Grevillea: caratteristiche e coltivazione
La grevillea è una pianta originaria dell'Australia che può raggiungere altezze anche fino ai 9 metri. I suoi fiori, che ricordano l'aspetto di un ragno, sono ricoperti da lunghi steli colorati, che attirano gli uccelli impollinatori. La coltivazione della Grevillea richiede terreni ben drenati e in pieno sole, preferibilmente in zone con clima caldo e secco. È una pianta resistente alla siccità e preferisce annaffiature moderate. Una potatura regolare aiuta a mantenere la forma desiderata.
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La grevillea è una pianta originaria dell’Australia, della Nuova Caledonia e della Papua nuova Guinea conosciuta per la sua accattivante bellezza. Le sue caratteristiche uniche la rendono infatti irresistibile agli occhi dei pollici verdi e degli amanti della natura. Ma quali sono i tratti distintivi della pianta, e quali gli accorgimenti da mettere in atto nella sua coltivazione? In questo articolo facciamo chiarezza, fornendovi anche le dritte necessarie su quando e come potarla per mantenerne la salute e la vitalità.
Caratteristiche grevillea
La grevillea è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Proteaceae, che comprende oltre 350 specie. In Australia, tali esemplari prosperano in vari habitat, dalla costa alle regioni interne e montuose. In quanto alle sue dimensioni, l’altezza può spaziare da pochi cm (circa 30) a diversi metri. Può arrivare infatti a misurarne anche 9.
La grevillea è nota per i suoi fiori appariscenti, che possono variare in forma e colore a seconda della specie. Basta guardarli per capire che si differenziano dalla stragrande maggioranza di quelli comuni. Si presentano come ragni, qualcuno li paragona a degli spazzolini da denti. Sono disponibili in tantissimi colori che comprendono il rosso, il giallo, passando per il rosa, il fuxia ed il crema.
Origine della grevillea
La grevillea è un simbolo dell’Australia. La pianta è stata scoperta e descritta per la prima volta dal botanico scozzese Robert Brown nel 1810, e deve il suo nome a Charles Francis Greville, un appassionato di botanica e amico di Brown. Oltre che uno dei fondatori della Royal Horticultural Society.
Coltivazione grevillea
La pianta è nota per la sua resistenza e la sua facilità di cura, per questo è piuttosto popolare tra chi abbia un giardino a disposizione. E’ abituata al clima delle foreste tropicali: ne consegue che ama ambienti soleggiati e la luce solare diretta: assicuratevi che ne riceva almeno 6-8 ore al giorno. Resiste bene alle alte temperature estive, di contro non ama particolarmente il vento ed il freddo. Sotto gli 8°C soffre, per questo va protetta dal freddo e messa opportunamente al riparo.
In quanto all’irrigazione, invece, è piuttosto resistente alla siccità una volta adulta, ma durante i primi mesi di crescita richiede annaffiature regolari. Attenzione, però, ad evitare i ristagni in quanto la grevillea preferisce terreni ben drenati. Utile può risultare concimare la pianta, per favorirne un buono stato di salute: fatelo tra la primavera e l’autunno con cadenza trimestrale preferendo un concime granulare a lenta cessione.
La grevillea cresce meglio in terreni ben drenati e leggermente acidi. La preparazione del suolo è essenziale prima di piantarla. Effettuate questa operazione durante la primavera o l’autunno, quando il clima è mite. Le giovani piante, come appena accennato, richiedono una iniziale protezione contro il freddo eccessivo. Oltre alla potatura, prestare attenzione a malattie e parassiti è fondamentale. La grevillea è generalmente resistente, ma è consigliato un monitoraggio regolare per evitare brutte ripercussioni.
Quando si pota la grevillea
Quando e come si pota la grevillea? La potatura va eseguita dopo la fioritura. Qualora a causa del freddo l’inizio di questa sia avvenuto in ritardo, la pianta si può potare anche alla fine dell’inverno. Il periodo più adatto, però, è l’autunno. Non c’è bisogno di esagerare: basterà eliminare le cime e prelevare i rami secchi per stimolare la ricrescita di nuove fronde.