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L’acqua della pasta fa bene alle piante?

Da qualche tempo, in particolare sui social network, si discute della possibilità di recuperare l'acqua di cottura della pasta per annaffiare piante ornamentali oppure da orto. Quest'acqua è certamente ricca di minerali utili per la crescita dei vegetali, ma a un'unica condizione: non deve essere salata. L'impiego di sale sul terreno, infatti, può danneggiare le radici e compromettere il corretto sviluppo del vegetale.

L’acqua della pasta fa bene alle piante?

Fonte immagine: Pixabay

Si può utilizzare l’acqua della pianta per annaffiare le piante ornamentali oppure l’orto? Si tratta di una curiosità molto dibattuta negli ultimi tempi, soprattutto sui social network: nei periodi di siccità più diffusa, e data la necessità di evitare gli sprechi idrici, sono molti gli utenti che hanno suggerito questa idea.

Per quanto evitare lo spreco d’acqua sia un comportamento virtuoso per l’ambiente, in realtà è necessario prestare attenzione. Non sempre, infatti, l’acqua della pasta può essere usata per annaffiare le piante: in alcuni casi, può risultare addirittura dannosa. Di seguito, tutte le informazioni utili.

L’acqua della pasta fa bene alle piante?

Come già anticipato, da qualche tempo sui social si consiglia di utilizzare l’acqua di cottura della pasta per annaffiare le piante ornamentali o, ancora, un piccolo orto da balcone. L’iniziativa nasce in un’ottica di riduzione dei consumi d’acqua a livello domestico e ha trovato una certa popolarità nell’estate del 2022, con il lungo periodo di siccità che ha colpito lo Stivale. Ma usare l’acqua della pasta può far male alle piante?

Il problema del sale

Sale
Fonte: Pixabay

In linea generale, non vi sono particolari problemi ad annaffiare le piante di casa con l’acqua della pasta. A un’unica condizione, però: non deve essere salata. Il sale, una volta penetrato nel terreno, può infatti danneggiare le radici e portare a un rapido appassimento dei vegetali, soprattutto quando presente in abbondanza. Si tratta di un effetto noto, dovuto all’osmosi: quando il suolo è saturo di sale, quest’ultimo attirerà e tratterrà i liquidi, privandoli ovviamente alla coltivazione.

Come facile intuire, vi è però una facile soluzione: è sufficiente cuocere la pasta senza sale e condirla dopo la scolatura. Una scelta che legittimamente non farà felici i puristi della cucina, ma unica modalità per poter riutilizzare l’acqua di cottura per idratare fiori e ortaggi.

Vantaggi dell’acqua della pasta per le piante

Il ricorso all’acqua della pasta per annaffiare le piante presenza anche diversi vantaggi, sempre ricordando di non non salarla prima dell’uso. Questa soluzione può infatti contenere dei minerali utili alla crescita dei vegetali, così come amidi che le piante possono sfruttare a loro vantaggio.

A seconda del tipo di pasta utilizzato – fresca oppure secca di grano duro – durante la cottura possono essere rilasciati in acqua dei minerali come calcio, ferro, fosforo, zinco e potassio. Tutti elementi che sono utili per la crescita di gran parte delle specie ornamentali e vegetali più diffuse, tanto che la si può considerare alla stregua di un blando fertilizzante NPK (azoto, fosforo, potassio). Ancora, la bollitura riduce il calcare presente nell’acqua del rubinetto, un elemento che può essere dannoso proprio per le piante ornamentali.

Come usare l’acqua della pasta sulle piante

Ma, nei fatti, come utilizzare l’acqua della pasta per irrigare varietà ornamentali, piccoli orti in balcone oppure davanzali fioriti? Ecco alcune utili indicazioni:

  • Come già anticipato, è necessario che l’acqua di bollitura non contenga sale;
  • Prima di versarla sui vegetali, è necessario far raffreddare completamente l’acqua. Le alte temperature possono infatti danneggiare le radici e portare alla rapida morte della varietà coltivata;
  • È utile riutilizzare l’acqua di cottura fredda in due modi diversi: una parte direttamente sul terreno, una parte invece nebulizzata sulle foglie con l’ausilio di un erogatore spray. È sufficiente recuperare un vecchio contenitore per detergenti, ovviamente opportunamente lavato.

Infine, si consiglia di valutare l’uso dell’acqua di cottura di ortaggi, frutta e altri vegetali, sempre se non salata. Il contenuto in minerali e principi nutritivi utili alle piante potrebbe essere addirittura maggiore rispetto a quello della pasta.

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