Rebirthing: cos’è e come si fa
La parola rebirthing vuol dire “rinascita”, ed è proprio questo l’obiettivo della tecnica nata negli anni ‘60, rivivere il momento della rinascita per liberarsi del peso di uno dei traumi più dolorosi della nostra vita. Ma il rebirthing promette anche molto altro: quali potrebbero essere i benefici di questa tecnica, e quali i rischi da considerare?
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Rivivere il trauma della propria nascita e le esperienze dell’infanzia, per abbracciare una vita spiritualmente, fisicamente ed emozionalmente più appagante, vera e completa. Potremmo riassumere con questa frase la tecnica del rebirthing, ma esattamente come si fa e cos’è questo particolare metodo? Se non ne hai mai sentito parlare, non preoccuparti.
In Italia, questa tecnica è infatti meno conosciuta rispetto che in America, la sua “casa” d’origine, il luogo dove il Rebirthing è effettivamente nato (passatemi il gioco di parole).
Ciononostante, molte persone sono incuriosite e affascinate dalla possibilità di migliorare la propria vita grazie al respiro. Ed è per questo che, in questo articolo, vogliamo scoprire come si fa Rebirthing e cos’è, il significato di questa disciplina e i possibili rischi da conoscere.
Cos’è e come si fa il Rebirthing?
Con il termine “Rebirthing” (che vuol dire letteralmente “rinascita“) si intende essenzialmente una forma di meditazione basata in primo luogo sul respiro, proprio come molte altre tecniche meditative che abbiamo già avuto modo di conoscere.
A differenza della mindfulness o delle tecniche di rilassamento fondate sul respiro, però, il rebirthing fa un passo in più.
La tecnica si pone sì l’obiettivo di ristabilire il benessere psico-fisico, ma persegue soprattutto quello di stabilire un punto di contatto tra la nostra parte conscia e quella inconscia, portando a rivivere persino il momento della nascita, considerato (dai sostenitori di questa tecnica) l’evento più traumatico e spaventoso della nostra intera vita.
Una respirazione profonda, dunque, dovrebbe aiutarci a rivivere questo e/o altri momenti traumatici della nostra esistenza – eventi che naturalmente abbiamo sepolto nella memoria – per poi superarli e “rinascere” in una nuova veste.
Il tutto dovrebbe avvenire grazie alla maggiore ossigenazione del cervello derivante dagli esercizi di respirazione, che ci porterebbe a far riemergere e rielaborare ricordi di traumi subiti.
Le origini della tecnica della “rinascita”
Il Rebirthing affonda le sue radici in tecniche e discipline antichissime, come la pratica dello yoga (Pranayama e Kundalini Yoga) e della meditazione.
Ma concretamente parlando, quando è nata questa tecnica? Per approdare al vero e proprio concetto di Rebirthing bisogna fare un salto agli anni ‘60 del 900, quando il guru spirituale statunitense ed esperto di medicina olistica Leonard Orr sperimentò in California i benefici del respiro profondo, e parlò per la prima volta di “rinascita”.
Si narra che, mentre si trovava immerso nella sua vasca da bagno, Orr iniziò ad eseguire degli esercizi di respirazione, grazie ai quali avrebbe rivissuto l’esperienza della sua stessa nascita (da qui deriva il termine “re-birthing”=ri-nascere). Qualche anno dopo, il Rebirthing approdò anche in Italia, dove venne introdotto per la prima volta dallo psicologo e psicoterapeuta Filippo Falzoni Gallerani.
Quest’ultimo, pur mantenendo alta l’attenzione sul respiro come innesco per rivivere e rielaborare le esperienze del passato, rielaborò la tecnica inserendola nel quadro della Psicologia Transpersonale (o psicologia spirituale), una terapia orientata al risveglio spirituale di ciascun individuo.
A cosa serve la tecnica del Rebirthing?
Sappiamo adesso qual è il significato del Rebirthing e quali effetti dovrebbe produrre, ma concretamente parlando, a cosa serve?
Perché qualcuno dovrebbe pagare per rivivere il trauma della propria nascita?
Secondo i sostenitori di questo metodo, il rebirthing dovrebbe favorire la crescita personale e spirituale, e ciò può tradursi in una lunga lista di (presunti) effetti benefici, come:
- Riuscire a superare traumi, conflitti interiori, dipendenze, stress, ansie
- Migliorare le difese immunitarie
- Favorire la perdita di peso
- Migliorare i livelli di attenzione e concentrazione
- Produrre un senso di rilassamento profondo e duraturo
- Allentare le tensioni muscolari
- Migliorare l’autostima e la sicurezza in se stessi, il che può influire positivamente sulla vita personale, sociale e lavorativa della persona
- Ridurre i sintomi di malattie psicosomatiche come disturbi gastrointestinali, depressione, insonnia e mal di testa.
Ma attenzione: sebbene tutti questi potenziali effetti benefici possano apparire allettanti, bisogna ricordare che attualmente non esistono studi scientifici attendibili in grado di dimostrare la presunta efficacia di questa tecnica.
Quindi, se soffri di qualsiasi genere di condizione, evita di affidarti al solo respiro, ma consulta più saggiamente un medico.
Come si svolge e quanto dura una seduta di Rebirthing?
Da un punto di vista prettamente pratico, per sottoporsi a una seduta di rebirthing bisognerà assumere una posizione sdraiata su un materasso o su un lettino, ed eseguire degli esercizi di respirazione circolare, guidati da un Rebirth therapists (o terapista della rinascita).
La seduta si terrà in un luogo tranquillo e silenzioso, dove potersi liberare di ogni tensione e blocco emotivo.
La sessione di rebirthing potrà essere singola o di gruppo, in silenzio o con della musica di sottofondo, per favorire la liberazione delle emozioni e rivivere i ricordi della propria infanzia. Al termine della seduta, poi, vi sarà un momento di confronto, durante il quale terapista e cliente parleranno dell’esperienza vissuta.
Alcuni praticanti propongono sessioni di rebirthing più complesse. Ad esempio, una particolare tecnica consiste nel riprodurre il grembo materno utilizzando coperte, cuscini e altri oggetti, per ricreare la vera e propria esperienza della rinascita. O ancora, c’è chi esegue la tecnica di rebirthing in acqua calda o fredda, e chi propone altri tipi di esperienze senz’altro coinvolgenti.
Rebirthing: durata e costo della seduta
Ma quanto dura una seduta di Rebirthing? E quanto costa? Il prezzo di una seduta di Rebirthing va solitamente dagli 80 agli oltre 150 euro, ma le tariffe possono variare molto da operatore a operatore.
Allo stesso modo, anche la durata della sessione può variare molto. In media un incontro dura circa 1 ora, ma potrebbe essere più breve o più lungo, a seconda del caso specifico.
Il Rebirthing è pericoloso?
Questa domanda è doverosa e sorge spontanea: il rebirthing è pericoloso per la salute? Se orientato all’esecuzione di soli esercizi di respirazione, questa tecnica può essere considerata abbastanza sicura per le persone in buona salute.
Il discorso potrebbe cambiare per coloro che soffrono di malattie respiratorie o cardiologiche. In tal caso, confrontati prima con il tuo medico curante per non correre rischi.
Parla con il medico anche se intendi sottoporti a una seduta di rebirthing in gravidanza, e tieni a mente che alcune tecniche (come quella che riproduce l’evento della nascita usando barriere fisiche come coperte e cuscini) potrebbero comportare dei pericoli per la salute, come un maggior rischio di soffocamento, danni cerebrali e persino morte.
Fonti