Impronta ecologica e impatto ambientale: come misurare il nostro effetto sulla Terra
Sapete cos'è e come si calcola l'impatto ambientale? Andiamo a scoprire qualcosa in più sul calcolo dell'impronta ecologica. Non è semplice rispondere a questa domanda in quanto esistono diversi tipi di impatto
Partendo dal presupposto che ogni cosa ha un impatto ambientale, ecco che ultimamente si sente spesso parlare di calcolo dell’impatto ambientale. Non è un calcolo che si può fare così su due piedi perché esistono diversi tipi di impatto ambientale e diverse metodologie di calcolo. Per questo motivo spesso si utilizzano app che permettono di fare questi calcoli inserendo diversi dati, variabili a seconda del tipo di impatto che stiamo considerando.
Cosa si intende con impatto ambientale?
L’impatto ambientale deriva dal fatto che ogni cosa che facciamo lascia un’impronta sull’ambiente e sull’ecosistema. Le attività umane modificano tutti gli ecosistemi naturali, producendo effetti positivi o negativi sia sul breve che sul lungo termine.
Purtroppo sono più gli effetti negativi che quelli positivi, fra i quali ricordiamo:
- surriscaldamento globale
- cambiamenti climatici
- inquinamento
- deforestazione
- urbanizzazione e cementificazioni eccessive
- sfruttamento esagerato delle risorse
- produzione di rifiuti
- estinzione di specie animali e vegetali
- perdita della biodiversità
E questi sono solo alcuni degli effetti che le attività umane stanno avendo sull’ambiente.
Come si calcola l’impatto ambientale?
La base del calcolo dell’impatto ambientale è quanta anidride carbonica (CO2) produciamo. Per facilitare i calcoli, esistono diverse app e calcolatori che si possono usare. Se volete cimentarvi nel calcolo del vostro impatto ambientale, potete per esempio optare per il calcolatore presente sul sito del WWF.
Ci sarebbe anche un calcolatore proposto da Ca’ Foscari, ma in questo caso è specifico per capire quanta anidride carbonica si produca nel tragitto da casa all’università.
Come si calcola l’impatto ambientale del cibo?
Un calcolo particolare è quello che permette il calcolo dell’impatto ambientale di un alimento. In questo caso bisogna tenere conto di diversi fattori:
- fase di produzione: le emissioni di gas serra che vanno a formare l’impronta di carbonio o carbon fooprint sono diverse a seconda della fase di produzione. Quindi bisogna sommarle tutte per avere l’impronta di carbonio totale di tutta la fase di produzione
- suolo: bisogna considerare quanto suolo (terra o mare) sono occupati
- acqua: bisogna anche considerare quanta acqua è usata per produrre quel determinato tipo di alimento. In questo caso si parla di impronta idrica
- fertilizzanti: in questo caso si valuta l’eutrofizzazione provocata dai concimi usati per produrre quell’alimento
acidificazione di mari e oceani: il fatto è che l’anidride carbonica prodotta dalle attività umane finisce con l’essere assorbita anche da mari e oceani. Quando la CO2 viene a contatto con l’acqua, si trasforma in acido acetico che va a modificare il pH delle acque
C’è differenza fra impatto ambientale e impronta ecologica?
Spesso si usano i termini di impatto ambientale e di impronta ecologica come sinonimi. Tecnicamente però con il termine di impatto ambientale si intende l’insieme degli effetti provocati dai comportamenti sull’ambiente. Si tratta di una sorta di semplificazione dell’impronta ecologica che invece indica quanto l’ecosistema e le risorse naturali della Terra siano utilizzati. In generale indica quanti ettari di bosco, terreni coltivabili, terreni da pascolo e mari servono per rinnovare le risorse usate per assorbire i rifiuti prodotti.