La dieta chetogenica fa male? Risponde la nutrizionista
La dieta chetogenica è un regime alimentare basato sulla riduzione dell'assunzione di carboidrati, che porta l'organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia primaria. Come conseguenza, si ha la produzione di corpi chetonici. Questa tipologia di dieta fa male? Lo abbiamo chiesto ad una nutrizionista, che ci ha rivelato che può essere utilizzata per una perdita di peso rapida, come in caso di obesità, ma non può costituire un regime alimentare di lungo periodo.
La dieta chetogenica è un regime alimentare basato sulla riduzione dell’assunzione di carboidrati. La conseguenza è che l’organismo utilizzerà i grassi come fonte primaria di energia, al posto dei carboidrati.
Ma quali sono le controindicazioni di questo regime alimentare? La dieta chetogenica fa male oppure no? Lo abbiamo chiesto ad una nutrizionista, che ci ha spiegato che la dieta chetogenica non è pericolosa per chi non ha problemi di salute, ma non può costituire una scelta alimentare da seguire nel lungo periodo.
Vediamo, nel dettaglio, cosa ci ha detto.
Caratteristiche della dieta chetogenica
La dieta chetogenica è un regime alimentare basato sulla riduzione dell’assunzione di carboidrati che porta l’organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia primaria invece dei carboidrati. Come conseguenza, si ha la produzione di corpi chetonici: da qui il nome di dieta chetogenica.
I corpi chetonici, nella maggior parte dei casi, vengono prodotti dopo 2-3 giorni dall’inizio della dieta a partire dagli acidi grassi e vengono poi eliminati attraverso le urine o per via polmonare. Un’eccessiva produzione di queste molecole nell’organismo (i chetoni) porta a una condizione di chetosi, che rappresenta uno stress per l’organismo. Pertanto, deve essere gestita unicamente da un professionista.
Esistono vari tipi di dieta chetogenica e le proporzioni dei macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) da assumere variano su base individuale. La dieta generalmente prevede un consumo di carboidrati tra i 20 e i 50 grammi al giorno (circa il 5-10% dell’apporto calorico giornaliero), mentre un 70% del pasto è rappresentato da grassi e una quota del 25-35% da proteine.
Essendo una dieta così povera di carboidrati e così ricca in grassi e proteine, registra numerosi effetti collaterali riscontrati a breve e lungo termine.
Effetti collaterali e controindicazioni
Tra gli effetti collaterali riscontrati a breve termine vi sono cefalea, nausea, vomito, diarrea, inappetenza, letargia, ipoglicemia, rischio di disidratazione e sbalzi d’umore. Si parla addirittura di keto flu o ketoinfluenza, che rappresenta l’effetto collaterale maggiormente riferito e si sviluppa nelle 24-48 ore che seguono l’entrata in chetosi.
Si configura come un quadro complesso di sintomi, paragonabili a una classica influenza stagionale: mal di testa, tachicardia, affaticamento, crampi muscolari, disturbi del sonno e nausea. Questi però sono tutti effetti gestibili e reversibili che scompaiono in pochi giorni.
A lungo termine, invece, sono possibili ipocalcemia (diminuzione delle concentrazioni di calcio nel sangue), iperuricemia (aumento di acido urico), iperlipidemia con conseguenze a livello cardiovascolare, perdita di capelli, disordini biliari, stipsi, ridotta tolleranza al freddo, calcoli renali, ipoproteinemia, carenza di micronutrienti (vitamine e minerali), aumento della minzione che può portare a livelli ridotti di elettroliti, inclusi sodio, magnesio e potassio.
La dieta chetogenica oggi è molto utilizzata per la perdita di peso rapida, quindi in caso di obesità, soprattutto se grave, di chirurgia bariatrica, di epilessia, laddove la terapia farmacologica non sia sufficiente (soprattutto nei bambini), e nei pazienti con diabete tipo 2.
Quando è sconsigliata?
È invece sconsigliata in gravidanza e in allattamento, in soggetti che hanno avuto infarto del miocardio o con angina instabile, in persone con insufficienza epatica o renale, pancreatite, ipertensione, disturbi congeniti del metabolismo dei grassi e in pazienti con diabete tipo 1.
È inoltre sconsigliata in casi di DCA, ossia per chi presenta disturbi del comportamento alimentare, a chi soffre di disturbi psichici e per tutti coloro che hanno predisposizione alla formazione di calcoli renali e carenze vitaminiche.
La dieta chetogenica fa male?
La dieta chetogenica resta un regime alimentare insostenibile a lungo termine, che va assolutamente valutato e gestito con un professionista della nutrizione, il quale può stabilire se ci sono o meno le condizioni adatte. Durante la chetogenica è infatti necessario monitorare nel tempo gli esami emato-chimici, per avere sotto controllo lo stato di salute del soggetto ed evitare la formazione di calcoli e il rischio di carenze nutrizionali.
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Il contributo è della dottoressa Alessandra Schiavone, nutrizionista di MioDottore