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Quali tipologie di stufe inquinano di meno

Con l’avvicinarsi dei primi freddi invernali, ti starai chiedendo quale potrebbe essere il metodo di riscaldamento meno inquinante. Tra le tipologie di stufe che inquinano meno, bisognerebbe optare per sistemi ecologici e a basso impatto ambientale, basati su fonti sostenibili e rinnovabili, come l’energia solare, quella geotermica o altri sistemi di riscaldamento green.

Quali tipologie di stufe inquinano di meno

Fonte immagine: Pixabay

Con l’arrivo dei primi freddi invernali, e in una società sempre più orientata verso la progressiva riduzione dell’impatto dell’uomo sull’ambiente, capire quali potrebbero essere le tipologie di stufe che inquinano meno rappresenta un passo senz’altro necessario. Eh si, perché anche le stufe inquinano, e alcune tipologie possono incidere pesantemente sulla qualità dell’aria che respiriamo, indoor e outdoor.

Per fare un esempio, i tradizionali sistemi di riscaldamento a legna e carbone possono rilasciare nell’aria polveri sottili PM10 e PM2,5, particelle di nero di carbone (nerofumo) e sostanze pericolose per l’uomo, come benzene, formaldeide, acroleina, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici e monossido di carbonio.

E dire che, nell’immaginario comune, proprio la legna è spesso considerata l’alternativa più eco-friendly nel mondo del riscaldamento. In realtà molte tecnologie – specialmente quelle più obsolete o malfunzionanti – possono risultare seriamente dannose in termini di impatto ambientale e rischi per la salute.

La buona notizia è che esistono alternative ben più sostenibili, sistemi basati su energie rinnovabili e dal bassissimo impatto ambientale. In questo articolo scopriremo quali sono le stufe meno inquinanti, e capiremo come riscaldare casa in modo economico ed ecologico.

Quali sono le tipologie di stufe che inquinano meno?

pompa di calore
Fonte: Pixabay

Quello del riscaldamento domestico è, dunque, un settore potenzialmente molto inquinante. Nella scelta della stufa perfetta per la nostra casa sostenibile dovremmo considerare almeno 3 fattori:

  1. Costi da affrontare
  2. Risparmio economico ed energetico
  3. Impatto ambientale del sistema di riscaldamento adottato.

Abbiamo visto che le stufe a legna possono risultare particolarmente inquinanti, specialmente se si tratta di modelli obsoleti che non vengono sottoposti a regolare manutenzione. Le tecnologie di riscaldamento più moderne e all’avanguardia basate su pellet o legna (stufe e caminetti) potrebbero offrire risultati migliori in termini di emissioni di polveri sottili.

E’ dunque consigliabile optare per modelli recenti, performanti e con certificazioni UE.

Tuttavia, queste non sono di certo le sole opzioni a nostra disposizione. E allora, qual è il miglior modo per riscaldare casa?

Qual è il riscaldamento più sostenibile?

Secondo molti esperti del settore, potremmo soddisfare i requisiti di un riscaldamento sostenibile (riduzione dei costi in bolletta e sostenibilità ambientale in primis), abbracciando tecnologie all’avanguardia ed ecologiche, come:

  • Riscaldamento geotermico, che sfrutta il calore della terra per riscaldare le nostre case e produrre energia;
  • Pompa di calore: riscalda gli ambienti domestici sfruttando il calore esterno, proveniente da fonti naturali come aria, acqua o suolo;
  • Solare termico: riscalda la casa sfruttando l’energia del sole, una delle fonti più rinnovabili e pulite che esistano;
  • Teleriscaldamento: mediante una rete di tubazioni sotterranee, si utilizza l’acqua calda proveniente da una centrale di produzione per riscaldare gli edifici.
sistema fotovoltaico
Fonte: Pixabay

Come riscaldare la casa senza inquinare?

Sappiamo adesso quali sono alcune tipologie di stufe che inquinano meno. Ma questo non basta. Per riscaldare casa in modo sostenibile e proteggere sia l’ambiente che i nostri sudati risparmi, possiamo adottare alcuni accorgimenti e trucchi efficaci.

Il ricorso a fonti energetiche rinnovabili (pannelli solari, aria calda, geotermia, …) rappresenta la soluzione ideale per tenere caldi gli ambienti, ma bisognerà abbinare anche una buona manutenzione della casa.

Ciò vuol dire che dovremmo controllare porte, finestre, infissi, pareti, tetti e pavimenti, e sigillare eventuali crepe o aperture, in modo da evitare dispersioni di calore e correnti d’aria fredda, e ridurre al minimo gli sprechi.

Su porte e finestre, poi, potresti applicare delle pellicole termiche per vetri. Cerca di sfruttare al meglio anche il calore del sole durante il giorno, aprendo tende e persiane per riscaldare casa in modo naturale. Quando arriva la sera, invece, sigilla per bene persiane e finestre, così da mantenere gli ambienti più caldi.

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