Quali sono le 4 R della sostenibilità?
Le 4 R della sostenibilità sono delle linee guida che ci aiutano a gestire al meglio materiali e risorse, evitando gli sprechi e, soprattutto, riducendo l’inquinamento ambientale, una "erre" alla volta.
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Quando facciamo la spesa al supermercato, quando scartiamo la nostra busta di mele e gettiamo la confezione di plastica nell’immondizia, c’è una lettera che dovremmo tenere sempre in considerazione, ed è la lettera “R”. Per essere più esatti, nella nostra mente dovrebbero lampeggiare le famose “4 R della sostenibilità“, ma di cosa si tratta esattamente?
Come sappiamo ormai da tempo, buona parte degli oggetti che acquistiamo e utilizziamo al giorno d’oggi richiederanno centinaia se non migliaia di anni prima di potersi decomporre del tutto.
Ciò significa che quel singolo sacchetto di plastica, quella cannuccia, il contenitore in polistirolo della cena di ieri sera e persino la gomma che stiamo masticando in questo momento, potenzialmente rimarranno in circolazione nel nostro pianeta per almeno qualche anno (nella più rosea delle ipotesi), o anche per decenni o centinaia/migliaia di anni.
Sempre tenendo bene a mente il principio della sostenibilità, che implica la possibilità di soddisfare i bisogni delle generazioni presenti, garantendo però anche alle generazioni future la sicurezza di poter soddisfare le proprie necessità, è senz’altro necessario fare un passo in avanti, e iniziare a considerare l’impatto degli oggetti che acquistiamo e che, inevitabilmente, presto o tardi finiranno nell’immondizia.
Quali sono le 4 R della sostenibilità?
Per una più saggia gestione dei rifiuti, oggi vogliamo scoprire quali sono le 4 R dell’economia circolare che possono aiutarci a costruire una sostenibile sul breve e lungo periodo. In più, daremo un’occhiata anche ad alcuni esempi della Regola delle 4 R da applicare nella nostra vita quotidiana. Le R da cui prende il nome la “regola” corrispondono alle parole:
- Riduci
- Riusa
- Ricicla
- Recupera.
Ridurre
La prima regola delle 4 R ci invita a ridurre la produzione di rifiuti sin dalla base. Ciò non riguarda solamente le aziende e le industrie, ma interessa anche noi in quanto singoli cittadini. Dal punto di vista della produzione, è senz’altro essenziale ricorrere a materiali biodegradabili ed ecosostenibili, utilizzare metodi di produzione puliti e ridurre gli imballaggi in plastica o quelli realizzati con materiali non riciclabili.
Dal canto nostro, però, possiamo rispettare la prima regola delle 4 R acquistando prodotti senza imballaggi, come i saponi o gli alimenti sfusi, o portando una borsa di cotone o di juta quando facciamo la spesa.
Riutilizzare
Riutilizza i prodotti che acquisti più spesso possibile. Per fare un esempio, potresti riutilizzare le lattine di alluminio come contenitori portaoggetti. Il concetto di “riutilizzo” si riferisce anche alla buona abitudine di riparare ciò che si rompe, anziché gettarlo via per acquistare un prodotto nuovo.
Regola delle 4 R: il riciclo
Se proprio non puoi utilizzare l’oggetto così per com’è, puoi sempre riciclarlo e impiegarlo per dar vita ad altri oggetti.
Ad esempio, le lattine di poco fa potrebbero trasformarsi in giochi per bambini (come una mini-batteria fai da te), in un acchiappasogni e così via. Delle bottiglie di plastica, invece, potrebbero trasformarsi in un simpatico orto verticale.
Recuperare
La quarta R della sostenibilità ci invita a recuperare i materiali aggiungendogli un nuovo valore. Nel concreto, possiamo realizzare o acquistare oggetti composti da materiali di scarto, come ad esempio i tessuti realizzati con scarti della frutta.
Tirando le somme: Riduci, Riutilizza, Ricicla, Recupera e Rendi migliore il nostro Pianeta. Possiamo farlo insieme, un passo alla volta!