurre la perdita di biodiversità causata dai parchi solari?
Ma c’è un modo per limitare la perdita di biodiversità senza dover rinunciare a questi parchi solari? Effettivamente sono state proposte diverse soluzioni:
- nei campi coltivati intorno ai parchi solari, ridurre l’uso di fertilizzanti e pesticidi evita l’ulteriore perdita di biodiversità
- controllare che l’acqua usata per pulire i pannelli solari non contenga sostanze chimiche pericolose per la flora e fauna locale
- creare o lasciare delle aperture e dei passaggi per garantire la funzionalità dei cosiddetti corridoi ecologici. In pratica si tratta di ridurre tutte quelle barriere che impediscono agli animali di attraversare in sicurezza il parco solare
- evitare di posizionare i pannelli solari troppo vicini fra di loro. Questo perché si crea il cosiddetto “effetto lago” che inganna gli uccelli. Quando sono in volo, infatti, gli uccelli possono scambiare il riflesso di questi pannelli per un lago, tuffandosi a tutta veloce e ferendosi o morendo durante questa manovra. Per tale motivo è bene distanziare i pannelli solari, anche perché gli uccelli sono proprio fra i principali indicatori di biodiversità. Ancora meglio sarebbe intervallare questi pannelli con zone di prato, arbusti e alberi.