Greenstyle Casa & Giardino Orto & giardino Piante Come utilizzare l’aspirina scaduta per le piante

Come utilizzare l’aspirina scaduta per le piante

Molti amanti del giardinaggio utilizzano l’aspirina per migliorare la salute delle piante e persino quella dei fiori in vaso. Ma perché? Secondo alcune ricerche, l'aspirina potrebbe migliorare il sistema immunitario delle piante, proteggerle da parassiti e muffe, e può anche far durare più a lungo i fiori recisi.

Come utilizzare l’aspirina scaduta per le piante

Fonte immagine: Pixabay

Sapevi che è possibile utilizzare l’aspirina scaduta per prendersi cura delle piante e farle crescere forti e rigogliose? Per la serie “strano ma vero”, a quanto sembra quello dell’aspirina è un rimedio che gli amanti del giardinaggio, sia esperti che principianti, conoscono bene già da parecchio tempo.

Secondo chi ne promuove l’utilizzo, sembra che l’aspirina rappresenti un autentico toccasana per la cura delle tue piante, sia per quelle d’appartamento che per le piante del giardino e dell’orto.

Ma sarà davvero così? Perché l’aspirina fa bene alle piante? E come utilizzare questo inaspettato rimedio?

Scopriamo le risposte a tutte le nostre domande.

Perché si mette l’aspirina nelle piante?

Prima di vedere come utilizzare l’aspirina per le piante, vediamo quali dovrebbero essere i vantaggi di questo rimedio.

Chimicamente parlando, l’ingrediente attivo di questo farmaco è l’acido acetilsalicilico, un derivato dall’acido salicilico, che si trova naturalmente nella corteccia del salice e di altri alberi.

Per via delle sue proprietà, questo composto sarebbe in grado di migliorare la salute delle piante, e potrebbe persino far durare i fiori recisi più a lungo nel vaso.

A cosa serve l’aspirina per le piante?

Cosa si può fare, dunque, con l’aspirina? Secondo molti, questo farmaco potrebbe migliorare il sistema immunitario delle piante, per cui permetterebbe di:

  1. Rinforzare le piante e renderle più resistenti all’attacco di parassiti, funghi, microbi e insetti;
  2. Far crescere le piante più velocemente e in salute;
  3. Migliorare le capacità di tolleranza della pianta al clima caldo, al freddo, alla siccità e così via;
  4. Propagazione per talea: molte persone utilizzano con successo l’aspirina come radicante, per creare una soluzione di radicazione dove immergere le talee delle piante, prima di coltivarle;
  5. Mantenere freschi i fiori recisi, in modo da farli durare più a lungo;
  6. Aumentare la resa del raccolto nell’orto e nei campi.

Ma l’aspirina funziona davvero per le piante?

Va detto che, allo stato attuale, l’efficacia dell’aspirina per la cura delle piante non è stata confermata da un sufficiente numero di studi e ricerche, né se ne conoscono i potenziali effetti a lungo termine.

Inoltre, bisogna ricordare che non tutte le piante del nostro giardino potrebbero beneficiare di questo particolare rimedio.

Aneddoticamente parlando, e come confermano alcune ricerche, l’uso dell’aspirina per le piante grasse potrebbe dare ottimi risultati, e c’è chi utilizza questo metodo anche per rinvigorire le orchidee.

Inoltre, sembra che il farmaco sia adatto anche per la cura delle piante della famiglia della belladonna, che include varietà come pomodori, melanzane e patate.

Come utilizzare l’aspirina scaduta per le piante?

Sappiamo adesso quali e quanti sono i possibili benefici di questo inusuale trucchetto da giardiniere, ma come rinvigorire le piante con le aspirine scadute? Insomma, come dare l’aspirina alle piante?

A quanto sembra, il procedimento è davvero semplice.

Basterà far sciogliere una compressa in un litro di acqua, versare il tutto in un contenitore con spruzzino e nebulizzare una volta ogni tre settimane sulla pianta, preferibilmente durante la stagione di crescita.

E per quanto riguarda i fiori in vaso?

In questo caso, ti basterà far sciogliere mezza aspirina in un litro di acqua, dove potrai poi immergere i fiori recisi.

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Xylella fastidiosa: cos’è e quali piante colpisce
Piante

Forse non tutti sanno che la Xylella fastidiosa non colpisce solamente gli olivi. Ecco le piante interessate e i sintomi di questa grave patologia che mette a rischio non solo la produzione di olio d’oliva, ma anche la sopravvivenza degli ulivi secolari