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Come coltivare la Albuca Spiralis?

L'Albuca spiralis è una bellissima pianta succulenta originaria del Sudafrica, nota anche come "pianta cavatappi" o "pianta elicottero". Questi nomi derivano dalle sue lunghe e arricciate foglie, che conferiscono a questa specie una forma davvero originale. La crescita proprio delle foglie, così come dei suoi piccoli fiori verdi e gialli, è tipicamente autunnale. Durante la primavera e l'estate, invece, la pianta non è attiva.

Come coltivare la Albuca Spiralis?

Fonte immagine: Unsplash

L’Albuca spiralis è una pianta succulenta che sta sempre più attirando le curiosità degli appassionati di giardinaggio, grazie alle sue singolari forme. Nota anche come “pianta cavatappi” o “pianta elicottero”, si caratterizza infatti per la crescita di lunghe e sottilissime foglie, che si arricciano alle estremità. Così facendo, forma dei simpatici mazzetti di riccioli vegetali, perfetti per abbellire un davanzale oppure il giardino. Ma come coltivare l’Albuca spiralis, quali sono le sue necessità?

Come sempre, quando si parla di piante succulente è necessario verificare quali siano le condizioni climatiche che massimizzano la loro crescita, anche in relazione al clima tipico del proprio luogo di residenza. Per questa ragione, il consiglio è di chiedere un parere al proprio vivaio o al fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Di seguito, qualche indicazione utile.

Come coltivare l’Albuca spiralis

Con il termine botanico Albuca spiralis si identifica una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Asparagaceae. Originaria del Sudafrica, oggi viene coltivata in tutto il mondo per via del suo singolare aspetto: è proprio per le sue originali foglie, infatti, che il vegetale prende anche il nome di “pianta cavatappi” o “pianta elicottero”, così come già accennato.

L’Albuca spiralis si caratterizza per un’altezza decisamente contenuta, di circa una ventina di centimetri, e da numerose e lunghe foglie di colore verde. Queste ultime sono molto sottili, abbastanza carnose e arricciate alle estremità. Se le condizioni di coltivazione sono ideali, la pianta produce anche dei piccoli fiori di colore verde e giallo, allungati e ricadenti, dalla tipica forma a campana. La fioritura è autunnale, a ridosso dell’inverno, quando la pianta è maggiormente attiva. Quando la pianta entra nella sua fase di quiescenza, invece, perde le foglie: rimarrà solo il bulbo, pronto a produrre nuovi esemplari aerei nei mesi successivi.

Necessità della pianta

Prima di procedere alla coltivazione dell’Albuca spiralis, è utile conoscere le necessità della pianta, così da assicurare una crescita rigogliosa.

  • Clima: la pianta preferisce un clima moderatamente mite e secco. Non ama invece l’umidità eccessiva, che potrebbe portarla a un rapido deperimento;
  • Terreno: l’Albuca spiralis richiede un terreno morbido e molto drenante, poiché non tollera i ristagni d’acqua. Non disdegna una concimazione con fertilizzanti organici, comunque non eccessivamente frequente;
  • Esposizione: questa succulenta non disdegna l’esposizione in pieno sole, tuttavia se le giornate sono troppo calde è utile scegliere una penombra. Poiché la fase vegetativa della pianta avviene in autunno, durante l’estate i raggi solari potrebbero risultare eccessivamente forti;
  • Annaffiature: la pianta non richiede grandi quantità d’acqua. Durante il periodo d’attività, tra l’autunno e l’inverno, la si può annaffiare all’incirca una volta a settimana. Nella fase di quiescenza, invece, può rimanere anche per lunghi periodi senza alcun apporto d’acqua. Ovviamente, il terreno non dovrà mai apparire eccessivamente secco.

Coltivazione dell’Albuca spiralis

Albuca spiralis, foglia
Fonte: Krzysztof Ziarnek, Kenraiz via Wikipedia

Date le sue piccole dimensioni, e una crescita perlopiù autunnale e invernale, l’Albuca spiralis viene solitamente coltivata in vaso ed esposta in casa. Nulla però vieta di coltivarla anche in giardino, se le condizioni climatiche lo permettono. In ogni caso, sul fondo del contenitore è utile predisporre un letto di ghiaia e cocci, per aumentare il deflusso dell’acqua, e riempire poi con del terriccio morbido, drenante, anche mescolato con una manciata di sabbia.

La pianta può essere coltivata a partire dai semi oppure, opzione quest’ultima molto più frequente, tramite la divisione dei bulbi e dei cespi. I nuovi bulbi ricavati possono essere direttamente trapiantati in dimora definitiva, l’operazione si compie di solito al termine della fase d’attività – ad esempio, poco prima dell’arrivo della primavera – oppure a fine estate, in vista della crescita delle nuove foglie. La semina può invece avvenire nel mese di agosto, in vista di una prima crescita il successivo settembre.

Cura nel tempo dell’Albuca spiralis

Come gran parte delle succulente, anche l’Albuca spiralis non ha richieste di manutenzione eccessive, tuttavia è necessario prestare attenzione ad alcuni fattori per evitare che la pianta si indebolisca o, peggio, muoia. Quali elementi prendere però in considerazione?

  • Parassiti: questa succulenta non è molto gradita dai parassiti, ma si possono verificare infestazioni di afidi, acari e cocciniglie. Questi possono essere tenuti sotto controllo anche con dei rimedi naturali, come l’olio di neem oppure il sapone molle potassico;
  • Potatura: l’Albuca spiralis di norma non richiede una potatura, poiché di piccole dimensioni. Tuttavia, in presenza di foglie appassite, ingiallite o malate, è bene rimuoverle alla base del bulbo procedendo con delle cesoie sterili;
  • Concimazione: è da garantire nella fase di crescita e di fioritura, meglio se con concimi organici liquidi o, in alternativa, del compost inumidito, da somministrare almeno una volta al mese;
  • Protezione in primavera ed estate: quando la pianta non è attiva, ovvero in primavera e in estate, perde le sue foglie. Il bulbo può rimanere nel terreno, ma il vaso dovrà essere conservato in un luogo completamente asciutto.

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